Quando il pagamento di una rata viene ignorato, Klarna attiva una serie di automatismi per recuperare la somma dovuta.
Cosa succede se ritardo un pagamento con Klarna? Nel mondo dei pagamenti digitali, Klarna si è affermata come una delle piattaforme più utilizzate per acquistare beni e servizi in modalità dilazionata. Grazie alle formule flessibili offerte - come Paga in 3 rate o Paga dopo 30 giorni - molti utenti scelgono questo metodo per distribuire le spese nel tempo. Ma quando una rata non viene pagata entro la scadenza prevista, il meccanismo cambia. Klarna non applica subito sanzioni pesanti, ma prevede una procedura codificata.
Inizialmente, invia un promemoria automatico e concede qualche giorno di tolleranza, senza interessi immediati. Se dopo vari tentativi il pagamento non viene saldato, la piattaforma può spostare l'importo residuo alla rata successiva, oppure considerare l'utente inadempiente e procedere con misure più incisive. Nonostante l'immagine soft del servizio, il ritardo nei pagamenti non è privo di conseguenze concrete. Vediamo meglio:
In Italia i costi aggiuntivi possono aggirarsi tra i 3 e i 7 euro per ogni rata non onorata. Se anche questi tentativi falliscono, l'importo insoluto può confluire nell'ultima rata, gravando sul saldo finale. L'utente può vedere bloccato l'accesso al servizio, almeno fino alla regolarizzazione della propria posizione. Significa che non sarà più possibile effettuare nuovi acquisti con Klarna fino a quando il debito non verrà saldato.
Klarna valuta l'affidabilità creditizia dell'utente e, in caso di ritardi frequenti, può decidere di revocare l'autorizzazione a utilizzare i propri metodi di pagamento. La piattaforma tiene traccia dello storico dei pagamenti, e anche un solo ritardo può influenzare la possibilità di accedere a rateizzazioni future, compromettendo l'immagine del cliente all'interno del sistema. Se la somma resta insoluta per un tempo prolungato, la gestione può passare a una società esterna di recupero crediti.
Il passaggio del debito a un servizio di recupero crediti è uno dei passaggi finali del processo. In questo scenario, il cliente viene contattato da società specializzate, incaricate di ottenere il saldo delle somme dovute.
A questo punto, non si tratta più solo di una comunicazione digitale o di una notifica sull'app: la questione può evolvere in una gestione formale, con lettere di sollecito, telefonate o nei casi più gravi anche azioni legali. Anche se Klarna non segnala alle centrali rischi in Italia, il coinvolgimento di soggetti terzi può avere ripercussioni sul profilo creditizio del debitore, soprattutto se il recupero avviene in modo giudiziario.
Sottoscrivendo un piano con Klarna, si accetta di onorare le scadenze previste: ignorarle può portare a perdite di credibilità bancaria, difficoltà nell'accesso a finanziamenti futuri o rifiuti da parte di altri servizi Bnpl (Buy now pay later). In alcuni casi il consumatore può incorrere in clausole penali previste dal contratto accettato digitalmente, che legittimano l'applicazione di costi supplementari per il recupero del credito.