Isee corrente, a Settembre conviene rifarlo subito (per reddito di cittadinanza, assegno unico e altri bonus)

di Marianna Quatraro pubblicato il
Isee corrente, a Settembre conviene rifa

Quali sono casi e situazioni in cui è possibile fare l’Isee corrente durante l’anno per aggiornare la propria situazione economica e avere maggiori bonus

A settembre una serie di bonus e agevolazioni cambieranno in modo sostanziale (reddito di cittadinanza con nuovo assegno di inclusione e non solo, solo per fare un esempio), senza dimenticare quelli che sono già cambiati (assegno unico figli per citarne uno), tutti accumunati dal fatto che per accedervi o per avere maggiori importi, bisogna avere un Isee basso.

E spesso la siuazione del proprio Isee cambia nel corso dell'anno (molte volte proprio a settembre) e quindi risulta davvero utile lo strumento dell'Isee corrente per poter ottenere una certificazione realistica del proprio status patrimoniale di single o familiare e poter avere i bonus e gli aiuti economici di cui si ha diritti.

Chi, quando e come può fare Isee corrente più volte nell'anno per avere più bonus (e incremento importi)? L'Isee Corrente rappresenta un aggiornamento della situazione economica di un nucleo familiare che secondo i tempi previsti dalla legge ha fatto l'Isee ordinario ma che ad un certo punto non è più specchio della condizione economica familiare.  

Per fare l'Isee Corrente non è necessario che qualcosa cambi nella famiglia da un punto di vista economico e basta, ma devono verificarsi specifiche situazioni.

  • Chi e quando può fare Isee corrente per avere più bonus
  • Come fare Isee corrente secondo regole in vigore


Chi e quando può fare Isee corrente per avere più bonus

L’Isee corrente può essere presentato in qualsiasi momento dell’anno, e anche più volte all’anno, da ogni contribuente che abbia già fatto l’Isee ordinario solo nei casi in cui si verificano nel periodo di validità dell’Isee ordinario determinate variazioni economiche, sia di redditi che di patrimonio del richiedente.

Stando a quanto stabilito dalle nuove leggi in vigore, si può chiedere l’Isee corrente con i valori del patrimonio mobiliare ed immobiliare riferiti all'anno precedente e nel caso in cui sussistano le seguenti condizioni:

  • se si verifica una variazione della situazione patrimoniale del nucleo familiare;
  • se si verifica una variazione della situazione reddituale superiore al 25% rispetto alla situazione reddituale calcolata nell’Isee ordinario;
  • se un lavoratore dipendente con contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato perde il posto o subisce una riduzione o sospensione del lavoro; 
  • se uno o più membri del nucleo familiare perdono trattamenti assistenziali o previdenziali o eventuali altre indennità percepite;
  • se un lavoratore autonomo appartenente al nucleo familiare cessa la propria attività.
E' chiaro che se l'Isee Corrente si deve fare quando si verificano variazioni economiche in peggio rispetto a quelle emerse con l'Isee ordinario, avere un valore Isee aggiornato alla nuova situazione, peggiorata, permette di accedere a bonus e agevolazioni che altrimenti non si sarebbero potuti avere.

Con un peggioramento della situazione economica familiare, e quindi conseguente riduzione del valore Isee, aumentano, infatti, le possibilità di avere più bonus, aiuti, sostegni e agevolazioni disponibili o un aumento degli importi di bonus e agevolazioni di cui già beneficiava.

Come fare Isee corrente secondo regole in vigore

Per fare l’Isee Corrente, si può fare richiesta all’Inps o ci si può rivolgere ad un Caf, che invia la documentazione nuovamente all’Inps, e si procede quindi ad un nuovo calcolo Isee della famiglia considerando i redditi percepiti negli ultimi 12 mesi, o, nel caso di chi ha perso un lavoro a tempo indeterminato o un trattamento assistenziale, moltiplicando per sei i redditi percepiti nei due mesi precedenti la prima domanda dell’Isee.

Per aggiornare l’Isee ordinario chiedendo l’Isee corrente bisogna presentare la seguente documentazione:

  • documento di riconoscimento del richiedente;
  • attestazione Isee ordinario;
  • certificato che attesta la variazione della condizione lavorativa e il tipo di variazione, come lettera di licenziamento o estratto contributivo);
  • nel caso di variazione del patrimonio, documenti che attestano il patrimonio mobiliare e immobiliare al 31 dicembre dell’anno prima per ogni componente del nucleo, come giacenze medie, saldi, visure catastali, ecc.