Le regole sui tempi di pagamento degli avvisi bonari fiscali, introdotte dal decreto legislativo 108/2024: novità, scadenze e vantaggi per i contribuenti
Un avviso bonario è una comunicazione ufficiale che l'Agenzia delle Entrate invia al contribuente per segnalare eventuali incongruenze o errori rilevati nelle dichiarazioni fiscali. Questi possono riguardare dichiarazioni relative ai redditi, IVA o altre imposte. Attraverso questa notifica, il contribuente ha l'opportunità di sanare la propria posizione fiscale prima di incorrere in provvedimenti più severi, come le cartelle esattoriali.
Con l'introduzione delle nuove disposizioni, i contribuenti beneficeranno di un periodo più esteso per saldare le somme dovute a seguito di controlli fiscali. Le comunicazioni di irregolarità, comunemente note come avvisi bonari, potranno essere regolarizzate entro 60 giorni dalla ricezione della comunicazione, anziché gli attuali 30 giorni.
Questa estensione temporale rappresenta un significativo vantaggio per i contribuenti, che avranno maggior tempo per organizzare le proprie risorse finanziarie e adempiere agli obblighi fiscali senza incorrere in ulteriori sanzioni o nella più gravosa iscrizione a ruolo.
Nonostante l'estensione generale dei termini, rimangono alcune eccezioni importanti da considerare:
Le somme risultanti da questi controlli, se non pagate entro il termine stabilito (che diventerà di 60 giorni), vengono iscritte a ruolo a titolo definitivo. Il contribuente che invece salda l'importo dovuto entro il periodo previsto dalla ricezione della comunicazione evita completamente l'iscrizione a ruolo.
Il controllo formale prevede una verifica più approfondita delle dichiarazioni e viene effettuato entro il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione. Questo tipo di controllo può riguardare:
Alla ricezione di un avviso bonario, il contribuente può scegliere tra diverse opzioni per gestire la situazione:
Il contribuente può procedere al pagamento integrale dell'importo richiesto entro il termine previsto, beneficiando così di sanzioni già ridotte rispetto a quelle ordinarie. Con la nuova normativa, questo termine sarà esteso a 60 giorni, offrendo maggiore flessibilità.
Se il contribuente ritiene che l'avviso contenga errori o imprecisioni, può presentare un'istanza di autotutela, fornendo documentazione e spiegazioni che dimostrino la correttezza della dichiarazione originaria. L'istanza può essere presentata attraverso diversi canali:
La rateizzazione può essere richiesta per importi fino a 5.000 euro in un massimo di 8 rate trimestrali, mentre per importi superiori è possibile optare per un massimo di 20 rate trimestrali. È importante sottolineare che la prima rata deve essere versata entro il termine previsto per il pagamento dell'avviso bonario.
L'estensione dei termini di pagamento degli avvisi bonari comporta numerosi benefici per i contribuenti: