Le badanti sono coloro che si occupano di aiutare le persone non autosufficienti a soddisfare i bisogni primari e a svolgere le attività della vita quotidiana. Solitamente le badanti, che siano conviventi o non conviventi, si prendono cura di persone anziane, assistono e fanno compagnia a malate o portatrici di handicap, aiutandole a fare tutto ciò che normalmente si fa in una giornata, come alzarsi, lavarsi, vestirsi, mangiare.
Essere una badante, che sia convivente o non convivente, implica un grande impegno e talvolta una grande responsabilità perché ci si deve prendere cura di persone che hanno bisogno di assistenza e svantaggiate, come anziani o persone malate. Quali sono norme e regole previste dal contratto per le badanti?
Lo stipendio delle badanti dipende dal livello di assunzione, dalle ore di lavoro, dal fatto se la badante sia o meno convivente, part time o full time. Nei casi di assunzione di una badante convivente full time lo stipendio netto è di 958,58 euro, più 236,34 di contributi previdenziali Inps per il livello CS. Passando al livello BS, lo stipendio netto è 845,80 euro netti e 236,34 euro di contributi previdenziali Inps. Il contratto badanti prevede la tredicesima mensilità, che viene solitamente erogata nel periodo di Natale, ma non prevede la quattordicesima.
Le badanti solitamente lavorano a domicilio, a casa della persona assistita ma è possibile che assistano la persona in questione anche ospedale o in case di riposo. Tra le principali mansioni della badante, convivente e non vi sono: pulire e mantenere in ordine la casa, fare la spesa, preparare i pasti, aiutare la persona a muoversi, curarne l'igiene personale, controllare che prenda le medicine e segua le terapie prescritte, oltre che far compagnia.
Gli orari di lavoro di una badante sono diversi in base alle esigenze dell'assistito: ci sono, infatti, badanti che lavorano part time alcune ore al giorno e chi invece fornisce assistenza 24 ore su 24 occupandosi sempre e in toto della persona da aiutare.
Le badanti, come tutti i collaboratori domestici, hanno diritto a 16 ore all’anno di permessi retribuiti. Sono previsti tre giorni di permesso retribuito in caso di lutto (morte di un familiare o parente); due giorni di permesso retribuito nel caso di nascita di un figlio e ulteriori ore di permesso ma non retribuite.
I lavoratori a tempo pieno e indeterminato che lavorano presso lo stesso soggetto da almeno un anno e mezzo hanno diritto a 40 ore di permessi retribuiti per la frequenza di corsi professionali specifici per il lavoro domestico. Le badanti part time (meno di 40 ore a settimana) hanno diritto a un numero di ore annuali proporzionato al loro orario di lavoro.
Per quanto riguarda le ferie, le badanti, sia conviventi che non, hanno diritto a 26 giorni di ferie annuali retribuite, che possono essere divise in massimo due periodi l’anno. Alla badante convivente (che ha diritto a vitto e alloggio) spetta, inoltre, il compenso sostitutivo convenzionale durante le ferie.
Inoltre, la badante ha diritto al riposo totale durante le festività dell’anno, come primo gennaio, 25 e 26 dicembre, 6 gennaio, Lunedì di Pasqua, 25 aprile, primo maggio, 2 giugno, 15 agosto, primo novembre, 8 dicembre e giorno del Santo Patrono della propria città. Inoltre, oltre a ferie e festività, il contratto per le badanti prevede anche i giorni liberi che sono le domeniche e altre 12 ore libere in altro giorno.
In caso di malattia, la badante deve assolutamente avvisare per tempo della sua assenza o impossibilità ad assistere la persona non autosufficiente. Le badanti non conviventi devono inviare, entro due giorni, il certificato del medico di base indicante il periodo di malattia, mentre le badanti conviventi non devono inviare alcun certificato, a meno che la malattia non sopravvenga durante il periodo di ferie. L’assenza ingiustificata di almeno tre giorni può essere interpretata come dimissione dal lavoro.
Stando a quanto previsto dal contratto badanti, il datore di lavoro può licenziare la badante o senza alcun preavviso in caso di gravi negligenze o rispettando un termine di preavviso che dipende dall’orario di lavoro settimanale e dall’anzianità lavorativa accumulata dal collaboratore. In particolare, il preavviso deve essere di: