L'aumento della liquidità sui conti correnti non remunerati e i costi elevati per i clienti di lunga data sono la spia l'importanza di una gestione attiva delle proprie finanze.
Negli ultimi anni, la liquidità sui conti correnti italiani ha raggiunto livelli record, superando i 1.151 miliardi di euro. Questo dato racconta la preferenza dei risparmiatori per la sicurezza del deposito bancario, soprattutto in un contesto di incertezza economica e instabilità dei mercati finanziari. Nonostante l’aumento dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea, le banche italiane continuano a non remunerare adeguatamente i depositi, offrendo tassi vicini allo zero.
Le banche beneficiano invece di ben altri rendimenti sui fondi depositati presso la BCE e aumentano i propri margini di profitto. Questa situazione spunge molti a interrogarsi sulle alternative più vantaggiose per proteggere i propri risparmi dall’erosione causata dall’inflazione:
Le spese fisse, che sono quasi il 70% dei costi complessivi, penalizzano i clienti più anziani. Chi ha un conto aperto da oltre un decennio paga una media di 88,2 euro solo per i costi fissi, contro i 70,1 euro della media nazionale. Questo trattamento sfavorevole per i clienti più fedeli sottolinea la necessità di rivedere le proprie scelte bancarie per evitare spese inutili e ingiustificate.
Per contrastare la mancata remunerazione della liquidità e i costi elevati, i risparmiatori possono considerare diverse alternative. I conti online, ad esempio, sono una soluzione sempre più vantaggiosa. Nel 2023, i costi medi di gestione per i conti online si sono attestati a 28,9 euro, con una diminuzione di 4,8 euro rispetto all’anno precedente. Questi conti, oltre a essere più economici, offrono spesso tassi di interesse leggermente più alti e una gestione completamente digitale.
Un’altra opzione sono i conti deposito, che permettono di ottenere rendimenti superiori rispetto ai conti correnti tradizionali. Sebbene questi strumenti prevedano spesso vincoli temporali, i tassi di interesse offerti possono compensare ampiamente l’inflazione, proteggendo il potere d’acquisto dei risparmi. Per chi è disposto ad assumersi un maggiore grado di rischio, strumenti come fondi comuni di investimento o titoli di Stato possono offrire opportunità di crescita del capitale.
Per migliorare la gestione della propria liquidità e ridurre i costi bancari, il suggerimento di base è di adottare un approccio proattivo. Confrontare le offerte delle diverse banche e valutare i costi di gestione del proprio conto corrente sono passi essenziali per evitare di pagare spese inutili. Inoltre, discutere con la propria banca la possibilità di ottenere condizioni più favorevoli può portare a risparmi, soprattutto per i clienti di lungo corso.
È quindi importante evitare di lasciare somme eccessive sul conto corrente, che rischiano di perdere valore a causa dell’inflazione. Diversificare i risparmi investendo in strumenti finanziari appropriati, in base alle proprie esigenze e alla tolleranza al rischio, può aiutare a proteggere e far crescere il capitale nel tempo.