Come potrebbe essere il nuovo condono tombale proposto per il mancato pagamento delle cartelle esattoriali e per chi
Si ritorna a parlare di condono tombale per cartelle esattoriali non pagate, ma è davvero possibile? Dopo la riapertura dei termini di adesione alla rottamazione quater, valida solo per i decaduti dal precedente piano, e mentre si continua a discutere della nuova rottamazione quinquies, fortemente voluta dalla Lega, spunta una nuova ipotesi. Vediamo cosa prevede.
Le rottamazioni permettono, infatti, di ottenere pagamenti agevolati, grazie a sconti e riduzioni applicate perché si cancellano le sanzioni per ritardata iscrizione a ruolo, gli interessi di mora e i diritti di riscossione del concessionario, per incentivare anche chi ha difficoltà a saldare il debito, secondo il principio che è meglio riscuotere qualcosa che nulla.
Eppure non si tratta di meccanismi di riscossione agevolata che funzionano davvero. Si sono rivelati spesso poco efficaci, dalla ter alla quater, dalla quale infatti tantissimi sono decaduti non rispettando i tempi previsti delle rate di pagamento tanto da riaprirne i termini pur di permettere di pagare le somme calcolate.
Inoltre, c’è da considerare che alle rottamazioni molti contribuenti aderiscono non per regolarizzare davvero le proprie situazioni debitorie, quando soprattutto per bloccare eventuali procedure di riscossione coattiva che altrimenti scatterebbero in casi di mancati pagamenti reiterai delle cartelle.
Proprio da questo meccanismo di recupero dei crediti considerato poco efficace nasce l’idea di un nuovo condono tombale, che cancellerebbe del tutto il debito, senza alcun pagamento.
Non varrebbe, però, per tutte le cartelle esattoriali non pagate ma solo per quelle considerate più difficili da riscuotere.
Si tratta, in particolare, delle cosiddette mini-cartelle, per cui il costo delle procedure di incasso supera il valore del recupero, o di quelle intestate a contribuenti deceduti, ditte cessate o soggetti nullatenenti.
In realtà, non si tratterebbe di un vero e proprio un condono tombale ma, considerando che la totale riscossione di alcune tipologie di cartelle sembra piuttosto difficile da attuare, l’ipotesi migliore a cui si pensa è quella di cancellarle del tutto, perchè costerebbe molto di più in termini di tempo, lavoro e spese cercare di recuperarle.
Da recenti dati riportati, infatti, su 1.200 miliardi di euro di cartelle, solo 100 miliardi sono potenzialmente recuperabili.
Ciò significa che il condono tombale potrebbe davvero essere attuato ma solo per le cartelle il cui mancato incasso non avrebbe un impatto particolarmente significativo sui conti pubblici.