Età, requisiti e importi per andare in pensione con quota 103, opzione donna e ape social 2023

di Marianna Quatraro pubblicato il
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In pensione prima con nuova quota 103 ma anche proroga di opzione donna e ape social: le ipotesi al vaglio del governo per uscite anticipate 2023

Quali sono età, requisiti e importi per chi andrà in pensione con quota 103, opzione donna e ape social nel 2023? Si va verso la definizione ufficiale della nuova Legge dii Bilancio 2023 e tra i capitoli più in discussione c’è certamente quello relativo alle pensioni e uscite anticipate.

Il 31 dicembre 2022 si esaurisce la quota 102, che ha sostituito quest’anno la quota 100, permettendo di andare in pensione prima ancora a 64 anni di età e con almeno 38 anni di requisiti, rispetto ai normali requisiti pensionistici richiesti di 67 anni e almeno 20 anni di contributi per la pensione di vecchiaia. Vediamo quali sono lee ipotesi del nuovo governo in ballo per andare in pensione prima nel 2023.

  • Andare in pensione con quota 103 nel 2023 età e requisiti
  • Opzione donna e ape social per uscita anticipata 2023 età requisiti importi 

Andare in pensione con quota 103 nel 2023 età e requisiti

Esauritasi la quota 102 a fine anno, tra le ipotesi in ballo per andare in pensione nel 2023, anno che vedrà una riforma strutturale della legge Fornero sulle pensioni, c’è una quota 103. Si tratta di un meccanismo che permetterebbe, per soli 12 mesi, di andare in pensione a 62 anni di età e con 41 anni di contributi.

Stando ad alcune simulazioni effettuate dal Ministero dell’Economia, se dovesse entrare in vigore dal primo gennaio 2023, la quota 103 potrebbe riguardare una platea di circa 45mila persone, per un costo di 965 milioni di euro. 

Il funzionamento della quota 103 seguirebbe stesse regole e norme di quota 100 prima e quota 102 dopo, con nessuna penalizzazione sull’importo di pensione finale se non assegni in alcuni casi minori a causa del minor numero di contributi versati rispetto a quanto richiesto per andare in normale pensione di vecchiaia.

Opzione donna e ape social per uscita anticipata 2023 età requisiti importi 

Insieme a quota 103, si parla anche della possibilità di prorogare ancora opzione donna e ape social, forse con qualche possibile modifica.

Opzione donna dovrebbe essere ancora confermata con gli stessi requisiti attuali, permettendo alle donne lavoratrici sia dipendenti che autonome di anticipare l’uscita dal lavoro a condizione di maturare i seguenti requisiti:

  • 58 anni di età per le lavoratrici dipendenti sia pubbliche che private;
  • 59 anni di età per le lavoratrici autonome;
  • aver maturato 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2021.

Per la pensione effettiva con opzione donna, bisogna calcolare poi anche le finestre che sono due, una di dodici mesi da calcolare per le lavoratrici dipendenti, sia pubbliche che private e una di diciotto mesi da calcolare per le lavoratrici autonome.

Precisiamo che i contributi validi ai fini dei 35 anni richiesti per andare in pensione con opzione donna 2023 sono:

  • contributi obbligatori; 
  • contributi volontari;
  • contributi da ricongiunzione;
  • contributi da riscatto.

Nessun cambiamento anche per quanto riguarda il calcolo della pensione finale delle lavoratrici che decidono di andare in pensione con opzione donna nel 2023: l’importo della pensione finale con opzione donna anche si calcola esclusivamente con metodo contributivo, cioè solo sulla base dei contributi effettivamente versati dalla lavoratrice nel corso della sua vita professionale, e potrebbe prevedere tagli degli importi finali fino anche al 30% dell’assegno che si percepirebbe andando in pensione con la normale pensione di vecchiaia.

Previste anche la proroga nel 2023 dell’Ape sociale per andare in pensione prima a partire da 63 anni di età con 36 anni di contributi e solo per determinate categorie di lavoratori, considerati svantaggiati, come disoccupati, invalidi, e familiari che assistono familiari con disabilità, e lavoratori gravosi.

Precisiamo, infine, che per il 2023 si potrà continuare ad andare in pensione con 41 anni di contributi, indipendentemente dall'età, se si è lavoratori precoci, cioè se si sono accumulati almeno 12 mesi di contributi prima del compimento dei 19 anni di età.