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Pensioni e rimborsi, quando fanno reddito e come devono essere tassati. E i rischi se non sono dichiarati

di Marianna Quatraro pubblicato il
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I rimborsi percepiti dai pensionati devono essere sempre dichiarati: cosa prevede la normativa in vigore e le multe e le sanzioni che si rischiano

Quando i rimborsi percepiti per attività praticate in pensione fanno reddito? Quando un soggetto raggiunge i requisiti per la pensione e si colloca a riposo può anche decidere di continuare a lavorare subito dopo il pensionamento o di praticare attività anche di volontariato che prevedono rimborsi che non sono veri e propri stipendi mensili.

E’ importante sapere anche tali rimborsi hanno rilevanza sia da un punto di vista reddituale che fiscale. Vediamo di seguito quanto sono importanti e come comportarsi.

  • I rimborsi devono sempre essere dichiarati dai pensionati
  • Quali rischi si corrono se non si dichiarano

I rimborsi devono sempre essere dichiarati dai pensionati

Spesso i pensionati ricevono rimborsi per diverse attività, che possono, per esempio, essere di volontariato, o di sport, e simili e, per legge, si tratta di somme che devono sempre essere dichiarate perchè fanno reddito, pur se piccole. 

I rimborsi spese devono essere dichiarati e concorrono anche alla formazione reddito cumulabile anche con la pensione con quota 100-102 e 103, nonché con l’Ape Sociale. 

Non tutte le tipologie di pensione permettono, infatti, di percepire contemporaneamente il trattamento pensionistico e il rimborso di qualche attività praticata, per esempio sportiva.

La situazione varia notevolmente a seconda del tipo di pensione di cui si è titolari.  Per i titolari di pensione di vecchiaia o anticipata ordinaria, infatti, non ci sono limiti alla cumulabilità, per cui questi pensionati possono percepire sia la pensione che il rimborso per l’attività senza alcun limite.

Diversa è la situazione per le forme di pensioni anticipate sopra riportate. 

Dunque, i rimborsi per eventuali attività svolte quando si è già in pensione fanno reddito, sono soggetti a tassazione vigente, considerando l’importo complessivo percepito tra trattamento mensile e rimborso, e rilevano nel calcolo della soglia di cumulabilità con la pensione che si percepisce. 

Quali rischi si corrono se non si dichiarano

I pensionati hanno l’obbligo di comunicare all’Inps i redditi percepiti, compresi i rimborsi e questa comunicazione deve avvenire entro il 31 luglio dell’anno successivo a quello di percezione dei redditi, contestualmente alla presentazione della dichiarazione dei redditi.

Se un pensionato riceve dei rimborsi spese e non li dichiara, rischia di incorrere in multe e sanzioni, che possono essere anche salate. 

La sanzione può essere pari all’importo annuo della pensione percepita e viene prelevata direttamente dall’Inps sulle rate di pensione.
 

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