La caratteristica del Tutor sempre stata la rilevazione della velocit media su un determinato tratto. Ma ora si amplia.
Con l'arrivo del Tutor 3.0, il sistema di controllo elettronico installato da Autostrade per l'Italia in collaborazione con la Polizia di Stato, si compie un passo in avanti verso un monitoraggio più efficace dei comportamenti alla guida. Non si tratta solo di una versione aggiornata del precedente sistema, ma di un salto generazionale in grado di intervenire con una maggiore precisione, flessibilità e ampiezza d'azione. Le nuove installazioni coprono attualmente 26 tratte su sei diverse autostrade, interessando oltre 1.800 chilometri di percorrenza sorvegliata. Ma non è solo la quantità a fare la differenza: il vero cambiamento risiede nella qualità dell'intervento:
La novità più interessante va cercata nella sua capacità di comunicare con gli archivi della Motorizzazione civile e con le banche dati dei noleggiatori per l'identificazione quasi istantanea del responsabile del veicolo. A rendere il sistema ancora più sofisticato è la possibilità di discriminare la tipologia del veicolo che adegua quindi i limiti a seconda che si tratti di un'auto, un camion o una moto.
I nuovi Tutor sono attivi lungo sei direttrici autostradali italiane. Sull'A1 Milano-Napoli sono attive sette tratte, mentre sull'A14 Bologna-Taranto il sistema è in funzione tra Pesaro e Rimini Sud. Anche le autostrade del Nord sono state interessate dall'implementazione: l'A9 Lainate-Como-Chiasso presenta quattro tratti monitorati, così come l'A11 Firenze-Pisa Nord, in funzione tra Montecatini e Prato Est. L'A27 Mestre-Belluno chiude l'elenco con cinque tratte controllate.
Il piano nazionale prevede una progressiva estensione del sistema anche su altre tratte, con l'obiettivo di portare a un calo significativo del tasso di incidentalità grave entro il 2030.
L'elenco completo delle tratte soggette a controllo è disponibile sul portale ufficiale della Polizia di Stato, che periodicamente aggiorna il quadro per garantire trasparenza verso i cittadini. Non si tratta quindi di un sistema occulto o punitivo, ma di uno strumento di sicurezza segnalato, la cui presenza ha già prodotto risultati incoraggianti in termini di riduzione della velocità media e diminuzione degli incidenti con conseguenze gravi.
Superare i limiti di velocità rilevati dal Tutor 3.0 può avere conseguenze serie sulla patente del trasgressore. Le sanzioni economiche vanno da 42 euro per chi eccede di meno di 10 km/h fino a un massimo di 3.389 euro per chi supera i limiti di oltre 60 km/h. In quest'ultimo caso, il Codice della strada prevede anche la sospensione della patente da sei mesi a un anno. Al crescere della gravità dell'infrazione, aumentano anche i punti decurtati dalla patente, che possono arrivare fino a 10 punti in una sola violazione. In caso di recidiva, o se il conducente è neopatentato, la situazione può aggravarsi fino alla revoca della patente di guida.