Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Rinnovo CCNL Metalmeccanici 2024-2027, resoconto da incontri tematici e quando e con quali miglioramenti si potrŕ chiudere

di Marianna Quatraro pubblicato il
Rinnovo CCNL Metalmeccanici 2024 2027 in

Si sono conclusi gli incontri tematici per il rinnovo del Ccnl metalmeccanici 2024-2027: al tavolo Federmeccanica e Assistal da un lato e Fim, Fiom e Uilm dall’altro. Le prospettive di chiusura dell'accordo

Il percorso per il rinnovo del contratto collettivo dei metalmeccanici per il triennio 2024-2027 rappresenta un momento di svolta nel panorama delle relazioni industriali italiane. Interessando oltre 1,6 milioni di lavoratrici e lavoratori delle imprese meccaniche e di installazione di impianti, la trattativa coinvolge sigle sindacali e rappresentanze datoriali che si sono ritrovate a discutere, dopo mesi di blocco, su temi chiave come retribuzione, welfare, formazione e condizioni di lavoro. Gli incontri tematici tra Federmeccanica, Assistal e le principali sigle sindacali stanno definendo prospettive di crescita e tutela per lavoratori e aziende. 

Ripresa della trattativa dopo mesi di stallo: protagonisti e tappe principali

Dopo un lungo periodo di interruzione, le parti sociali hanno riavviato il confronto per il rinnovo contrattuale nel luglio 2025. Un ruolo determinante lo hanno avuto le grandi mobilitazioni dei lavoratori, che con 40 ore di sciopero e numerose iniziative nei territori hanno spinto alla riapertura del tavolo negoziale. 

I protagonisti di questa fase sono sia le organizzazioni sindacali, FIM, FIOM e UILM, sia le associazioni datoriali Federmeccanica e Assistal, affiancate da Unionmeccanica-Confapi per il comparto PMI. L'insediamento del nuovo vertice di Federmeccanica, guidato da Simone Bettini, ha contribuito a dare nuovo slancio alle relazioni industriali, favorendo un clima costruttivo e orientato alla ricerca di soluzioni condivise. Le tappe principali della ripresa comprendono la riapertura del tavolo l'11 luglio 2025, seguita dalla definizione di tre incontri tematici, fissati l'11, il 18 e il 25 settembre, ad oggi conclusisi, appuntamenti strategici per affrontare le questioni di maggiore rilevanza, dal sistema di inquadramento all'adeguamento salariale, passando per diritti e welfare contrattuale.

Focus sugli incontri tematici: temi trattati e ruolo delle parti sociali

Al centro del confronto durante gli incontri tematici ci sono stati:

  • la formazione professionale, come risposta ai rapidi cambiamenti tecnologici e organizzativi,
  • l’aggiornamento del sistema di inquadramento per valorizzare le nuove competenze,
  • la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro alla luce delle innovazioni degli ultimi anni.
Le discussioni hanno, dunque, interessato nodi centrali come l’orario di lavoro, le dinamiche del mercato del lavoro, le politiche attive e la gestione degli appalti, con l'obiettivo di coniugare le istanze sindacali con la necessità di garantire alle imprese strumenti di competitività.

Federmeccanica e Assistal hanno rimarcato la necessità di mantenere la trattativa saldamente ancorata al contesto economico attuale, caratterizzato da incertezze legate a transizione ecologica, trasformazione digitale e instabilità dei mercati internazionali. Le rappresentanze sindacali, invece, hanno sottolineato l'importanza di un coinvolgimento attivo della base dei lavoratori, promuovendo assemblee e consultazioni territoriali per garantire rappresentatività ed efficacia alle piattaforme rivendicative. 

Le richieste sindacali e le posizioni delle controparti datoriali sul rinnovo

Per un soddisfacente rinnovo contrattuale per i metalmeccanici, le organizzazioni sindacali hanno presentato una piattaforma articolata con richieste che puntano a:

  • un aumento retributivo in linea con la crescita dell’inflazione e la perdita di potere d’acquisto del triennio precedente,
  • l’introduzione di migliori condizioni di welfare, in particolare previdenza integrativa e tutela della salute,
  • l’avvio di un percorso graduale verso la riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore settimanali a parità di salario,
  • una maggiore regolamentazione del lavoro agile e flessibile,
  • misure per limitare la precarietà e favorire la conciliazione vita-lavoro.
Federmeccanica e Assistal, pur dichiarando apertamente l’intenzione di arrivare a un contratto innovativo e sostenibile, puntano sulla necessità di adeguare ogni proposta allo scenario macroeconomico, caratterizzato dalla diminuzione della produttività industriale e dalle pressioni sui costi.

Le sigle rappresentanti le imprese spingono su specifiche richieste, come una maggiore attenzione alla competitività, chiedendo che gli incrementi salariali siano compatibili con la sostenibilità finanziaria del settore e che gli interventi contrattuali favoriscano l’innovazione e l’adattamento alle trasformazioni in atto. 

Le criticità aperte: nodi da risolvere e impatti economici

Nonostante i passi avanti emersi dai recenti incontri tematici, restano importanti questioni aperte come:

  • il rapporto tra aumenti retributivi e attuale tendenza negativa della produzione metalmeccanica, che ha segnato un calo del 4,7% nei primi mesi del 2025,
  • l’effetto degli aumenti salariali sull’assorbimento dei superminimi e sul posizionamento dei lavoratori nelle fasce IRPEF superiori,
  • la sostenibilità dei costi per le imprese più piccole e meno strutturate,
  • il rischio di dumping contrattuale dovuto all’applicazione di CCNL meno onerosi in settori limitrofi,
  • la necessità di mantenere il dialogo tra le parti su basi di equilibrio tra esigenze dei lavoratori e della produttività industriale.
In questo quadro, Federmeccanica sottolinea l'importanza dell’export nella tenuta del settore, anche alla luce del permanere dei dazi sulle materie prime strategiche e della volatilità dello scenario globale. 

Prospettive e prossimi appuntamenti per la chiusura della trattativa

I passi compiuti finora delineano un percorso negoziale ancora aperto, con la volontà delle parti di concludere la trattativa per arrivare a un testo definitivo nell’autunno 2025. L’obiettivo è di evitare ulteriori tensioni industriali, giungendo a una firma che garantisca tutele effettive per i lavoratori, sostenibilità economica per le aziende e promozione dell’innovazione settoriale.