Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Flat Tax al 15% con un importo limite più alto e beneficiari allargati partite ive forfettarie: l'idea di Salvini

di Marianna Quatraro pubblicato il
Flat Tax 15 percento idea di Salvini

Quali sono le novità annunciate per modificare la flat tax al 15% per partite Iva forfettarie tra estensione dei limiti di redditi e allargamento dei beneficiari

La tassazione agevolata al 15% per i titolari di partita IVA in regime forfettario rappresenta uno degli strumenti chiave adottati in Italia per semplificare gli adempimenti fiscali e incentivare l’attività autonoma. Fin dalla sua introduzione nel 2015, questa misura è stata scelta da oltre un milione e mezzo di professionisti e piccoli imprenditori. Il sistema, pensato per sostenere chi opera in proprio, prevede una tassazione ridotta, favorendo così la nascita e la crescita di nuove attività.

Il funzionamento attuale del regime forfettario e della flat tax

Il regime forfettario prevede l'applicazione di un’unica aliquota fiscale al reddito prodotto dalle attività imprenditoriali o professionali. La tassazione ordinaria progressiva IRPEF viene sostituita da un’imposta sostitutiva fissa pari al 15%, ridotta al 5% per i primi cinque anni in caso di nuova attività, incentiva l’avvio di nuove imprese e la regolarizzazione di attività già esistenti. Il regime agevolato è carettarizzato da:

  • Limite di reddito: attualmente, la soglia per l’accesso al regime è fissata a 85.000 euro annui di ricavi o compensi.
  • Costi e detrazioni: il reddito imponibile si determina applicando un coefficiente di redditività specifico all’attività svolta, su cui non sono ammessi ulteriori costi deducibili, ma è possibile sottrarre i contributi previdenziali obbligatori.
  • Gestione IVA: i contribuenti che aderiscono al forfettario sono esonerati dalla liquidazione, versamento dell’IVA e presentazione della dichiarazione IVA.
  • Contributi previdenziali: per artigiani e commercianti è prevista una riduzione del 35% sui contributi INPS dovuti.

Chi può accedere alla flat tax: requisiti e categorie escluse

Possono accedere al regime forfettario tutte le persone fisiche che esercitano attività d’impresa, arti o professioni in forma individuale. Tra le condizioni fondamentali per l’accesso vi sono:
  • Ricavi o compensi inferiori a 85.000 euro annui.
  • Spese per lavoratori dipendenti, collaboratori e lavoro accessorio non superiori a 20.000 euro annuali.
  • Per i soggetti che percepiscono anche redditi da lavoro dipendente o assimilati, questi non devono eccedere i 35.000 euro lordi all’anno dal 2025.
  • Residenza in Italia, altro Stato UE o SEE (con almeno il 75% del reddito prodotto in Italia).
Sono esclusi dal regime coloro che:
  • Beneficiano di regimi speciali IVA (editoria, agenzie viaggi, vendita tabacchi, giochi e intrattenimento, cessione fabbricati, ecc.).
  • Detengono quote di Srl operanti nello stesso settore d’attività oltre il 50%.
  • Sono soci di società di persone o associazioni professionali.
Altra condizione importante è l’assenza di attività che configurino mera prosecuzione di lavoro dipendente, salvo specifiche eccezioni. Tale disciplina mira a evitare abusi e garantire effettiva autonomia imprenditoriale.

Le novità della Legge di Bilancio 2025: soglie di reddito e condizioni

La nuova Legge di Bilancio 2025 ha introdotto diverse modifiche per il regime forfettario. Dal 2025, la soglia di reddito da lavoro dipendente compatibile con il regime viene innalzata da 30.000 a 35.000 euro, offrendo a una più ampia categoria di contribuenti la possibilità di permanere nella tassazione agevolata. Questo ampliamento coinvolge lavoratori autonomi con rapporti di lavoro dipendente attivi che non superino il tetto appena innalzato.

Rimangono invece fissi:

  • Il limite di ricavi o compensi a 85.000 euro.
  • Le spese per lavoratori dipendenti/collaboratori a 20.000 euro.

Le proposte di ulteriori modifiche tra aumento limiti ed estensione beneficiari

Tra le proposte più discusse emerge quella del ministro Matteo Salvini di elevare la soglia di reddito, portandola dagli attuali 85mila euro fino a 100.000 euro. Questa soluzione amplierebbe in modo significativo i beneficiari del regime agevolato, riguardando autonomi e microimprese che potrebbero così continuare a usufruire della semplificazione fiscale anche in presenza di ricavi più elevati.

Un ulteriore ampliamento riguarda il coinvolgimento di altre categorie oggi escluse, come lavoratori dipendenti con attività integrative e pensionati. Si sta discutendo l’aumento del limite di reddito da pensione o lavoro dipendente, che passerebbe da 30.000 a 50.000 euro, consentendo a questi soggetti di attivare attività autonome a tassazione agevolata senza fuoriuscire dal regime forfettario.

  • Maggior inclusività per chi ha più fonti di reddito.
  • Possibilità di integrare redditi ridotti da pensione con lavoro autonomo, mantenendo la tassazione favorevole.
  • Nuovi ingressi di giovani professionisti e lavoratori flessibili.

 

Leggi anche