Quando condono abuso edilizio non può essere riconosciuto secondo nuovi motivi aggiornati

di Chiara Compagnucci pubblicato il
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Quali sono casi e motivi per cui un condono di un abuso edilizio di una casa o pertinenza non può essere riconosciuto secondo Consiglio di Stato

Quando un condono di un abuso edilizio non è riconosciuto, i motivi aggiornati da nuova sentenza Consiglio Stato 2022? L’abuso edilizio scatta nel momento in cui si realizza una costruzione che richiede l’obbligo di avere appositi permessi e autorizzazione senza questi ultimi, cioè senza alcun titolo legale per realizzare costruzioni. 

Ciò significa realizzare costruzioni in maniera illegale senza il permesso di costruire ma, stando alle leggi in vigore, per ovviare alla situazione è possibile ‘risolvere’ l’abuso edilizio tramite sanatoria o condono. Non sempre, tuttavia, la legge riconosce un condono per un abuso edilizio. Vediamo allora cosa prevede una nuova sentenza sul condono edilizio.

  • Condono abuso edilizio non riconosciuto casi possibili secondo nuova sentenza Consiglio di Stato
  • Condono abuso edilizio quando chiederlo

Condono abuso edilizio non riconosciuto casi possibili secondo nuova sentenza Consiglio di Stato

Stando a quanto stabilito da una nuova sentenza del Consiglio di Stato, un condono di un abuso edilizio non è riconosciuto quando al verificarsi dell’abuso sussiste un vincolo anteriore, assenza o difformità di un titolo abilitativo prescritto e la costruzione risulta in contrasto con gli strumenti urbanistici

Secondo la sentenza del Consiglio di Stato, è possibile non riconoscere il condono di un abuso edilizio quando lo stesso abuso riguarda costruzioni per cui non è possibile avere la sanatoria perché si tratta di opere realizzate in un’area dove sussistono vincoli ambientali e paesaggistici o in difformità del titolo abilitativo edilizio e non conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici.

Secondo le leggi in vigore, si può avere il condono di un abuso edilizio per opere realizzate senza permessi in aree sottoposte a specifici vincoli, come anche quello ambientale e paesistico, solo al verificarsi dei seguenti casi:

  • se si tratta di opere realizzate in assenza o in difformità del titolo edilizio ma comunque conformi alle prescrizioni urbanistiche;
  • se si tratti di opere realizzate prima della imposizione del vincolo;
  • se si tratta di opere minori senza aumento di superficie, come lavori di manutenzione straordinaria, o di restauro, o di risanamento conservativo;
  • se si tratta di opere che hanno previo parere dell’Autorità preposta alla tutela del vincolo.
Non si può, inoltre, avere un condono per abuso edilizio per opere che hanno comportato la realizzazione di nuove superfici e nuova volumetria in area assoggettata a vincolo paesaggistico, sia esso di natura assoluta o relativa, o comunque di inedificabilità, anche relativa.

Se, quindi, le opere realizzate non sono conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici e sono realizzate in aree già soggette a vincoli, come vincoli paesaggistici o ambientali, allora il condono di un abuso edilizio non può essere riconosciuto. 

Condono abuso edilizio quando chiederlo

La richiesta di condono per un abuso edilizio può essere presentata per lavori edili eseguiti in assenza di titolo autorizzativo. Ma solo in determinati momenti. In caso contrario si può ricorrere alla sanatoria per sanare, appunto, l’abuso edilizio.

La differenza tra condono e sanatoria è che il condono è una legge speciale, mentre la Sanatoria è un provvedimento amministrativo previsto dalla normativa urbanistica vigente. I condoni di abusi edilizi si possono richiedere solo in determinati momenti decisi dal governo.

Condonare un abuso edilizio prevede anche sanzioni che consistono non solo negli oneri concessori opportunamente incrementati da pagare all’amministrazione comunale, ma anche in dovuto pagamenti da versare allo Stato.