Pensione minima 2022 e pensioni di cittadinanza, per chi e quando aumento a 780 euro
Il voto finale in Senato del decreto pensioni 2022 ufficialmente convertito in legge dà il via libera definitivo agli aumenti delle pensioni minime 2022. Insieme, infatti, a novità pensioni di quota 100, proroga opzione donna e ape social 2022, blocco delle aspettative di vita per pensione anticipata, il provvedimento prevede anche le misure di reddito e pensione di cittadinanza a 780 euro. Ma come funzioneranno davvero questi aumenti? E a chi spetta realmente la pensione di cittadinanza? Cerchiamo di spiegare le nuove regole in vigore.
La pensione di cittadinanza, come ormai ben noto, può essere richiesta solo da chi soddisfa determinati requisiti e si tratta di una integrazione al reddito. Se, per esempio, infatti, un pensionato percepisce una pensione mensile di 500 euro, avrà un aumento di 280 per raggiungere i 780 previsti.
I requisiti per la richiesta della pensione di cittadinanza sono:
Dopo le ultime novità approvate, la pensione di cittadinanza può essere erogata anche agli over 67 che vivono con persone più giovani in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza.
Per quanto riguarda poi l’aumento di 50 euro per pensioni di cittadinanza per invalidi e disabili, si tratta di una novità che non riguarda tutti. L'aumento vale, infatti, solo per nuclei familiari composti almeno da quattro persone di cui uno disabile.
La pensione di cittadinanza non prevede aumenti della pensione minima 2022 per tutti, dunque. Viene, infatti erogata come forma di integrazione a chi percepisce una pensione minima, pari a 513,01 euro mensili se possiede determinati requisiti di reddito.
In particolare, l’importo della pensione di cittadinanza si calcola su due quote: