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Turismo, bollino di qualità per i borghi italiani: da chi sarà deciso e i benefici per i Comuni che avranno riconoscimento

di Marianna Quatraro pubblicato il
Turismo, bollino di qualità

Il nuovo bollino di qualità per i borghi italiani promette di premiare autenticità, sostenibilità e accessibilità. Una certificazione attenta a valori condivisi, benefici per i Comuni e strategie.

L'attenzione verso la valorizzazione dei piccoli centri italiani riceve un rinnovato impulso grazie a un recente emendamento alla legge di Bilancio, che introduce un riconoscimento innovativo: il bollino di qualità per le destinazioni turistiche minori. Questa misura è una risposta alle esigenze di rilancio e promozione di territori spesso esclusi dai circuiti turistici tradizionali, ma ricchi di storia, cultura e paesaggi unici.

L'iniziativa, promossa dal Ministero del Turismo e sostenuta dal lavoro dell'Enit, mira a evidenziare le eccellenze dei borghi con meno di 30.000 abitanti, allineandosi con la crescente domanda di esperienze autentiche e sostenibili. In un panorama turistico in trasformazione, il riconoscimento si configura come strumento strategico per incentivare qualità, sostenibilità e accessibilità nei piccoli comuni.

Criteri del bollino di qualità: qualità, sostenibilità e accessibilità

Il nuovo riconoscimento, denominato Destinazione turistica di qualità, è stato concepito per elevare gli standard dei servizi e dei luoghi visitati. Tra gli obiettivi emerge la volontà di:

  • Promuovere l'eccellenza e l'identità locale attraverso la valorizzazione dei patrimoni culturali, storici e ambientali propri dei borghi italiani;
  • Favorire modelli di crescita capaci di preservare risorse naturali e il tessuto sociale dei piccoli centri;
  • Dare impulso ad attività e servizi che rispettino criteri di accessibilità per tutti, compresi anziani, famiglie e persone con disabilità, rafforzando inclusione e partecipazione.
La definizione dei criteri spetta a una commissione indipendente, chiamata a redigere una Carta di valori che diventerà la bussola per la valutazione delle candidature. La selezione si basa su parametri oggettivi ed elementi distintivi quali: la qualità dei servizi pubblici e dell'accoglienza, il livello di sostenibilità ambientale, la cura del patrimonio architettonico e paesaggistico, l'offerta di esperienze culturali e identitarie. Particolare attenzione è dedicata anche alla capacità dei territori di accogliere in maniera innovativa e responsabile.

La commissione di valutazione e la Carta di valori

Il processo di assegnazione del bollino di qualità avviene tramite una valutazione condotta da una specifica commissione. Questo organismo è composto da:

  • Un rappresentante del Ministero del Turismo;
  • Un membro dell'Enit (Agenzia Nazionale del Turismo);
  • Tre esperti indipendenti, selezionati tra profili di comprovata esperienza nei settori della cultura, della sostenibilità e dell'accessibilità.
Il giudizio della commissione si basa su una Carta di valori, documento che definisce i principi guida e i parametri oggettivi per l'assegnazione della qualifica di Destinazione turistica di qualità. Dopo un esame approfondito delle candidature e del rispetto degli standard previsti dalla Carta, viene conferito il riconoscimento alle realtà meritevoli. Trasparenza, imparzialità e merito costituiscono le colonne portanti di questo sistema di valutazione, garanzia di affidabilità e serietà del percorso di selezione.

Durata, controlli e ruolo dell'Enit nella promozione dei borghi certificati

Il bollino di qualità ha validità biennale, elemento che ne sottolinea la dimensione dinamica: le amministrazioni premiate devono mantenere e possibilmente migliorare gli standard raggiunti. Il mantenimento del riconoscimento è assicurato da controlli periodici o a campione, svolti dalla stessa commissione che ha il compito di verificare la permanenza dei requisiti.

L'Enit svolge un ruolo centrale nella promozione delle destinazioni certificate. L'agenzia è incaricata di gestire e coordinare una campagna di comunicazione nazionale e internazionale che valorizzi i borghi selezionati. Il finanziamento previsto di 500.000 euro annui garantisce una presenza efficace nelle principali iniziative promozionali e fieristiche, dando ai piccoli centri accesso a strumenti comunicativi solitamente riservati alle mete più consolidate. Questo approccio consente di aumentare la visibilità sia in Italia che all'estero dei borghi riconosciuti, sostenendo allo stesso tempo la diversificazione del prodotto turistico nazionale.

I benefici per i comuni riconosciuti: accesso e priorità promozionali

Essere selezionati tra le Destinazioni turistiche di qualità offre vantaggi significativi per i comuni coinvolti. In primo luogo, tali realtà ottengono priorità nelle campagne promozionali curate dall'Enit e nelle azioni di branding territoriale condotte sia nel mercato domestico che internazionale.

Un ulteriore elemento di rilievo è l'accesso privilegiato a manifestazioni fieristiche e iniziative promozionali nazionali ed estere, che consente ai borghi di ottenere risorse e nuove occasioni di visibilità su scala ampia:

  • I comuni certificati potranno contare su strumenti aggiuntivi per promuovere le proprie eccellenze;
  • Verranno favoriti nell'accesso a progetti di sviluppo territoriale e bandi destinati a promuovere innovazione, sostenibilità e qualità nei servizi;
  • Si rafforzerà la rete di collaborazioni tra territori riconosciuti, creando sinergie utili nell'ambito turistico, culturale, ambientale.
L'incremento del potenziale attrattivo si riflette non solo in termini di presenze turistiche ma anche di benessere diffuso e opportunità economiche e sociali per la comunità locale. Il riconoscimento apre la strada a modelli virtuosi di gestione, ispirando altri piccoli centri a investire e migliorare le proprie performance ambientali e di accoglienza.

Strategie contro l'overtourism e per una crescita equilibrata

Uno dei vantaggi strategici più rilevanti dell'introduzione del bollino di qualità consiste nella capacità di ridistribuire i flussi turistici in modo meno concentrato, limitando il fenomeno dell'overtourism che grava sui principali poli attrattivi italiani. I dati recenti dimostrano quanto sia urgente intervenire: nel 2024 il 75% degli arrivi turistici si è riversato soltanto sul 13% della superficie nazionale, penalizzando i territori minori.

L'emergere di questo riconoscimento ufficiale offre nuove opportunità a oltre 5.000 borghi italiani, spesso ignorati dai grandi flussi ma ricchi di potenzialità inespresse. Il nuovo paradigma si fonda su strategie che includono:

  • La determinazione di itinerari alternativi capace di attrarre visitatori verso mete meno note ma di grande valore storico, paesaggistico ed enogastronomico;
  • Lo sviluppo di pratiche turistiche rispettose dell'ambiente e del capitale sociale, garantendo una crescita che sia realmente sostenibile;
  • L'incentivazione di manifestazioni artistiche, culturali e folkloristiche in grado di intercettare segmenti di domanda turistica attenti all'esperienzialità e alla scoperta del territorio.
La volontà è quella di promuovere l'Italia diffusa, riequilibrando la pressione che grava su città d'arte e località iconiche come Venezia. L'evoluzione delle preferenze dei viaggiatori, confermata dalle ricerche in forte crescita (+52% rispetto al 2023 sulle ricerche relative ai borghi online), suggerisce che questa misura possa intercettare scenari turistici in continua trasformazione, offrendo risposte reali alle esigenze di turisti e residenti insieme.


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