Le polizze vita nel 2025 registrano segnali di ripresa, cambiamenti nei rendimenti, nuove strategie tra multiramo e unit linked e diversi trend nei riscatti, secondo le prime analisi e anticipazioni.
Secondo le più analisi di Prometeia, dopo due anni caratterizzati da deflussi e raccolta negativa, le polizze vita - in particolare quelle collegate alle cosiddette gestioni separate - mostrano una ripresa. Fattori come il calo dei tassi di interesse sui titoli a breve e il consolidarsi dei mercati azionari su livelli storicamente elevati hanno modificato le preferenze di investimento, spingendo molti risparmiatori verso soluzioni capaci di offrire stabilità e rendimenti controllati.
Nulla di tutto questo, però, è frutto del caso: le dinamiche alla base di questa rinascita sono il frutto di sostanziali mutamenti economici e strategici che le società specializzate - e non da ultimo Prometeia - hanno saputo leggere e anticipare, supportate da dati puntuali e approfondite analisi settoriali.
Dopo un periodo complesso, la raccolta netta delle coperture di ramo I registra flussi ritornati in positivo per 2,72 miliardi nei primi nove mesi del 2025. Un risultato di rilievo se si considerano i -834 milioni dell'anno precedente e i -11,1 miliardi nel corrispondente arco temporale del 2023. Questo rimbalzo si inserisce in un contesto segnato dal ridimensionamento dei tassi sui titoli a breve, dinamica che ha reso meno appetibili strumenti alternativi come conti deposito e titoli di Stato a breve termine, tradizionalmente preferiti per la loro liquidità immediata e relative sicurezze.
Le polizze vita di ramo I si distinguono per la loro struttura, basata su gestioni separate prevalentemente costituite da titoli di Stato. L'abbassamento del costo del denaro, effetto delle recenti politiche monetarie europee, ha favorito la riduzione dei rendimenti delle asset class concorrenti, mentre le assicurazioni hanno efficacemente sfruttato la composizione dei loro portafogli - in particolare la componente obbligazionaria - per realizzare plusvalenze e generare valore per i clienti.
È interessante sottolineare come la diminuzione del tasso di riscatto sia legata a questo nuovo scenario: i risparmiatori, di fronte a una minore redditività degli investimenti alternativi e alla maggiore stabilità offerta dalle gestioni separate, hanno rallentato la tendenza al disinvestimento. In questo modo, il segmento delle polizze rivalutabili - in passato penalizzato - ha ritrovato attrattività, alimentando il ciclo virtuoso della raccolta.
La distribuzione delle polizze vita si è rivelata decisiva: il canale bancassicurativo ha orientato l'offerta verso prodotti misti capaci di rispondere alla diffusa avversione al rischio, mentre le compagnie hanno adeguato le proprie strategie di asset allocation per preservare redditività minimizzando la volatilità. La ripresa osservata è, infatti, la sintesi di strategie distributive e di gestione patrimoniale efficaci.
Le prime anticipazioni sui rendimenti delle gestioni separate per il 2025 mostrano segnali positivi. Secondo i dati raccolti da Prometeia, il campione delle gestioni separate che ha comunicato i risultati parziali evidenzia un aumento medio dei rendimenti di circa 20 punti base rispetto al 2024. Questo incremento è attribuibile soprattutto all'abilità delle compagnie nel cavalcare le evoluzioni dei tassi, con l'obiettivo di realizzare plusvalenze sia dai dividendi che, più frequentemente, dalla dismissione di titoli di Stato presenti nei portafogli assicurativi.
Il ruolo dei Btp resta centrale nella costruzione del rendimento. Poiché tali asset sono valutati al costo storico nelle gestioni separate, la loro stabilità contribuisce a mantenere sotto controllo la volatilità dei risultati. Nel 2025, il contributo alle performance è stato in parte attenuato dalla minore incidenza degli utili provenienti dalla liquidazione delle azioni, mentre si conferma essenziale la componente derivante da titoli governativi.
