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Decreto fiscale 192/2025: le novità su Irpef, Ires e altre tasse, successioni e fiscalità internazionale ufficiale

di Marianna Quatraro pubblicato il
Decreto fiscale 192/2025

Il Decreto Legislativo 192/2025 introduce cambiamenti rilevanti su Irpef, Ires, tassazione delle successioni e scenari di fiscalità internazionale, con nuove regole e semplificazioni per cittadini e imprese.

Nella Gazzetta Ufficiale del 19 dicembre 2025 è stato pubblicato il decreto legislativo n. 192 del 18 dicembre 2025, che introduce una serie di interventi strutturali sulle discipline fiscali italiane. L’intervento, volto a rinnovare il quadro normativo nel rispetto della Legge delega fiscale n. 111/2023, riguarda sia i contribuenti persone fisiche che giuridiche e si pone come naturale prosecuzione della riforma approntata dal Dlgs n. 192/2024. Le disposizioni toccano direttamente le imposte dirette sui redditi (Irpef, Ires), la fiscalità internazionale, le imposte indirette (successioni, donazioni, registro) e lo Statuto dei diritti del contribuente, ampliando la portata delle tutele e delle opportunità a disposizione di famiglie e imprese. L’obiettivo primario del legislatore è quello di armonizzare e semplificare la normativa tributaria, aumentando la trasparenza e la sicurezza giuridica, riducendo gli oneri amministrativi e favorendo la conformità alle regole comunitarie, soprattutto in tema di aiuti di Stato e tassazione minima globale.

Le principali modifiche su Irpef, Ires, imposte sulle successioni e fiscalità internazionale

Il nuovo decreto agisce su vari fronti strategici.

  • Riforma IRPEF e ampliamento dei beneficiari: Il legislatore, modificando l’articolo 12 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi, ha ampliato dal periodo d’imposta 2025 la platea dei familiari che possono beneficiare delle misure a favore del nucleo familiare. Ora, accanto ai figli, sono inclusi coniuge, affiliati, affidati, fratelli e sorelle conviventi. Risulta innovativa anche l’estensione delle agevolazioni a soggetti che non possono usufruire delle tradizionali detrazioni per carichi familiari, come i figli minori di 21 anni.
  • Incentivi e posticipo della pensione: Con la revisione dell’articolo 51 del Tuir, l’agevolazione relativa agli incentivi per il prolungamento della vita lavorativa si estende a tutti i lavoratori delle forme "esclusive" dell’assicurazione generale obbligatoria. Dal 2025, queste somme non costituiscono più reddito imponibile da lavoro dipendente, essendo escluse dalla tassazione al momento della rinuncia agli accrediti contributivi per invalidità, vecchiaia e superstiti.
  • Nuovi principi per il reddito d’impresa: Viene rafforzato il principio di derivazione dal risultato civilistico per la determinazione dei redditi ai fini Ires. Da ora, anche le micro-imprese che redigono il bilancio in forma abbreviata possono applicare queste regole, allineando ulteriormente valori fiscali e contabili. La disciplina delle differenze tra valori contabili e fiscali in occasione di cambiamento dei principi contabili si estende anche alle operazioni straordinarie tra soggetti che adottano i medesimi principi.
  • Gestione delle correzioni di errori non rilevanti: Le nuove regole, applicabili dai bilanci 2025 sottoposti a revisione legale, stabiliscono la rilevanza fiscale degli errori minori, a condizione che la correzione avvenga entro la chiusura dell’esercizio successivo e prima che venga comunicato formalmente un controllo amministrativo. Per quanto riguarda l’Irap, la rilevanza fiscale richiede anche che il valore della produzione netta non risulti negativo sia nell’anno di correzione sia nell’anno in cui l’errore si è verificato.
  • Operazioni straordinarie e regime di realizzo controllato: L’interpretazione del regime per il conferimento di partecipazioni viene resa più chiara e dettagliata, soprattutto riguardo alla prevalenza del valore contabile delle partecipazioni sopra soglia. Si specifica il trattamento fiscale delle scissioni mediante scorporo, valide dal 31 dicembre 2024, anche quando la società beneficiaria esista già prima dell’operazione. In questi casi, le partecipazioni rimangono attribuite alla società scissa stessa e non ai soci.
  • Fiscalità internazionale e adeguamento ai principi UE: In ambito internazionale viene aggiornata la disciplina relativa agli aiuti di Stato, in attuazione del Trattato UE: le agevolazioni fiscali considerate compatibili sono solo quelle che rappresentano effettivi aiuti di Stato e non misure di carattere generale. Si chiarisce inoltre che le norme in materia di incentivi valgono ora anche per misure di ristoro in caso di calamità, allargando la sfera a tutti gli strumenti di sostegno con effetti fiscali. Rilevanti innovazioni giungono anche nella disciplina della "global minimum tax" (direttiva UE 2022/2523):
    • Ricalcolo dell’imposizione integrativa dovuta da ogni singolo Stato
    • Nuovo assetto sanzionatorio riguardo agli obblighi informativi
    • Aggiornamento delle norme su imposte anticipate, differenti e trattamento delle immobilizzazioni trasferite.
  • Revisioni su successioni, donazioni e imposte indirette: Il provvedimento disciplina alcune novità anche sul fronte di successioni e donazioni, ridefinendo la struttura dell’imposta di registro e modificando lo Statuto dei diritti del contribuente per una maggiore tutela e chiarezza nei confronti degli obblighi tributari.
Settore Modifica Introduzione
Irpef – familiari a carico Estensione dei beneficiari a coniuge, fratelli/sorelle conviventi e altri soggetti
Incentivi post-pensione Esclusione tassazione per tutte le forme di assicurazione generale obbligatoria
Reddito d’impresa Derivazione rafforzata anche per micro-imprese
Operazioni straordinarie Chiarimento su scissioni e regime di conferimenti partecipazioni
Fiscalità internazionale Allineamento a direttive UE e introduzione nuove sanzioni/sistemi minimi
Imposte indirette Modifiche su successioni, donazioni, registro, statuto contribuente
Questi cambiamenti segnano l’avvio di una nuova stagione caratterizzata da maggiore certezza giuridica, avvicinamento degli obblighi fiscali agli standard comunitari e possibilità di usufruire di strumenti sempre più evoluti per garantire trasparenza e semplicità operativa.

