Come cambiano ruoli, responsabilità e stipendi dei medici di famiglia secondo nuova riforma al vaglio del governo: novità possibili
Quali sono tutte le modifiche previste per la riforma dei medici di famiglia, dai nuovi servizi ai doveri fino allo stipendio? Si lavora ad un nuovo piano per la revisione della sanità italiana con lo stanziamento di oltre 15 miliardi euro derivanti dal Pnrr, la cui metà circa dovrebbe essere stanziata per il territorio.
Stando a quanto riportano le ultime notizie, 3 miliardi di euro in particolare verrebbero usati per la realizzazione entro il 2026 di oltre 1350 Case di comunità: si tratterebbe di maxi ambulatori dislocati sul territorio per assicurare prime cure e diagnosi in modo da evitare sovraffollamenti dei pronto soccorso. C’è tuttavia da sciogliere il nodo del personale da impiegare in queste nuove strutture. Al momento l’ide aè quella di far lavorare nelle nuove Case di comunità i medici di famiglia.
In particolare, stando alle novità previste, è stato potenziato il ruolo dei medici di famiglia, a cui sono riconosciuti nuovi per alleggerire il lavoro dei pronto soccorso. E’ stato, infatti, previsto un nuovo piano di valorizzazione dei medici di base insieme alla formazione di nuove figure professionali di supporto a infermieri e operatori socio sanitari con specifica formazione universitaria, passando dall'attuale corso di studio Medicina generale post laurea di durata triennale gestito dalle Regioni ad una specializzazione universitaria che potrebbe avere la durata minima di 4 anni.
Secondo il ministro della Salute Schillaci, rafforzare compiti e competenze dei medici di famiglia permette il riconoscimento per i medici di famiglia di disporre ricoveri ospedalieri senza passare dal pronto soccorso. Con nuova formazione specializzata e nuovi compiti e responsabilità, i medici di base potrebbero essere impiegati a tempo pieno con regolari contratti nei nuovi ospedali di comunità.
L’intenzione del governo è quella di permettere ai giovani medici generalisti appena specializzati di essere assunti come dipendenti mentre chi vuole resterà in convenzione sia lavorando nei nuovi spazi delle Case di comunità e sia restando nei propri studi, come oggi già accade.
Il nuovo servizio di disposizione di ricoveri in ospedale senza passare dal pronto soccorso si affianca agli altri doveri già stabiliti per i medici di famiglia che sono, tra gli altri, i seguenti: