Se la pressione sul lavoro e le richieste di datore e colleghi diventano eccessive si rischia di rimanere vittime dello stress da lavoro correlato con conseguenze per il fisico e per la mente.
Il lavoro è fondamentale perché è alla base della organizzazione individuale della propria vita. La stessa Costituzione italiana sancisce che la nostra è una Repubblica fondata sul lavoro.
Una certa quantità di pressione sul lavoro di solito è utile in quanto può aiutare a ottenere risultati migliori e prepararsi per le sfide. Ma se la pressione e le richieste diventano eccessive, possono portare al cosiddetto stress da lavoro correlato. Approfondiamo meglio:
Lo stress da lavoro può avere molte cause come un carico di lavoro eccessivo o scadenze irrealistiche, essere regolamentati sotto pressione per raggiungere obiettivi o scadenze, relazioni difficili con i colleghi o bullismo sul lavoro, mancanza di controllo sul modo in cui sono svolte le proprie attività, la mancanza di chiarezza sul ruolo e su cosa fare, svolgere mansioni sbagliate per le proprie capacità, abilità e aspettative.
A volte non c'è una sola causa di stress da lavoro correlato. Potrebbe accadere se piccole cose si accumulano nel tempo o a causa di un mix di fatto sia nel lavoro sia nella vita personale. Come emerge, i fattori sono differenti:
Diventa allora fondamentale la predisposizione di misure per la prevenzione del rischio, come l'adozione di un codice di comportamento per gestire eventuali conflitti o comportamenti di prevaricazione da parte di superiori o colleghi.
Occorre quindi assicurare l'adeguatezza delle risorse strumentali e umane per lo svolgimento dei compiti, programmare in maniera adeguata l'orario di lavoro, con particolare attenzione al lavoro su turni, anche di notte. Il tutto in un contesto di ampia e diffusa comunicazione all'interno dell'azienda.
Lo stress da lavoro può avere conseguenze sia mentali sia fisiche. Ciascun lavoratore reagisce in modi diversi e di conseguenza l'impatto e i segni dello stress correlato possono variare e dipendono dal proprio carattere e da come si reagisce alla pressione.
Alcuni effetti emotivi o sintomi comuni dello stress correlato al lavoro includono la sensazione di non poter far fronte al carico di lavoro, la difficoltà a concentrarsi e a ricordare le cose, la mancanza di fiducia, il non sentirsi motivati o impegnati nel proprio lavoro, l'indecisione su cosa fare.
E ancora: la sensazione di depressione, l'ansia ripetuta, la maggiore emotività, la sensazione di irritabilità o irascibilità, il senso di sopraffazione, gli sbalzi d'umore. Dal punto di vista fisico si potrebbe avvertire la sensazione di stanchezza e di mancanza di energia, mal di stomaco, dolori, mal di testa, perdita di peso , senso di oppressione.
Ma attenzione anche alle conseguenze legate allo svolgimento dell'attività lavorativa e alla possibilità del riconoscimento come malattia professionale dall'Inail. Una delle conseguenze più classiche è il cosiddetto presenteismo ovvero lavoratori che, in caso di malattia, si presentano al lavoro pur non essendo in grado di adempiere ai propri compiti in maniera efficace.
Più in generale si registrano difficoltà relazionali o elevata conflittualità all'interno dell'azienda, incremento del tasso di errori, incidenti e infortuni sul lavoro, aumento dei provvedimenti disciplinari e dei contenziosi legali,scarso rispetto dei tempi di lavorazione. E poi: scarso rendimento aziendale complessivo, prestazioni lavorative insufficienti, alto assenteismo per malattia, ferie non godute, elevato turnover.