Da regime semplificato a regime forfettario 2022. Chi può fare passaggio, requisiti Agenzia Entrate
Si parla da ormai un pò di tempo della intenzione di modificare l'attuale regime forfettario per i titolari di Partite Iva ma ci si chiede da tempo anche come e se è possibile effettuare il passaggio da regime semplificato a nuovo regime forfettario. L'Agenzia delle Entrate ha deciso di fornire chiarimenti in merito proprio qualche giorno fa.
L'Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 64/E del 14 settembre 2022, ha fornito tutti i chiarimenti e le indicazioni necessarie per il passaggio da regime semplificato a regime forfettario. Ciò che innanzitutto le Entrate hanno sottolineate è che per effettuare il passaggio da un regime all'altro non è richiesto alcun vincolo di permanenza triennale ma solo soddisfare i requisiti previsti. Il contribuente che lo desiderasse può, dunque, il contribuente passare dal regime semplificato al regime forfettario senza alcun vincolo di permanenza e scegliere per l’anno d’imposta 2022 il regime forfettario. L’omessa indicazione dell’eventuale scelta nel quadro VO della dichiarazione Iva relativa all’anno d’imposta 2015, per l’applicazione del regime di contabilità ordinario per le imprese minori, rappresenta una violazione sanzionabile da sanare tramite il ravvedimento operoso. Chiunque dunque soddisfi i requisiti dal regime semplificato può tranquillamente passare al forfettario senza alcun vincolo.
Il regime forfettario è il regime fiscale dei contribuenti che soddisfano i requisiti previsti dall’articolo 1, commi da 54 a 89, del 2014. Gli stessi contribuenti possono però passare al regime semplificato per la determinazione di Iva e reddito in modalità ordinaria. Il regime semplificato è per i contribuenti minori titolari di partita Iva, che non prevede vincoli di permanenza per i contribuenti che decidono di adottarlo in luogo del regime forfettario. Non è, inoltre, previsto alcun anche in relazione alla scelta di determinazione del reddito secondo il criterio di cassa.
Le novità relative alle Partite Iva rappresentano ua delle misure principali della nuova Legge di Stabilità 2022. L'avvio del nuovo sistema è con aliquota al 15% per chi ha ricavi fino a 65mila euro e dal prossimo anno, stando a quanto annunciato, dovrebbe debuttare anche una seconda al 20% per chi guadagna cifre più alte e a 100mila euro. Ma nelle intenzioni di lavoro ci sarebbe anche la possibilità di istituzione di un’aliquota unica al 5% per le nuove start up dei giovani al di sotto dei 35 anni. Il regime forfettario, che dal 2017 ha preso il posto del regime dei minimi, cambia, dunque, ancora ed è interessante vedere come funziona, i requisiti e la tassazione
L’aliquota del 15% vale per coloro che effettuano spese per lavoro dipendente e assimilati non superiori a 5.000 euro lordi; che percepiscono ricavi e compensi tra i 25.000 e i 50.000 (in base al tipo di attività svolta); che non abbiano costi dei beni strumentali, al lordo degli ammortamenti, non superiori a 20mila euro. Non possono, invece, aderire al regime forfettario attualmente coloro che: