La badante è una collaboratrice domestica che assiste una persona non più autosufficiente nelle azioni quotidiane, dal lavarsi, al vestirsi a preparare pranzi e cene e mangiare e che pertanto aiuta la stessa persona nella vita di tutti i giorni. Spesso la badante assolve anche al ruolo delle pulizie.
Avere una badante in casa comporta costi che per molte famiglie sono anche esose e questo è il motivo per cui è possibile detrarre le spese sostenute per badanti (e anche colf) in dichiarazione dei redditi. Le badanti possono essere assunte a tempo pieno o part time e il datore di lavoro ha l’obbligo di mettere in regola un lavoratore domestico e di comunicarlo agli Enti previdenziali. Vediamo quali sono costi, detrazioni e regole per malattie di badanti e possibili novità in arrivo.
Gli stipendi delle badanti vengono aggiornati ogni anno da una commissione nazionale che riunisce sindacati e associazioni dei datori di lavoro presso il Ministero del Lavoro in base alle categorie previste dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (lavoro domestico), si definiscono gli importi a partire dai collaboratori domestici che iniziano tale lavoro, inquadrati nel Livello A, per arrivare a coloro che sono in grado di assistere in tutto e per tutto le persone non autosufficienti, inquadrati nel Livello DS.
Passando ai contributi previdenziali, vengono versati alla badante all’Inps ogni 3 mesi e comprendono anche il contributo Cassacolf, obbligatorio per tutti i rapporti di lavoro disciplinati dal CCNL Lavoro domestico. Una parte di esso garantisce l’assicurazione Inail per malattie professionali ed infortuni. Nei casi di infortunio, i contributi obbligatori Cassacolf prevedono la copertura assicurativa della responsabilità civile al datore di lavoro e prestazioni di assistenza socio-sanitaria ai lavoratori domestici.
Chi assume una badante può detrarre le spese sostenute nella percentuale del 19% su una spesa di 2.100 euro al massimo a condizione che il suo reddito non sia superiore a 40.000 euro. La deduzione diminuisce con l’aumentare del reddito.
Stando alle ultime notizie, il Pd avrebbe presentato una proposta di legge per modificare il Testo Unico delle imposte sui reddito, prevedendo maggiori detrazioni fiscali per chi sostiene spese per la badante.
La proposta, in particolare, prevede un aumento dell’aliquota della detrazione dall’attuale 19% al 30% e un aumento della spesa detraibile, che potrebbe passare dagli attuali 2.100 euro a 15.000 euro, equivalente alle spese sostenute per una badante a tempo pieno. Previsto anche un aumento del reddito imponibile dagli attuali 40.000 a 55.000 euro.
La proposta prevede anche novità per quanto riguarda la malattia delle badanti: al momento, infatti, sono le famiglie che hanno una badante che devono pagare la malattia, perché per le badanti non è prevista l’indennità di malattia a carico dell’Inps, e rappresenta pertanto una ulteriore spesa a carico delle famiglie. Se la nuova proposta venisse approvata, l’indennità di malattia diventerebbe a carico dell’Inps anche per i lavoratori addetti ai servizi domestici e familiari e i lavoratori addetti a servizi di riassetto e di pulizia dei locali.