Nuove regole, semplificazioni e implicazioni per contribuenti e imprese

Le innovazioni apportate dal D.Lgs. 192/2025 incidono in modo significativo sulla vita fiscale quotidiana sia dei privati sia degli operatori economici. In particolare:

  • Semplificazioni operative: L’ampliamento delle categorie beneficiarie di detrazioni e agevolazioni e l’eliminazione di alcuni obblighi amministrativi costituiscono un marcato passo verso una gestione più semplice e comprensibile degli adempimenti tributari. La chiarezza in materia di correggibilità degli errori contabili e la nuova disciplina sulle differenze tra valori fiscali e contabili riducono il rischio di contenziosi e consentono una pianificazione più sicura, sia in ambito Irpef che Ires e Irap.
  • Impatti per le imprese: Il rafforzamento del principio di derivazione civilistica e l’estensione di regole di favore anche alle micro-imprese favoriscono la convergenza tra bilancio e base imponibile, valorizzando la trasparenza e facilitando la compliance. Le nuove norme sulle operazioni straordinarie assicurano un trattamento uniforme in presenza di scissioni, fusioni e conferimenti di partecipazioni, garantendo una maggiore uniformità rispetto agli standard internazionali.
  • Prospettive per la fiscalità internazionale: L’adeguamento alle direttive UE sulla tassazione minima globale e la ridefinizione dei requisiti per gli aiuti di Stato consentono una miglior integrazione del sistema italiano con i partner europei, offrendo maggiori certezze sia agli investitori esteri che agli imprenditori nazionali con attività transfrontaliere.
  • Garanzie e tutele ampliati: La revisione dello Statuto dei diritti del contribuente e dei testi unici sulle sanzioni permette di aumentare il livello di protezione dei diritti, riducendo le incertezze e favorendo un rapporto più equilibrato tra amministrazione finanziaria e cittadino.
Lo scenario delineato dal nuovo decreto produce ricadute dirette sulla pianificazione fiscale, sul controllo di gestione e sulle strategie di fiscalità internazionale, costituendo una piattaforma aggiornata e coerente con i principi europei e con le esigenze dell’economia moderna.


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