Che di questa presunta truffa si possa fare a meno è dimostrato dall'annuncio di rincari nella bolletta sin dal prossimo mese di gennaio.
Migliaia di italiani potrebbero essere colpiti dalla cosidetta truffa dei contatori del gas emersa da una serie di servizi delle Iene e su cui ora anche le associazioni dei consumatori vogliono vedere chiaro e hanno chiesto un approfondiamento alle autorità per poi essere prnti a nterventi per chiedere il rimborso dei soldi per migliaia di italiani.
La prima cosa da fare è controllare se il contatore del gas presenta quel difetto tecnologico che fa segnare i consumi anche quando non avvengono. Perché della presunta truffa del gas portata alla luce nell'ultima puntata della Iene sono potenzialmente coinvolte tutte le famiglie che hanno di recente sostituito il contatore del gas. Per verificare se ci sono consumi anomali che costringono a pagare ingiustamente bisogna spegnere l'utenza e controllare se il numero dei metri cubi di gas indicati continua a crescere anche quando è tutto spento. Non serve chiamare un tecnico specializzato perché è sufficiente interrompere l'erogazione del gas girando la manopola gialla, accendere il display con il tasto verde, annotare le cifre del consumo effettuato fino a quel momento, attendere una ventina minuti e controllare le cifre indicate.
Della presunta truffa del gas è stata data dimostrazione pubblica e stando a quanto denunciato dalla trasmissione televisiva, alcuni modelli dei nuovi tipi di contatori digitali segnano metri cubi aggiuntivi anche se è stato chiuso il gas. I consumi non dovuti sarebbero pari a circa 15 euro al mese per tutti il tempo di mancato intervento. Una cifra che inesorabilmente si ingrossa mese dopo mese e anno dopo anno. Come fa notare il tecnico del gas intervistato, le società gestrici (o almeno quella per cui lavora) sarebbero a conoscenza del difetto da ricondurre all'installazione del nuovo contatore, ma non farebbe nulla per informare i consumatori e né soprattutto per risolvere il problema. Il numero degli utenti coinvolti è potenzialmente sterminato, anche se è il caso di ricordare che se il contatore non ha più di 15 anni di attività non va sostituito.
Cosa fare nel caso in cui salti fuori un'anomalia nei consumi? Ci sono diverse strade da seguire, come mettersi in contatto con il fornitore del gas oppure inviare la segnalazione a un'associazione a tutela dei diritti dei consumatori. Codici, ad esempio, ricorda che la sostituzione dei contatori del gas non è un'operazione obbligatoria per tutti e solo alcuni modelli devono cedere il passo. Una terza strada è comunicare la stessa trasmissione televisiva che ha messo a disposizione un indirizzo di posta elettronica a cui scrivere nel caso di scoperta di anomalie di consumi del gas, con tanto di garanzia di chiedere spiegazioni alla società gestrice.
Che di questa presunta truffa si possa fare a meno è dimostrato dall'annuncio di rincari nella bolletta sin dal prossimo mese di gennaio. La conferma è arrivata dal presidente dell'Autorità per l'energia, Stefano Besseghini, recentemente in audizione in Parlamento. Dopo un periodo di congelamento della revisione delle tariffe, ha confermato come adesso i tempi siano maturi ovvero che con la prossima revisione gli utenti pagheranno quegli oneri che sono stati appunto bloccati negli ultimi sei mesi per contenere i rincari. Perché quello che emerge è il costante trend dei costi all'insù con la necessità di risparmiare.
Non c'è nulla da fare perché se c'è qualcosa che caratterizza le bollette pagate dagli italiani è il costante aumento dei costi. Il trend è ben chiaro e spunta sempre una nuova motivazione per piccole e grandi stangate. Come quella svelata adesso da Stefano Besseghini in audizione in Parlamento. Stiamo parlando del presidente dell'Autorità per l'energia che ha rivelato come dal mese di gennaio saranno recuperati i costi nascosti. Di cosa si tratta? Molto semplicemente con la prossima revisione delle tariffe le famiglie italiane inizieranno a pagare per gli oneri che sono stati congelati negli ultimi sei mesi per contenere i rincari dei prezzi delle materie prime.
C'è solo un aspetto positivo che, almeno temporaneamente, compenserà l'aggravio dell'impegno di spesa per le bollette di gas e luce. Se allora dal mese di gennaio del prossimo anno scatteranno gli oneri bloccati da giugno scorso a oggi per non far gravare sulle tasche degli italiani gli aumenti, il provvedimento diventerà esecutivo insieme alla riduzione (almeno una volta) dei prezzi che finirà per annullare - in parte o del tutto - la più alta voce di spesa. Tanto per intenderci, il giro di affari a cui si fa riferimento è pari a 2 miliardi di euro.
A dirla tutta, Besseghini - nel ribadire le ragioni dei consistenti aumenti delle tariffe per la fornitura di elettricità e gas naturale e difendere le scelte effettuate negli ultimi mesi - invita a mantenere un atteggiamento di ottimismo perché non esclude la possibilità di utilizzare eventuali congiunture positive nel 2019 per accorciarne la durata, senza gravare in maniera eccessiva sull'andamento della spesa per il servizio. Non resta che attendere, anche perché non è affatto da escludere - come sembra trapelare in queste ore - che il governo possa intervenire in maniera diretta sulla questione consumi energetici con provvedimenti per favorire la diffusione delle rinnovabili e di forme alternative di approvvigionamento di energia.