Le attese per le pensioni sia per modifica importi che per uscita anticipata a Settembre

di Marianna Quatraro pubblicato il
Le attese per le pensioni sia per modifi

Quali sono modifiche e novità per le pensioni che si attendono per settembre e non solo per nuove possibilità di pensione anticipata: cosa aspettarsi

Quali sono le attese per le pensioni a Settembre sia per modifica importi che per uscita anticipata? Si continua a discutere di novità pensioni e le attese dei cittadini sono sopraattutto per la definizione di nuovi requisiti di uscita, da rivedere in maniera strutturale anche se, come ormai chiaro, il governo non intereverrà con una vera e propria riforma delle pensioni strutturale ma, stando alle ultime notizie, con ulteriori forme temporanee di uscita anticipata. E che potrebbero essere anche differenti in base alle categorie di persone. 

  • Nuovi incontri a settembre tra governo e sindacati per modifiche pensioni 
  • Attese per le pensioni da nuova riforma fiscale tra nuova Irpef e nuove detrazioni
  • Le attese per le pensioni a Settembre per modifica importi e per uscita anticipata


Nuovi incontri a settembre tra governo e sindacati per modifiche pensioni 

Una delle prime grandi attese di settembre per novità per le pensioni, e sia relative agli importi e sia relative a uscite anticipate, sono i nuovi incontri in programma tra governo e sindacati, rispettivamente, il 15 e il 18 settembre

All’indomani dell’incontro di luglio chiusosi con un nulla di fatto concreto ma durante il quale si è parlato di nuove ipotesi di uscita anticipata come quota 41 per permettere a tutti di andare in pensione solo 41 anni di contributi e senza necessità di raggiungere alcun requisito anagrafico ma calcolando la pensione finale solo con sistema contributivo, quota 96, che permetterebbe di andare in pensione a 61 anni d'età e con 35 anni di contributi ma si tratterebbe di una possibilità che sarebbe valida solo per alcune categorie di persone, a partire da lavoratori impegnati in attività gravose e usuranti, nei prossimi due incontri di settembre, che saranno gli ultimi, si discuterà di misure per le donne e previdenza complementare, ma si riprenderà certamente anche il tema della flessibilità in uscita.

Al momento, infatti, insieme a quota 41 e nuova quota 96 si parla anche di nuovo scivolo pensionistico per le donne over 60, che dovrebbe prevedere il pagamento di una indennità fino al compimento del 67esimo anno di età, per poi iniziare a percepire la normale pensione, e di nuovo strumento unico per gli esodi incentivati per uscite anticipate con contestuali nuove assunzioni, che permetterebbe di andare in pensione prima fino a 5-7 anni. 

Solo una volta conclusi questi incontri si potrà effettivamente capire quali reali novità per le pensioni si potranno decidere per il 2024, in base alla loro fattibilità a seconda delle risorse economiche disponibili dopo la presentazione da parte del governo della Nadef, Nota di aggiornamento al Def, in vista della definizione delle misure ufficiali che saranno decise per la prossima Manovra Finanziaria 2024.

Attese per le pensioni da nuova riforma fiscale tra nuova Irpef e nuove detrazioni

Possono cambiare le pensioni con la nuova riforma fiscale, che ha ricevuto il via definitivo alla Camera. La misura principale della nuova riforma fiscale che inciderà certamente sugli importi delle pensioni è la revisione delle aliquote Irpef di tassazione sui redditi. L’obiettivo è ridurle, portandole dalle quattro attuali a tre e diverse sono ancora le ipotesi di modifica allo studio.
Partendo dalle aliquote Irpef attualmente in vigore sono le seguenti:

  • del 23% per redditi fino a 15.000 euro; 
  • del 25% per redditi tra 15.000 e 28.000 euro; 
  • del 35% per redditi tra 28.000 e 50.000 euro; 
  • del 43% per redditi oltre i 50.000 euro.
La prima ipotesi di revisione delle aliquote Irpef in base agli scaglioni di reddito prevede le possibili nuove seguenti aliquote: 
  • del 23% per chi ha redditi fino a 15mila euro;
  • del 27% per chi ha redditi tra 15mila-50mila euro;
  • del 43% per chi ha redditi superiori ai 50mila euro.
Con queste nuove aliquote Irpef, chi ha redditi annui tra 28mila euro e 50mila euro sarebbe avvantaggiato perché l’aliquota di tassazione scenderebbe dal 35% al 27%, mentre sarebbero penalizzati coloro che hanno redditi annui sui 25mila euro. Non ci sarebbe, invece, alcuna novità per la prima fascia di redditi fino a 15mila euro.

Un’altra ipotesi di revisione Irpef in discussione prevede le seguenti aliquote:

  • al 23% per redditi fino a 28.000 euro; 
  • al 33% per redditi tra 28mila e 50mila euro;
  • al 43% per redditi oltre i 50mila euro.
Con questa modifica Irpef, tutte le fasce di reddito sarebbero avvantaggiate, perchè tutti pagherebbero meno tasse.

Altra ipotesi di revisione Irpef potrebbe prevedere le seguenti nuove aliquote:

  • aliquota del 23% per i redditi sotto i 15 mila euro;
  • aliquota del 27% per i redditi tra 15 mila e 75 mila euro;
  • aliquota del 43% per i redditi oltre i 75 mila euro.
Con questa modifica Irpef per chi ha redditi più bassi tra i 15mila e i 28mila euro ci sarebbe un aumento dell’aliquota di tassazione, mentre chi ha redditi più alti tra 50mila e 75mila euro sarebbe avvantaggiato.
Infine, ultima ipotesi di revisione Irpef prevede le seguenti aliquote:
  • aliquota del 23% per redditi da 8.500 euro e fino a 28mila euro;
  • aliquota del 35% per redditi da 28.001 euro a 50mila euro;
  • aliquota del 43% per redditi oltre i 50mila euro.
In questo caso, aumenterebbero i redditi tra i 15mila e i circa 30mila euro tra i circa 50-60 euro, fino a 800-1.000 euro per chi ha redditi più alti. La premier Meloni avrebbe recentemente annunciato di voler modificare anche la prima aliquota al 23%, riducendola per sostenere chi ha redditi più bassi.

E insieme alla revisione delle aliquote Irpef, cambiano con la nuova riforma fiscale anche le detrazioni per cui al momento si ipotizza uno schema di diverse percentuali di detrazioni in base ai redditi conseguiti e che potrebbero essere le seguenti:

  • detrazioni del 4% del reddito per lo scaglione fino a 15mila euro;
  • detrazioni del 3% del reddito per lo scaglione tra 15mila e 50mila euro;
  • detrazioni del 2% del reddito per lo scaglione tra 50mila e 100mila euro;
  • nessuna detrazione per redditi oltre i 100mila euro.

Le attese per le pensioni a Settembre per modifica importi e per uscita anticipata

Dopo la pausa estiva, tra settembre e ottobre si torna a parlare anche delle misure che dovrebbero rientrare nella nuova Manovra, da approvare entro fine anno per poi entrare in vigore a inizio del nuovo anno e, probabilmente, la Manovra conterrà proroghe di alcuni sistemi di uscita anticipata già in vigore, come la quota 103 e l'ape social, forse qualche novità per bonus una tantum o detassazione tredicesima per aumentare gli importi delle pensioni.