Durante il periodo natalizio l'acquisto online diventa una scelta sempre più frequente per trovare il regalo perfetto, ma la puntualità nella consegna non è mai garantita, specie nei giorni di maggiore affluenza. Se il pacco non giunge come previsto, ci si trova davanti a una questione non solo logistica ma anche legale: può essere effettuata la restituzione e richiesto il rimborso?
Le risposte dipendono da diversi fattori normativi e dalle politiche dello shop, sempre nel rispetto dei diritti fondamentali del consumatore e delle disposizioni previste dal Codice del Consumo. Approfondiamo i punti essenziali per affrontare serenamente ogni eventualità legata alle tempistiche di consegna natalizie.
Diritti del consumatore per ritardo o mancata consegna prima di Natale
I consumatori che acquistano su internet hanno a disposizione un quadro normativo solido e orientato alla protezione dei loro interessi, specialmente in caso di ritardo o mancata consegna. Il primo riferimento è l'articolo 61 del Codice del Consumo: il venditore è tenuto a consegnare il bene ordinato entro i termini concordati, o, se non specificato, non oltre 30 giorni dalla conclusione del contratto:
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Se la consegna è elemento essenziale (per esempio indicato esplicitamente come necessaria prima del 25 dicembre), il consumatore può immediatamente risolvere il contratto e ottenere la restituzione delle somme versate se non riceve il bene in tempo.
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Nel caso in cui il termine non sia essenziale, si può richiedere per iscritto una consegna supplementare appropriata alle circostanze. In assenza anche di quest'ultima, scatta il diritto alla risoluzione del contratto e al rimborso.
È importante sapere che
la responsabilità della consegna rimane a carico del venditore fino al momento in cui il consumatore entra materialmente in possesso del prodotto (art. 63 Codice del Consumo). Solo in caso di scelta autonoma del corriere da parte dell'acquirente questa responsabilità può essere esclusa.
Ulteriori tutele sono garantite dalla possibilità di esercitare il diritto di recesso entro 14 giorni dal ricevimento dei beni, con restituzione e rimborso, salvo eccezioni (beni personalizzati, prodotti deperibili, sigillati aperti ecc.). Le condizioni specifiche possono estendersi se previste dalle policy del venditore, specialmente durante il periodo delle festività.
Rimborso e restituzione: quando dare indietro i regali online?
Nella maggior parte degli acquisti digitali, è riconosciuto il diritto di restituire il prodotto se non viene consegnato entro i termini richiesti, incluso il caso di festività come il Natale. Il rimborso, tuttavia, segue alcune condizioni essenziali:
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La richiesta di rimborso è lecita se la consegna era vincolata a una data specifica, comunicata chiaramente al venditore e non rispettata.
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In assenza di una data definita, il cliente deve concedere al professionista un termine supplementare ragionevole, oltre il quale scatta la facoltà di risoluzione e rimborso.
I principali e-commerce ampliano le possibilità di reso nel periodo natalizio, offrendo
finestra temporale più ampia per restituire i regali. Il rimborso interessa solitamente il prezzo totale pagato, incluse le spese di spedizione originali (se previsto dalla policy del negozio), ma può essere ridotto se il prodotto non è nelle
condizioni originali o presenta segni di utilizzo incompatibili con la semplice verifica delle sue caratteristiche.
Tempi e modalità del rimborso: cosa prevede la legge e cosa offrono gli shop
Dal punto di vista normativo, il rimborso deve essere erogato entro 14 giorni dalla richiesta di recesso o dalla risoluzione del contratto; spesso il venditore può trattenere il rimborso fino a ricezione del prodotto restituito o prova della spedizione. Le forme di rimborso variano:
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Su carta elettronica o conto di pagamento utilizzato al momento dell'ordine;
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Buoni acquisto, se il reso deriva da un acquisto regalo e previsto dalla policy dello shop;
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Rimborso immediato per determinati operatori, a condizione che il prodotto sia reso entro il periodo previsto;
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Rimborso senza obbligo di restituzione per alcune casistiche (definiti dal venditore)
Le piattaforme di e-commerce aggiornano frequentemente le proprie condizioni durante il Natale: ad esempio, molte consentono il reso di prodotti acquistati tra inizio novembre e fine dicembre fino al 31 gennaio dell'anno successivo. I costi per la spedizione di reso sono a carico del cliente, tranne in caso di errore del venditore, prodotti difettosi o errati.
