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Come e di quanto aumentano stipendi statali, docenti, ata, infermieri, medici ora e nei prossimi mesi per effetto delle ultime misure e dei rinnovi contrattuali
Come aumentano gli stipendi statali, docenti, ata, infermieri, medici ora ad Ottobre e nei prossimi mesi? Sono pronti a cambiare, aumentando, gli stipendi di tutti i lavoratori italiani per cui da ottobre a dicembre scatta la decontribuzione al 2% in busta paga insieme a relativi arretrati da luglio a settembre, eventuale detassazione welfare se previsti benefit dalla propria azienda, e bonus una tantum, tra il primo di 200 euro di luglio e il nuovo di 150 euro di novembre.
A tali aumenti che valgono per tutti i lavoratori dipendenti con redditi entro i 35mila euro annui riferiti al 2021, e per redditi entro i 20mila euro in riferimento al bonus di 150 euro di novembre, si aggiungono ulteriori aumenti e solo per specifiche categorie di lavoratori dovuti ai rinnovi contrattuali. Vediamo quali sono e per chi valgono.
Si parte dai dipendenti con contratto Enti Locali e Funzioni Centrali, i cui rinnovi riguardano il triennio 2019–2021 e prevedono non solo aumenti salariali ma anche una serie di arretrati, riconosciuti in busta paga in momenti diversi.
Stando a quanto calcolato gli arretrati spettanti sono di circa 2mila euro: i dipendenti degli enti locali riceveranno, infatti, arretrati pari a 1.444 euro fino a 1.977 euro lordi, a cui aggiungere un aumento medio dello stipendio pari a 100 euro lordi mensili.
Per i dipendenti con Ccnl Funzioni Centrali, gli arretrati da pagare potrebbero anche superare i 2mila euro, per aumenti complessivi di stipendi tra decontribuzione, aumenti retributivi tabellari e arretrati di quasi 2.400 euro fino a fine anno.
Sono, invece, ancora in discussione le trattative per la definizione ufficiale del rinnovo del Contratto della Scuola per docenti e personale Ata. Per l’aumento degli stipendi della scuola sono stati aumenti i fondi a disposizione, con grande soddisfazione dei sindacati, e l’obiettivo è quello di arrivare a definire aumenti degli stipendi di oltre 100 euro lordi per gli insegnanti, con aumenti netti in busta paga degli stipendi decisamente superiori ai 50-60 euro inizialmente calcolati.
Le stime, con i nuovi soldi reperiti, parlano di circa 123 euro lordi medi di aumento per i docenti della scuola, per 75-80 euro netti, e di circa 90 euro lordi medi per personale Ata, per 60-65 euro netti.
Anche medici e infermieri con Contratto Sanità si preparano a ricevere aumenti dovuti non solo a decontribuzione al 2% fino a fine anno e relativi arretrati ma anche a rinnovo contrattuale Ccnl.
Per i dipendenti con Ccnl Sanità sono, infatti, previsti fino a dicembre aumenti di stipendi adi circa 91 euro lordi per 13 mesi, più una rivalutazione dei fondi per la pensione integrativa di 12 euro al mese sempre per 13 mensilità e, per effetto del nuovo sistema di classificazione professionale, ulteriori 13 euro al mese per 13 mensilità.
Considerando, infine, gli arretrati dovuti dal 2019 al 2021 e calcolando anche i primi 10 mesi del 2022, l’importo complessivo degli arretrati da pagare entro dicembre sarà compreso tra 2.268 euro e 3.135 euro lordi.
In particolare, gli arretrati per i lavoratori del comparto sanità comprendono gli anni dal 2019 al 2021 e i primi dieci mesi del 2022 e per chi lavora in ospedali e cliniche la somma media si attesta tra i 2.268 e i 3.135 euro lordi, mentre per gli infermieri, considerando anche la nuova indennità prevista dal Ccnl, si arriva a 3.777 euro lordi per gli inquadramenti più bassi e a 4.736 euro per il livello D6.
Complessivamente, il rinnovo del Contratto Sanità prevede un aumento medio a regime degli stipendi tabellari di 91 euro medi per 13 mesi e insieme alle nuove indennità si arriva ad aumenti medi per tutto il personale del comparto di circa 175 euro medi mese corrispondenti ad una percentuale di rivalutazione del 7,22%.
Per fare un esempio di calcolo di aumento in busta paga per un dipendente di un ente locale che percepisce uno stipendio di mille euro avrà un aumento mensile di 20 euro fino a dicembre e di 120 euro complessivi considerando anche gli arretrati da luglio a settembre, a cui aggiungere ulteriori 100 euro circa di aumento tabellare per il rinnovo del Ccnl, arrivando così a 1.120 euro mensili fino a dicembre più arretrati per decontribuzione e arretrati per ritardo del rinnovo, per un totale di oltre 2mila euro fino a dicembre, a cui aggiungere ulteriori 1.400 euro circa di arretrati nei prossimi mesi.
Un infermiere che prende, invece, uno stipendio di 1.300 euro al mese ha un aumento di 26 euro al mese da ottobre a dicembre per un totale di 78 euro a cui aggiungere 78 euro di arretrati da luglio a settembre per un aumento complessivo fino a dicembre di 156 euro per la nuova decontribuzione più gli arretrati a cui aggiungere circa 3.900 euro di arretrati e oltre 90 euro di aumento mensile di stipendi per rinnovo Ccnl per un totale di oltre 4mila euro di aumento dello stipendio fino a fine anno e nei prossimi mesi.