Cosa cambia per la compilazione della Certificazione Unica valida ai fini della dichiarazione dei redditi con il 730: le novità
Quali sono le cinque modifiche al via quest’anno per la Certificazione Unica 2025? La Certificazione unica è il documento che serve per la compilazione della dichiarazione dei redditi con modello 730 e che riporta tutti i dati retributivi, fiscali e contributivi di un lavoratore e che sono necessari per l’attività di controllo dell’Amministrazione Finanziaria, insieme ai dati relativi alle operazioni di conguaglio effettuate a seguito dell’assistenza fiscale prestata e alle somme liquidate per le procedure di pignoramento presso terzi e somme corrisposte a titolo di indennità di esproprio, altre indennità e interessi.
La CU viene inviata ogni anno dai sostituti di imposta e datori di lavoro ai lavoratori, ma anche ai pensionati, entro scadenze precise. Vediamo cosa cambia nel modello di quest’anno.
Precisiamo che, poichè fino al 31 dicembre 2024 non era obbligatorio avere il Cin, la mancata indicazione dello stesso nella Certificazione Unica relativa all’anno 2024 non viene sanzionata.
Per quanto riguarda l’obbligo di indicazione del Codice nei casi in cui il corrispettivo percepito nel 2024 si riferisca a un periodo di locazione che si estende anche nel 2025, per la parte di canone riferita a quest’anno, il Cin dovrebbe essere necessario, mentre per la parte di canone relativa al 2024, non è obbligatorio indicarlo.
Grazie alle modifiche introdotte in tema di semplificazioni tributarie dal decreto Adempimenti, da quest’anno i sostituti d’imposta possono non inviare le Cu relative ai forfettari e ai contribuenti in regime fiscale di vantaggio.