La rappresentazione sintetica di questa fase di mercato si basa su alcuni dati:
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Anno |
Flussi netti ramo I (mld €) |
Rendimento medio gestioni separate (%) |
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2023 |
-11,1 |
- |
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2024 |
-0,834 |
4,53 |
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2025 (9 mesi) |
+2,72 |
4,55 (Athora Risparmio Protetto) |
Va inoltre evidenziato che l'impatto del rialzo dei tassi sulla parte lunga della curva ha permesso alle compagnie di ottimizzare la struttura di portafoglio senza aumentare il rischio per gli assicurati, garantendo così risultati competitivi nel panorama nazionale.
I prodotti multiramo riscuotono crescente interesse per la loro capacità di conciliare una componente prudente con una più dinamica. La rinascita della raccolta netta complessiva, come sottolinea l'analisi di Prometeia, è dovuta in larga misura proprio a questa tipologia, che ha permesso di compensare i flussi ancora negativi delle gestioni separate pure e delle unit linked tradizionali.
Le polizze multiramo integrano una quota di ramo I insieme alla porzione di ramo III, quest'ultima collegata a fondi comuni o sicav. Il vantaggio risiede nella possibilità di adattare la strategia alle esigenze del cliente, mitigando l'esposizione ai rischi di mercato e, allo stesso tempo, approfittando delle opportunità di rendimento offerte dai mercati finanziari. In questo scenario, mentre i portafogli puramente azionari possono risentire della volatilità, le multiramo mantengono un profilo di rischio più equilibrato.
Le unit linked, pur continuando a rappresentare un'opzione interessante per determinati profili di investitore, hanno mostrato flussi netti negativi. Questo è attribuibile, almeno in parte, alle preferenze dei risparmiatori italiani che, nel 2025, hanno privilegiato forme di investimento più stabili e meno esposte alle oscillazioni di breve periodo, come attestato dalla crescente raccolta delle gestioni separate multiramo.
L'analisi delle principali compagnie evidenzia differenze nelle strategie di portafoglio e nei risultati raggiunti nel 2025. Athora Italia si contraddistingue grazie alla gestione Athora Risparmio Protetto, che ha raggiunto un valore di masse gestite di circa 650 milioni di euro, contro i 307 milioni del 2024, presentando un rendimento stabile superiore al 4,5%. Il portafoglio di Athora Italia mantiene una composizione equilibrata: metà in titoli governativi (con una quota significativa di Btp) e metà in obbligazioni corporate, con un'attenzione marcata al credito di alta qualità e alle opportunità selettive d'investimento.
Sul versante di Sara Vita, le due principali gestioni Fondo Più e Futuro & Previdenza hanno fatto registrare rispettivamente rendimenti del 3,43% e del 3,14% a settembre. La strategia perseguita dal gruppo privilegia un approccio prudente e una prospettiva di medio-lungo termine, escludendo incrementi eccessivi nelle asset class rischiose in favore di titoli con elevato standing creditizio. Particolare attenzione è stata data agli investimenti alternativi, come i fondi private market, che si sono consolidati come pilastro tattico della diversificazione e hanno contribuito, per effetto di decorrelazione, alla stabilità e alla crescita prospettica dei rendimenti.
Le tendenze dei riscatti nel 2025 confermano una diminuzione generalizzata rispetto ad anni precedenti. La crescente preferenza per prodotti assicurativi a gestione separata è il riflesso di una minore attrattività di soluzioni come i titoli di Stato a breve e i depositi bancari, penalizzati dal calo dei tassi e da rendimenti percepiti come insoddisfacenti dalla clientela retail. I dati di mercato mostrano infatti che il tasso di riscatto è sceso nuovamente sotto il 10%, segnale di una rinnovata fiducia nella stabilità degli strumenti assicurativi tradizionali.
Parallelamente, si osserva una forte attenzione verso prodotti di nuova generazione, inclusi dispositivi di risparmio automatizzato e micro-soluzioni in ambito bancoposta, destinati a target giovani e famiglie che desiderano accrescere il capitale a fronte di tassi competitivi: