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Tachimetro dell'evasione nel cassetto fiscale di partite Iva e piccole imprese. Dove trovarlo e come funziona

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Tachimetro dell'evasione fiscale

L’introduzione del tachimetro dell’evasione segna un passo in avanti verso la digitalizzazione del sistema fiscale italiano.

Il tachimetro dell’evasione fiscale è una delle ultime innovazioni introdotte dall’Agenzia delle entrate per monitorare e incentivare comportamenti fiscali virtuosi, soprattutto tra le partite Iva e le piccole imprese.

Questa nuova funzionalità, inserita all’interno del cassetto fiscale, consente di misurare il rischio di evasione associato a ciascun contribuente, utilizzando una serie di dati e parametri relativi alla gestione fiscale. È uno strumento che punta a rendere il sistema fiscale più trasparente e ad aumentare l’efficacia dei controlli, riducendo allo stesso tempo la pressione fiscale sui soggetti in regola. Approfondiamo in questo articolo:

  • Dove trovare il tachimetro dell'evasione fiscale
  • Come funziona il tachimetro dell’evasione

Dove trovare il tachimetro dell'evasione fiscale

Il tachimetro dell’evasione sarà disponibile a partire dai prossimi mesi nel cassetto fiscale di circa 2,7 milioni di contribuenti, includendo soprattutto partite Iva e piccole imprese. Il cassetto fiscale è l'area riservata sul portale dell'Agenzia delle entrate, accessibile tramite le credenziali Spid, Cie o CNS. Qui i contribuenti possono monitorare la loro situazione fiscale in modo digitale e aggiornato. Il tachimetro, una volta attivo, mostrerà un indicatore che misura il rischio di evasione fiscale attribuito al singolo contribuente.

Si tratta di un'iniziativa che si inserisce nel quadro delle politiche di controllo preventivo introdotte con la legge 238 del 2021, con l’obiettivo di aumentare la compliance fiscale e ridurre l’evasione attraverso strumenti digitali avanzati. A differenza delle precedenti misure di controllo fiscale, il tachimetro è pensato per essere un supporto operativo che aiuta il contribuente a capire in tempo reale il livello di rischio associato alla propria posizione fiscale.

Il tachimetro dell’evasione è pensato anche per premiare il comportamento virtuoso dei contribuenti. Le aziende che riescono a mantenere un punteggio basso nel tachimetro riducono la possibilità di essere sottoposte a controlli fiscali selettivi. Avviene perché il sistema segnala alle autorità i soggetti a basso rischio, escludendoli dalle liste di controllo, e incentiva invece un approccio mirato verso chi presenta incongruenze.

Il vantaggio di essere percepiti come contribuenti affidabili non solo evita i controlli, ma consente anche di accedere a forme di semplificazione fiscale come il concordato preventivo biennale.

Come funziona il tachimetro dell’evasione

Il funzionamento del tachimetro dell’evasione è basato su un algoritmo che elabora una grande quantità di dati fiscali, finanziari e statistici relativi al contribuente. Tra i parametri presi in considerazione ci sono: il fatturato annuo, il regime fiscale applicato, le spese deducibili dichiarate, il settore di appartenenza e il confronto con altri contribuenti dello stesso settore.

Questo strumento analizza eventuali incongruenze o discrepanze tra i dati dichiarati dal contribuente e i parametri medi del settore in cui opera, assegnando un punteggio che riflette il livello di rischio di evasione.

Un aspetto interessante del tachimetro è che offre una visione preventiva della situazione fiscale, permettendo al contribuente di intervenire prima che si verifichino controlli o sanzioni. Se il tachimetro indica un rischio elevato, il sistema segnala la necessità di un’azione correttiva, come ad esempio la possibilità di accedere al concordato preventivo biennale.

Consente quindi di regolarizzare eventuali situazioni fiscali irregolari evitando sanzioni future e riducendo il rischio di essere selezionati per controlli approfonditi.

Per le partite Iva e le piccole imprese, l’introduzione del tachimetro dell’evasione cambia la gestione dei rapporti con l’amministrazione fiscale. Il vantaggio di questo strumento è la sua capacità di ridurre il rischio di controlli fiscali selettivi, a patto che il punteggio di rischio sia mantenuto basso. Per chi si impegna a seguire un comportamento fiscale corretto, il tachimetro diventa un vero e proprio alleato, riducendo l’incertezza legata a eventuali verifiche o ispezioni fiscali.

Questo sistema consente alle imprese di monitorare la propria posizione fiscale in modo trasparente e di migliorare la gestione delle proprie dichiarazioni. Conoscere in anticipo il proprio profilo di rischio permette di agire per correggere eventuali errori o incongruenze nei bilanci o nelle dichiarazioni dei redditi. Si rivela utile per le imprese che operano in settori dove l’evasione fiscale è percepita come elevata o dove le differenze tra i margini dichiarati e quelli effettivi possono essere interpretate come un segnale di rischio.

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