Si fa sempre più concreta l’intenzione di ridurre la seconda aliquota Irpef al 33%: come proseguono i lavori del governo e per chi cambieranno effettivamente le tasse
La riduzione dell’Irpef si deciderà effettivamente entro quest’anno? Era stata inizialmente annunciata come una delle nuove misure della Manovra Finanziaria 2025 la riduzione dell’Irpef per sostenere il ceto medio.
L’idea era quella di rivedere l’aliquota di tassazione per il secondo scaglione di reddito. La misura è poi saltata perché le risorse derivanti dal concordato preventivo biennale che si stimava potessero essere di più non sono bastate, in realtà, per l’attuazione della misura. Ma ora qualcosa realmente potrebbe cambiare.
Stando a quanto riportano le ultime notizie, però, il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, avrebbe in questi giorni annunciato che il taglio delle tasse per il ceto medio rappresenta una priorità per il governo e l’intenzione è quella di intervenire sui redditi tra i 28mila e i 60 mila, riducendo l’aliquota di tassazione dal 35% al 33%.
Questo annuncio conferma, dunque, la volontà di ampliare anche la platea dei contribuenti su cui intervenire. Attualmente, infatti, la seconda aliquota Irpef vale per i redditi fino a 50mila.
E’ intervenuto sulla questione anche Marco Osnato, responsabile economico di Fratelli d'Italia e presidente della commissione Finanze della Camera, che ha spiegato che la misura è realizzabile grazie alle risorse derivanti dalla riforma fiscale, dalla lotta all'evasione fiscale e dai maggiori introiti del rientro contributivo dovuto al crescente livello occupazionale.
Secondo le ultime notizie e gli annunci fatti, i lavori di taglio dell'Irpef al ceto medio si potranno concludere nel giro di qualche settimana. L’obiettivo è concluderli entro Pasqua.
C’è chi, invece, ritiene che la misura possa essere operativa entro l’estate. In ogni caso, la certezza è che i lavori proseguiranno fino a quando non si raggiungerà l’obiettivo.