Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Trasferirsi dalle grandi città a vivere in campagna, le agevolazioni e aiuti nel nuovo Piano Ue 2025

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Cosa prevede il Piano UE 2025

La nuova visione dell'Unione europea punta a valorizzare le aree interne attraverso un approccio integrato.

Nel cuore della nuova programmazione europea prende forma l'ideadi ripopolare le aree rurali, invertendo il trend decennale che ha visto milioni di cittadini abbandonare i piccoli borghi per spostarsi nei grandi centri urbani. Il Piano UE 2025 segna un cambio di paradigma nelle politiche di coesione e agricole e punta a trasformare la campagna da territorio marginale a laboratorio di innovazione, lavoro e sostenibilità.

Oggi circa il 75% della popolazione europea vive in città. Questo squilibrio strutturale genera problemi evidenti: congestione urbana, servizi pubblici sotto pressione, aumento della povertà abitativa e consumo di suolo. Dall'altro lato, i paesi dell'interno e le aree agricole si svuotano, con tutto ciò che ne consegue: dissesto idrogeologico, abbandono dei terreni, perdita di identità culturale. Di fronte a questo scenario, Bruxelles ha deciso di intervenire in modo sistemico, unendo due pilastri storicamente separati: politiche agricole e politiche di coesione:

  • Obiettivo ripopolamento, la nuova alleanza tra PAC e coesione
  • Incentivi e misure, cosa prevede il Piano UE 2025

Obiettivo ripopolamento, la nuova alleanza tra PAC e coesione

La nuova visione dell'Unione europea punta a valorizzare le aree interne attraverso un approccio integrato. Non si tratta più solo di distribuire fondi agricoli, ma di costruire vere e proprie strategie territoriali. Il vicepresidente della Commissione europea e Commissario alle Politiche di Coesione lo ha ribadito: le zone rurali devono tornare ad essere attrattive, vivibili, moderne. E per farlo, servono infrastrutture adeguate, servizi essenziali e connessioni digitali e fisiche che le leghino al resto d'Europa.

Un passaggio centrale è il concetto di water resilience ovvero la capacità di gestire in modo efficiente e sostenibile le risorse idriche, elemento importante tanto per l'agricoltura quanto per la tutela del territorio. Le nuove misure del Piano Ue prevedono investimenti per mitigare gli effetti delle alluvioni e affrontare la cronica scarsità d'acqua in molte zone mediterranee.

Allo stesso tempo si lavora per semplificare le procedure e rendere più agevole l'accesso ai fondi europei, soprattutto da parte di giovani agricoltori, imprese agricole innovative e start-up che vogliono operare in ambienti rurali. L'idea è creare le condizioni per cui vivere in campagna non sia più una rinuncia, ma una scelta consapevole e moderna.

Incentivi e misure, cosa prevede il Piano UE 2025

L'Unione europea, in collaborazione con gli Stati membri, sta mettendo a punto un pacchetto articolato di agevolazioni economiche per chi decide di trasferirsi in campagna. Il sostegno va oltre la semplice agricoltura: si tratta di un insieme coordinato di interventi che spaziano dal rientro dei servizi pubblici nei piccoli comuni all'attivazione di incentivi fiscali, passando per progetti legati all'abitare sostenibile e alla transizione digitale delle comunità rurali.

Il nuovo bilancio comunitario che entrerà in vigore nel 2028, ma le cui linee guida iniziano già a prendere forma nel Piano 2025 prevede che politica agricola e politiche di coesione pesino per circa due terzi dell'intero budget dell'Unione. Significa che ci sarà un margine finanziario importante per sostenere progetti territoriali, infrastrutturali e sociali. Tra le misure più attese c'è la possibilità di ottenere contributi a fondo perduto per l'acquisto o la ristrutturazione di immobili in zone rurali. Alcuni Paesi, tra cui l'Italia, stanno già sperimentando strumenti di cessione gratuita di immobili statali abbandonati a chi si impegna a rigenerarli e ad avviare attività produttive o di servizio.

In parallelo sono in via di definizione agevolazioni per chi vuole avviare un'attività agricola orientata all'innovazione, con incentivi dedicati all'acquisto di macchinari intelligenti, sensoristica di precisione, sistemi automatizzati di irrigazione e tecnologie legate all'agricoltura 4.0.

Leggi anche