Si allungano fino a due anni ancora i tempi della liquidazione del Tfr-Tfs ai dipendenti statali: le novit comunicate dal Civ dellInps
Perché e come i tempi per la liquidazione del Tfs agli statali si allungano ancora da quest’anno 2025? Dopo la sentenza della Corte Costituzionale del 2023, che ha giudicato illegittimo il pagamento differito del Tfs-Tfr agli statali, dopo l’ulteriore blocco dalla Ragioneria di Stato e il piano di anticipo agevolato da parte dell’Inps, ora esaurito, le ultime notizie non sembrano essere ancora rosee sulle prospettive di revisione dei tempi di liquidazione dei Trattamenti ai dipendenti pubblici. Vediamo di seguito il motivo.
Il Civ ha, infatti, spiegato che la Manovra finanziaria 2025, cancellando la possibilità di andare in pensione di vecchiaia anticipata a 65 anni, ha riportato obbligatoriamente l’uscita con i normali requisiti richiesti per la pensione di vecchiaia a 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi.
Considerando che la prima tranche di liquidazione del Tfs-Tfr viene pagata dopo 12 mesi, è chiaro come i tempi si allungheranno di ulteriori due anni, sempre a condizione che non si verifichino ulteriori ritardi, a causa di problemi che possono anche derivare da errori delle amministrazioni di appartenenza dei dipendenti, che non trasmettono la documentazione necessaria.
Nel documento del Civ sono anche riportate diverse altre considerazioni sulla questione del pagamento del Tfr-Tfs agli statali, a partire dalle non poche diffide pervenute all’Istituto di Previdenza dagli statali con la richiesta di liquidazione immediata delle somme spettanti.
Ma l’Inps non può farlo, perché non ha abbastanza soldi. Anche le banche non possono farlo: pagare subito tutto il Tfr agli statali senza differimenti e altro risulta decisamente impossibile.
La soluzione sarebbe che lo Stato, nelle singole amministrazioni, pagasse il dovuto Trattamento ai dipendenti che cessano il proprio rapporto di lavoro. Ma anche in questo, la cosa risulta non fattibile: i costi per le casse dello Stato sarebbero troppo alti, arrivando ad un esborso immediato di quasi 14 miliardi.
E mentre si inviano diffide all’Inps perché paghi tutto il Trattamento dovuto agli statali, lo stesso Ente ha bloccato la possibilità di anticipare il trattamento, annunciando già dal 25 aprile del 2024 lo stop alla presentazione di nuove domande, proprio per mancanza di risorse, lo stesso motivo per cui la Ragioneria di Stato ha bloccato le proposte di legge per anticipare il trattamento di fine servizio dei dipendenti pubblici.
Secondo la relazione tecnica dell’Inps, la riduzione dei tempi per il pagamento del Tfs-Tfr agli statali da 12 a 3 mesi (ricordiamo che per i dipendenti pubblici il tempo massimo di liquidazione del Trattamento di fine rapporto è di 45 giorni) e la rivalutazione dei limiti di importo per la sua liquidazione rateale avrebbero conseguenze decisamente peggiorative sui conti pubblici, non ci sarebbero le coperture necessarie.