Quando e come viene controllato se si è pagato Tari nel 2022

Controllo da parte di singoli Comuni ed entro cinque anni dal dovuto pagamento: come funzionano controlli per versamento Tari sui rifiuti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Quando e come viene controllato se si è

Quando si controlla se si è pagato la Tari nel 2022?

Il controllo del pagamento della Tari sui rifiuti avviene al massimo fino a cinque anni dall’eventuale mancato pagamento. Ciò significa che il controllo se si è pagata la Tari nel 2022 dovrebbe essere effettuato al massimo entro il 2025. Se oltre tale termine il cittadino non riceve alcun sollecito di pagamento della tassa non pagata o alcuna cartella, il pagamento cade in prescrizione e non si dovrà più pagare la Tari dovuta per quell’anno. 

Quando e come viene controllato se si è pagato Tari? La Tari, imposta sui rifiuti dovuta ai Comuni, deve essere pagata da chiunque, a qualsiasi titolo, occupa o detiene locali, indipendentemente dall’uso a cui sono adibiti. Dunque, deve pagare la Tari 2022 chiunque sia in possesso, o detenga a qualsiasi titolo (ad esempio, locazione, comodato d’uso, usufrutto, proprietà, ecc.), locali o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti urbani. 

Deve, quindi, pagare la tassa sui rifiuti chiunque occupi l’immobile, a prescindere se sia inquilino in affitto o proprietario e sono esenti escluse dal pagamento della tassa solo le aree oggettivamente inutilizzabili ed escluse dal servizio pubblico di nettezza urbana, come le aree scoperte pertinenziali o accessorie a civili abitazioni, terrazze scoperte, balconi, giardini, ecc. Vediamo quanto e come viene controllato se si è pagato.

  • Come viene controllato se si è pagato Tari sui rifiuti
  • Quando viene controllato se si è pagato la Tari

Come viene controllato se si è pagato Tari sui rifiuti

I pagamenti relativi alla Tari sui rifiuti, sia per modalità e tempi di versamento e sia per importi, sono stabiliti dai singoli Comuni. E’, infatti, ogni singolo Comune che calcola la tassa da pagare e invia al contribuente l’avviso di pagamento, stabilendo le tariffe con cui effettuare i calcoli in base a superficie e quantità di rifiuti prodotti o a quantità e qualità di rifiuti per unità di superficie, a seconda di usi e tipologia delle attività e al costo del servizio sui rifiuti.

E’ lo stesso Comune che controlla se la Tari sui rifiuti è stata regolarmente e correttamente pagata dai cittadini. Nel caso di mancato pagamento dell’imposta, invia al cittadino che non ha effettuato il dovuto pagamento un sollecito di pagamento per poi incaricare l’Agenzia delle Entrate Riscossione di recuperare il credito se non si provvede a saldare il pagamento.

Anche i singoli cittadini possono controllare se si è pagato la Tari in maniera corretta e regolare e o rivolgendosi direttamente presso l’ufficio competente del proprio Comune di residenza, vale a dire l’Ufficio tributi, o accedendo al proprio Cassetto fiscale sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Quando viene controllato se si è pagato la Tari

Il controllo del pagamento della Tari sui rifiuti avviene al massimo fino a cinque anni dall’eventuale mancato pagamento. Ciò significa che il controllo se si è pagata la Tari nel 2022 dovrebbe essere effettuato al massimo entro il 2025. Se oltre tale termine il cittadino non riceve alcun sollecito di pagamento della tassa non pagata o alcuna cartella, il pagamento cade in prescrizione e non si dovrà più pagare la Tari dovuta per quell’anno. 
 
Come, infatti, stabilito dal Codice Civile, la Tari si prescrive in cinque anni, essendo una tassa che deve essere pagata periodicamente, ogni anno.  
 

Controllo da parte di singoli Comuni ed entro cinque anni dal dovuto pagamento: come funzionano controlli per versamento Tari sui rifiuti