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Se guadagno 35-50mila euro all'anno posso ritenermi un benestante o addirittura ricco in Italia?

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Il ruolo del costo della vita

Per capire a fondo il significato di un reddito tra 35.000 e 50.000 euro annui bisogna partire dai dati sulle dichiarazioni dei redditi in Italia.

Tra l'inflazione, l'aumento del costo della vita e disuguaglianza economica, sono in molti a chiedersi cosa significhi davvero essere benestanti o addirittura ricchi nel contesto italiano. Se il reddito annuo si colloca nella fascia tra 35.000 e 50.000 euro, è lecito chiedersi se questa cifra sia sufficiente per garantirti uno stile di vita agiato o per sentirsi parte della categoria dei ricchi. La risposta dipende da molteplici fattori, tra cui la zona di residenza, il patrimonio personale, le abitudini di spesa e, non ultimo, il costo della vita locale. Capiamo meglio:

  • La media dei redditi e la realtà quotidiana
  • Il ruolo del costo della vita
  • Il peso del patrimonio

La media dei redditi e la realtà quotidiana

Per capire a fondo il significato di un reddito compreso tra 35.000 e 50.000 euro annui bisogna partire dai dati ufficiali sulle dichiarazioni dei redditi in Italia. Secondo il Ministero dell'Economi, la maggior parte dei contribuenti italiani dichiara un reddito annuo ben al di sotto di questa fascia: il reddito medio nel 2021 si attestava infatti intorno ai 21.570 euro. In pratica una persona che guadagna 50.000 euro all'anno si posiziona già nel 25% più ricco dei contribuenti italiani. Essere tra i benestanti non è sinonimo di ricchezza assoluta, soprattutto considerando che una buona parte degli italiani vive con meno di 1.500 euro al mese.

A questo si aggiunge il fatto che la distribuzione dei redditi in Italia è asimmetrica: la maggior parte della ricchezza nazionale è concentrata nelle mani di una minoranza. Il World Inequality Database indica che il 10% della popolazione detiene quasi il 50% del patrimonio complessivo. Nonostante un reddito elevato rispetto alla media, senza un patrimonio consistente è difficile considerarsi davvero ricchi.

Il ruolo del costo della vita

Un altro aspetto da considerare è il costo della vita, che in Italia varia da una regione all'altra. Nelle grandi città come Milano, Roma e Firenze, il costo della vita è più alto rispetto alle aree provinciali o alle regioni del Sud Italia. Un reddito di 50.000 euro all'anno può non bastare a garantire uno stile di vita lussuoso in una metropoli, dove gli affitti per un appartamento in centro possono superare i 1.500 euro al mese e le spese per trasporti, istruzione e sanità privata sono elevati.

Al contrario, nelle province o nelle zone con un costo della vita più basso, la stessa cifra permette di vivere con maggiore tranquillità economica e permette non solo di coprire le spese quotidiane, ma anche di mettere da parte una parte del reddito per risparmi e investimenti.

Il peso del patrimonio

Un elemento spesso trascurato nel valutare la ricchezza reale è la distinzione tra reddito e patrimonio netto. Il reddito rappresenta le entrate annuali mentre il patrimonio comprende tutti i beni posseduti, inclusi immobili, investimenti finanziari, risparmi e altre attività. Secondo il World Inequality Database, molti italiani con redditi elevati non possiedono un patrimonio significativo, soprattutto se gran parte del loro reddito viene consumato per mantenere un determinato tenore di vita.

La vera differenza tra essere benestanti ed essere ricchi sta proprio nella capacità di generare entrate passive: guadagni che non dipendono dal lavoro diretto, come affitti immobiliari, dividendi azionari o rendite finanziarie. In altre parole, anche chi guadagna 50.000 euro all'anno potrebbe non essere ricco se non è in grado di costruire un patrimonio solido attraverso strategia di investimento e pianificazione finanziaria.

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