Come funziona la nuova procedura più veloce e semplice per divorzi e separazioni ora finalmente in vigore

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Come funziona la nuova procedura più vel

Funzionamento dei nuovi divorzi e separazioni

Sono entrate in vigore le nuove norme che disciplineranno la separazione e il divorzio, introdotte a seguito della riforma Cartabia.

Con l'entrata in vigore delle nuove norme, sarà possibile presentare contemporaneamente una domanda di separazione giudiziale e di divorzio o riunire le due richieste in un unico procedimento. Per poter presentare una richiesta di divorzio, sono richiesti due requisiti: il passaggio in giudicato della sentenza parziale di separazione e la cessazione ininterrotta della convivenza.

Con l'eliminazione dell'udienza presidenziale, il procedimento non dovrà più avere due fasi distintive, ovvero la prima comparizione davanti al presidente e la seconda davanti al giudice istruttore.

I procedimenti di separazione e divorzio contenziosi verranno caratterizzati da determinati atti introduttivi contenenti una descrizione completa dei fatti e dei mezzi di prova. Il ricorso dovrà contenere documenti e mezzi di prova, oltre alla chiara e sintetica esposizione dei fatti e degli elementi di diritto sui quali viene fondato il ricorso. Entriamo nei dettagli:

  • Divorzi e separazioni: come funziona la nuova procedura
  • Perplessità e dubbi sul funzionamento dei nuovi divorzi e separazioni

Divorzi e separazioni: come funziona la nuova procedura

Sono, dunque, entrate in vigore le nuove leggi che disciplineranno la separazione e il divorzio, introdotte a seguito della riforma avviata dall'ex Ministro della Giustizia Marta Cartabia. L'obiettivo principale di queste norme è quello di semplificare e accelerare le procedure di separazione e divorzio, riducendo notevolmente i tempi.

Le novità saranno numerose per coloro che intraprenderanno un processo di separazione e divorzio: sarà possibile richiedere la separazione giudiziale e il divorzio con un unico atto completo di ogni richiesta, eccezione, prova e riconvenzione sin dall'inizio. Per ottenere il divorzio, sarà inoltre necessario che la sentenza di separazione sullo status sia passata in giudicato e che non ci sia stata convivenza ininterrotta.

L'udienza del giudice dovrà svolgersi entro 90 giorni e i figli saranno sempre ascoltati. Con il ricorso introduttivo, la parte dovrà depositare un piano genitoriale contenente gli impegni quotidiani dei figli e le attività, e il giudice potrà sanzionare il genitore che non ottemperi a quanto stabilito dal piano, una volta accolto. Inoltre, sarà necessario allegare la situazione patrimoniale ed economica degli ultimi tre anni, e in caso di omissioni saranno previste sanzioni e il risarcimento del danno.

La riforma del diritto di famiglia rafforza la tutela dell'interesse prevalente del minorenne, come stabilito dalla giurisprudenza. La competenza territoriale delle cause di famiglia segue il criterio della residenza abituale del minorenne, ossia il luogo in cui si svolge la maggior parte della sua vita quotidiana.

In assenza di figli minori, la competenza spetta al tribunale del luogo di residenza del convenuto. La Riforma prevede la presentazione al giudice di un piano genitoriale dettagliato che contenga gli impegni e le attività quotidiane dei minori, incluse quelle relative alla scuola, all'educazione, alle attività extrascolastiche e alle relazioni con familiari e amici. Tale piano costituirà la base su cui il giudice si baserà per prendere decisioni in merito all'affidamento, al collocamento e al diritto di visita del minore.

Perplessità e dubbi sul funzionamento dei nuovi divorzi e separazioni

La riforma del sistema di separazione e divorzio ha generato molte perplessità e dubbi riguardo alla sua applicazione. Secondo Valentina Ruggiero, esperta in diritto di famiglia, sarà necessario assumere più personale, sia nella cancelleria che nella magistratura, e specializzare i giudici. L'auspicio è che l'accelerazione dei processi non penalizzi la correttezza della decisione finale, in quanto si tratta della vita di persone, soprattutto di minori.

Un altro aspetto critico evidenziato dal presidente dell'Ami, Gian Ettore Gassani, è la carenza di magistrati specializzati in materia di famiglia e minori. Attualmente, ce ne sono 9.000, ma sarebbero pochi i giudici specializzati sui temi della famiglia, dei minori e della violenza.

Uno dei problemi lamentati è la mancanza di personale, soprattutto nei Tribunali per i minorenni, la mancanza di tempo per formare il personale e la mancanza di strumenti informatici per attuare la riforma.