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Cosa rende difficile il rinnovo del contratto CCNL Metalmeccanici e cosa servirebbe per sbloccarlo

di Marianna Quatraro pubblicato il
complesso rinnovo metalmeccanici

Quali sono i motivi per cui diventa sempre più complesso concludere le trattative di rinnovo del Ccnl Metalmeccanici: le possibili soluzioni

Come mai è così difficile rinnovare ufficialmente il Contratto dei Metalmeccanici 2024-2027? Dopo i tanti scioperi susseguitisi nei mesi scorsi e dopo il nulla di fatto nell'ultimo incontro dello scorso febbraio, Fim Cisl Fiom Cgil e Uilm hanno annunciato un nuovo sciopero per venerdì 28 marzo.

L'obiettivo è cercare di riprende le trattative per concludere (finalmente) il rinnovo contrattuale. Cerchiamo di seguito di spiegare come mai questo iter appaia tanto complesso.  

  • Perché è complesso concludere il rinnovo del Ccnl Metalmeccanici 2024-2027
  • Cosa servirebbe per sbloccarlo

Perché è complesso concludere il rinnovo del Ccnl Metalmeccanici 2024-2027

La trattativa per la definizione del nuovo Ccnl per i Metalmeccanici si sta trasformando in una odissea: da mesi vanno avanti discussioni, richieste e controproposte da parte delle forze sindacali e datoriali ma non si arriva ad una conclusione effettiva.

Nessuna delle due parti cede, perché le posizioni sono molto distanti. Mentre, infatti, i sindacati insistono su un aumento salariale di 280 euro lordi, giudicato insostenibile dalle imprese, una maggiore tutela in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e negli appalti, su misure contro la precarietà e la riduzione dell’orario di lavoro, le associazioni datoriali puntano su un modello basato su sostenibilità, competitività e welfare aziendale.

Le loro proposte di rinnovo riguardano un aumento dei flexible benefit fino a 400 euro e nuove tutele come una rendita per la non autosufficienza. Per l’incremento degli stipendi, Federmeccanica e Assistal si fermano a 173 euro.

Questa controfferta a lavoratori e sindacati non piace. Troppo distante dagli incrementi chiesti, giustificati, come hanno spiegato, sia dal fatto che bisogna adeguare i salari italiani a quelli degli altri Paesi industrializzati, dove sono molto più alti, sia dalla necessità di recupero dell’inflazione degli scorsi anni, che ha fortemente ridotto il potere di acquisto. 

Secondo i sindacati, se si aumentano gli stipendi in maniera adeguata, si sostiene il lavoro del personale del settore in maniera efficiente e si dà, di conseguenza, nuova spinta all’economia. In questa prospettiva di ripresa rientra anche la richiesta di una riduzione dell’orario di lavoro, che contribuirebbe a far ripartire il sistema, rafforzandolo. 

Il grosso problema, che poi rende effettivamente complesso l’iter di rinnovo del Ccnl, è che non ci si può permettere (forse) di aumentare gli stipendi come richiesto dai sindacati, né modificare gli orari di lavoro.

Il motivo è molto semplice: i dati sull’andamento economico del settore sono decisamente negativi e la situazione geopolitica mondiale, a partire dai nuovi dazi imposti dal presidente americano Trump, per arrivare alle guerre in corso, non prospettano nulla di buono.

Stando agli ultimi dati riportati, infatti, nel 2024 la produzione rispetto all’anno precedente è scesa del 4,2% ed è più di un anno che i numeri sono in negativo. E non solo in Italia: la produzione è calata in Europa del 5,6%-

Cosa servirebbe per sbloccarlo

Forse la soluzione per sbloccare la situazione potrebbe essere un ritorno al tavolo negoziale.

Del resto, gli scioperi continui dei sindacati e le risposte ‘dure’ delle imprese hanno dimostrato già abbondantemente che i protagonisti delle discussioni sono decisamente forti ma così non si arriva da nessuna parte.

Si potrebbe, quindi, riprendere il confronto e cercare una conclusione che soddisfi tutti. In alterativa, come da diversi esperti sostenuto, potrebbe essere coinvolto nelle discussioni il governo. Questo intervento, come spesso già accaduto, potrebbe facilitare il raggiungimento di accordo, facendo finalmente tirare un sospiro di sollievo a oltre un milione e mezzo di lavoratori e iniziando a compiere passi concreti per la ripresa economica. 

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