Come cambia pensione tra 500-2000 euro tra aumenti, nuove tasse e bonus

Aumenti bassi o alti, nuovo bonus da 200 euro una tantum ma mitigati da aumento delle tasse locali: come cambiano le pensioni tra 500-2000mila euro

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Come cambia pensione tra 500-2000 euro t

Come cambia pensione tra 500-2000 euro tra aumenti, nuove tasse e bonus?

Le pensioni tra 500-2000 euro al mese cambiano in maniera differente tra aumenti, nuove tasse (locali, regionali e comunali) e bonus da 200 euro una tantum (che dovrebbe essere corrisposto con le pensioni di luglio) a seconda della fascia di reddito di appartenenza ma anche della residenza del pensionato, considerando che per pensionati residenti in alcune regioni del Centro Italia la tassazione sulle pensioni è di appena il 7%.
 

Come cambia pensione tra 500-2000 euro tra aumenti, nuove tasse e bonus? Cambiano le pensioni di diversi importi per le novità in vigore approvate, da riforma delle tasse 2022 a nuovi aumenti locali, a nuovi bonus introdotti dal governo, non per tutti, ma che rappresentano un ulteriore aiuto per chi ha redditi più bassi. Vediamo allora nel dettaglio come cambia una pensione tra 500-2000 euro.

  • Nuova Irpef e nuove detrazioni per aumenti pensioni tra 500-2000 euro
  • Nuove tasse e nuovi bonus come incidono su pensione tra 500-2000 euro

Nuova Irpef e nuove detrazioni per aumenti pensioni tra 500-2000 euro

Le prime novità che incidono sui cambiamenti delle pensioni di importo tra 500-2000 euro sono quelle introdotte dalla riforma delle tasse 2022, con revisione delle aliquote Irpef, passate da cinque a quattro e aumenti che interessano soprattutto coloro che percepiscono pensioni a partire da 1.200 euro al mese, e modifiche delle detrazioni per reddito da pensione.

Partendo dalle aliquote Irpef, le nuove da quest’anno sono le seguenti:

  • del 23% per redditi fino a 15mila euro;
  • del 25% tra 15 mila e 28mila euro;
  • del 35% tra 28 mila e 50mila euro;
  • del 43% per la quota di reddito eccedente i 50mila euro.

Passando alle detrazioni 2022 per redditi da pensione sono, invece, le seguenti:

  • 1.955 euro per reddito complessivo entro gli 8.500 euro e comunque l'ammontare della detrazione effettivamente spettante non può essere inferiore a 713 euro che spetta a prescindere dal risultato del calcolo di ragguaglio al periodo di spettanza nell'anno;  
  • 700 euro, aumentata del prodotto fra 1.255 euro e l'importo corrispondente al rapporto fra 28.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 19.500 euro, se il reddito complessivo è superiore a 8.500 euro ma non a 28.000 euro;
  • 700 euro, se il reddito complessivo è superiore a 28.000 euro ma non a 50.000 euro, da moltiplicare per il rapporto tra l'importo di 50.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l'importo di 22.000 euro;
  • per redditi superiori ai 50mila euro non è prevista alcuna detrazione.

Dunque, per pensioni da 500, 600 euro e fino a 1.110 euro al mese, gli aumenti sono irrisori e dovuti soprattutto all’applicazione delle nuove detrazioni, perché per quanto riguarda l’Irpef nulla cambia per questi scaglioni di reddito.

Tra nuove aliquote Irpef e detrazioni 2022, le pensioni tra 1.200 e 2000mila euro al mese registrano aumenti oscillanti, in generale, da qualche decina a qualche centinaia di euro, fino ad aumenti anche di 300 euro e oltre.

Nuove tasse e nuovi bonus come incidono su pensione tra 500-2000 euro

Tuttavia, gli aumenti delle pensioni tra 500- 2000 euro, per alcuni pensionati, sono mitigati dalle nuove, aumentate, tasse regionali e comunali. Regioni e Comuni possono, infatti, aumentare la percentuale di pagamento della relativa addizionale Irpef, andando così ad incidere sugli aumenti registrati per effetto dell’Irpef generale e delle detrazioni.

In alcune regioni, però, la tassazione sulle pensioni diminuisce, il che significa prevedere vantaggi per pensioni tra 500 e 2mila euro al mese. E’, infatti, prevista una imposta sulle pensioni di appena il 7% se si trasferisce la residenza nelle regioni del Centro Italia, come Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, colpite dal terremoto del 2016. 

Possono beneficiare del taglio delle tasse al 7% sulla pensione i pensionati che percepiscono un assegno medio-alto, dai 15 mila euro all’anno in su. Per esempio, se prendiamo il caso di un pensionato che percepisce una pensione netta di 1.200 euro al mese per 13 mensilità, per un importo annuo complessivo di 15.600 euro, paga di tasse solo per 1.092 euro con tassazione al 7% invece che 3.900 euro previste con tassazione ordinaria.

A fronte di aumento delle tasse locali, sia regionali che comunali, c’è, però, per pensionati con redditi lordi entro i 35mila euro all’anno anche un nuovo bonus una tantum di 200 euro, che dovrebbe essere corrisposto con le pensioni di luglio. 

Si tratta di un ulteriore aumento per le pensioni che si aggiunge a quelli già riconosciuti quest’anno, pur se minimi, da rivalutazione annuale delle pensioni a riforma delle tasse che, riducendo la tassazione Irpef e aumentando le detrazioni, ha aumenta le pensioni tra 500-2000 euro al mese. 

Dunque, riprendendo il caso del pensionato che percepisce 1.200 euro al mese e paga solo 1.092 euro di tasse invece di 3.900 euro può beneficiare delle nuove detrazioni, della nuova aliquota Irpef  al 25% invece che al 27% e del bonus di 200 euro una tantum registrando aumenti anche fino a 400 euro.