Uno dei motivi di preoccupazione riguarda la sicurezza dei prodotti venduti sulle piattaforme di e-commerce.
Dietro alla promessa del risparmio di piattaforme di e-commerce come Temu, Shein e AliExpress possono celarsi problemi legati alla sicurezza dei prodotti, alla trasparenza delle informazioni e al rispetto delle normative europee. Per affrontare queste criticità, l'Unione europea e le autorità italiane hanno avviato nuove iniziative per garantire maggiore sicurezza e tutela per i consumatori. Vogliamo approfondire:
Per contrastare questi problemi, la Commissione europea ha deciso di rafforzare i controlli doganali e di introdurre nuove regole per le piattaforme digitali. Oggi le merci con un valore inferiore ai 150 euro sono esenti da dazi doganali, il che ha portato a un aumento delle importazioni di prodotti di bassa qualità, spesso senza controlli adeguati. Nel solo 2024, sono stati importati oltre 4 miliardi di pacchi di basso valore nell'Unione europea, una cifra quasi tripla rispetto al 2022. La nuova normativa prevede l'eliminazione di questa esenzione e l'introduzione di una tassa per coprire i costi dei controlli di conformità per garantire così che tutti i prodotti in ingresso rispettino gli standard europei di sicurezza.
La Commissione europea sta lavorando per attribuire una maggiore responsabilità alle piattaforme di e-commerce come Temu, Shein e AliExpress. Secondo le nuove regole, queste aziende saranno ritenute responsabili per la vendita di prodotti pericolosi o non conformi.
Le nuove disposizioni prevedono che le piattaforme dovranno verificare l'identità dei venditori, assicurarsi che i prodotti rispettino le normative europee e ritirare dal mercato gli articoli non conformi. In caso di violazione delle regole, le aziende potrebbero affrontare multe salate, pari fino al 6% del loro fatturato annuo globale, una cifra che per colossi come Temu e Shein potrebbe ammontare a miliardi di euro.
Anche in Italia le autorità stanno intensificando i controlli sulle piattaforme di e-commerce. L'Unione Nazionale Consumatori e l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato hanno avviato indagini su Temu, Shein e AliExpress per verificare il rispetto delle regole di trasparenza e la correttezza delle informazioni fornite ai consumatori. Secondo un'indagine di Altroconsumo, molti prodotti acquistati su queste piattaforme presentavano etichette poco chiare, descrizioni fuorvianti e, in alcuni casi, mancavano delle certificazioni richieste dalla legge europea.
L'Italia ha già adottato misure per migliorare la trasparenza delle transazioni online, introducendo l'obbligo per le piattaforme di indicare il venditore reale e di fornire informazioni dettagliate sui diritti dei consumatori, tra cui i termini di garanzia e le procedure di resoconto.