Nel caso di acquisti da marketplace con venditori terzi, il rimborso viene gestito direttamente dal venditore. Se la problematica non viene risolta, è importante conservare ogni documentazione utile (scontrini, ricevute di pagamento, corrispondenza) e rivolgersi a centri di assistenza o associazioni di consumatori.
Estensione delle politiche di reso durante il periodo natalizio
Le società e gli e-commerce adottano politiche di reso estese in occasione delle festività. Nella pratica, molti shop - tra cui catene e marketplace - permettono resi fino al 15 o al 31 gennaio per ordini effettuati tra novembre e dicembre.
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In settori come moda, elettronica, giocattoli e salute, la finestra di reso supera spesso i 14 giorni ordinari.
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Tali condizioni valgono solo se il prodotto rispetta i requisiti (imballo originale, inutilizzo, presenza di accessori e istruzioni).
Ecco allora il riassuto delle principali policy durante il periodo natalizio:
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Categoria prodotto
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Periodo di reso esteso
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Moda/Fitness/Bellezza
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Fino al 31/01
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Elettronica/Giocattoli
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Fino al 15/01
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Alimentari/Deperibili
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Esclusi o con limiti stringenti
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Resta necessario verificare le condizioni specifiche direttamente sulle pagine del venditore o nello storico dell'ordine per la massima chiarezza.
Prodotti personalizzati, deperibili e le eccezioni al diritto di recesso
Sebbene il diritto di reso sia generalmente applicabile, alcune tipologie di prodotti sono escluse per legge o per motivi di sicurezza e igiene. Nell'acquisto natalizio online si riscontrano diverse categorie per cui non è possibile esercitare il recesso:
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Prodotti personalizzati su richiesta dell'acquirente.
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Beni facilmente deperibili o soggetti a scadenza rapida (ad esempio alimentari freschi).
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Articoli sigillati che non si prestano alla restituzione per motivi igienici o di protezione della salute se stati aperti.
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Software, contenuti audiovisivi e media sigillati dopo l'apertura del pacco.
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Servizi già erogati o digitali immediatamente fruibili.
I prodotti difettosi, invece, permettono sempre un ricorso all'assistenza e alla garanzia legale entro due anni dall'acquisto e, quando previsto, la soluzione può consistere in riparazione, sostituzione o rimborso. I venditori possono anche specificare condizioni aggiuntive favorevoli tramite politiche proprie, quindi è sempre utile consultare attentamente le
FAQ e i termini presenti sul sito di acquisto.
Come tutelarsi: consigli e documentazione utile per reso e rimborso
Affinché la restituzione e il rimborso vadano a buon fine, alcune accortezze risultano decisive in fase di acquisto e richiesta:
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Verificare e salvare la previsione di consegna al momento dell'ordine.
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Comunicare per iscritto al venditore l'urgenza della consegna nel caso di regali da consegnare entro Natale.
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Conservare tutte le ricevute, l'ordine e la corrispondenza intercorsa con il venditore.
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All'arrivo del pacco, documentarne l'apertura e l'integrità con foto o video, specialmente se si notano danni.
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In caso di mancata consegna, contattare subito il servizio clienti del negozio; in assenza di risposta, valutare l'attivazione di strumenti come il chargeback tramite carta di credito o una contestazione tramite sistemi di pagamento digitali tipo PayPal.
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Al momento del reso, rispettare le condizioni di imballo e inviare eventuali moduli richiesti, inclusi PDF o form digitali da stampare e inserire nel pacco.
Il rispetto di queste linee guida incrementa la rapidità e la probabilità di ottenere quanto dovuto in termini di restituzione ed eventuale rimborso.
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