Tari 2023 quando pagare molto meno anche senza detrazioni e agevolazioni fiscali

di Marianna Quatraro pubblicato il
Tari 2023 quando pagare molto meno anche

Tari 2023 quando pagare meno senza detrazioni

Tari 2023 quando pagare molto meno anche senza detrazioni e agevolazioni fiscali

La Tari è l’imposta sui rifiuti che tutti i cittadini devono pagare ogni anno su immobili e aree scoperte pertinenziali o accessorie a civili abitazioni, e cioè balconi e terrazze scoperte, giardini, cortili, posti auto scoperti; aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili; e aree comuni condominiali non detenute o occupate in via esclusiva, come androni, scale, ascensori o altri luoghi di passaggio o uso comune tra i condomini.

Tari 2023: come si calcola

Per il calcolo della Tari 2023 sui rifiuti si considerano il numero dei componenti del nucleo familiare, la superficie dell’immobile espressi in mq e il numero degli occupanti di residenza. Le tariffe Tari vengono definite da ogni singolo Comune e, così come per le altre imposte sugli immobili.

E’ lo stesso Comune a calcolare l’importo Tari che deve essere pagato dai diversi nuclei familiari della città e invia, infatti, agli stessi un bollettino già precompilato che deve essere solo pagato. Nel caso in cui il bollettino Tari 2023 non viene recapitato direttamente a casa non significa però che il cittadino sia esente dal pagamento dell’imposta. In tal caso, anzi, deve autonomamente provvedere al calcolo dell’imposta e al pagamento tramite modello F24 ed effettuare il versamento in banca o presso qualsiasi ufficio postale.

Pagare meno Tari 2023 senza agevolazioni fiscali

Anche per la Tari sui rifiuti sono previste detrazioni non per agevolazioni fiscali particolari previste ma di cui si può beneficiare per:

  • mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti, per cui è prevista una riduzione del 20%;
  • sospensione del servizio per motivi sindacali o per imprevedibili impedimenti organizzativi;
  • svolgimento del servizio in grave violazione della disciplina di riferimento.
Nel caso in cui nella propria città, come avviene nella Capitale, si verifica un totale disservizio della raccolta dei rifiuti, i cittadini possono chiedere il rimborso della Tari e avere diritto ad uno sconto secondo quanto previsto dalla legge 147/2013.

Questa legge prevede la possibilità di pagamento ridotto del 20% della Tari dovuta se il servizio viene interrotto causando danni o pericolo alle persone o all’ambiente e presentando una certificazione Asl sul pericolo di salute pubblica. E’ possibile in tal modo avere una riduzione dell’80% sulla Tari se il servizio del Comune non funziona appieno.

Sempre secondo quanto stabilito dalla legge, inoltre, si ha diritto ad uno sconto sulla Tari fino al 40% nelle zone in cui la raccolta dei rifiuti non viene effettuata. In questi casi, inoltre, la tassa deve essere determinata, anche in maniera graduale, in relazione alla distanza dal più vicino punto di raccolta della zona.

Per chiedere sconti, riduzioni e rimborsi sulla Tari 2023, i cittadini possono rivolgersi direttamente allo sportello dedicato degli uffici comunali della propria città o collegarsi al sito del proprio Comune e compilare il modulo per la domanda.