L'ultimo vertice di maggioranza tenutosi presso la residenza della presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante questo weekend si è posto come obiettivo quello di delineare sempre di più la manovra finanzairia finanziaria 2025-2026.
Durante l’incontro i principali leader di governo – tra cui i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti – hanno condiviso un quadro chiaro sugli obiettivi e le priorità da integrare all’interno della legge finanziaria.
La discussione si è focalizzata sull’individuazione di misure che possano favorire la ripresa, garantendo al tempo stesso la sostenibilità dei conti pubblici.
Nell’agenda del summit sono emerse questioni importanti come la revisione della tassazione sui redditi, il rafforzamento degli incentivi per il comparto abitativo e la definizione di interventi selettivi sui trattamenti pensionistici.
Le delegazioni hanno inoltre discusso il contributo straordinario richiesto al settore bancario, la prosecuzione del programma di sostegno alle famiglie nonché la gestione delle risorse destinate a sanità e investimenti.
L’orientamento condiviso è volto a privilegiare i nuclei a basso e medio reddito, con scelte mirate per evitare aumenti indiscriminati della pressione fiscale.
Le principali misure della manovra: Irpef, bonus prima casa, rottamazione fiscale, pensioni e contributo delle banche
L’impianto della prossima manovra finanziaria riflette la volontà di intervenire su più fronti, combinando esigenza di crescita economica, giustizia fiscale e equilibrio dei conti pubblici. Di seguito una sintesi delle principali novità e misure al centro delle discussioni di governo:
- Riduzione Irpef e nuove aliquote: Il documento prevede la riduzione strutturale del carico fiscale per redditi medio-bassi con effetti anche per alcune fasce più elevate. Si punta, in particolare, a una rimodulazione delle aliquote per i redditi tra 28mila e 50mila euro, con lo sgravio che può arrivare fino a 440 euro. Per quanti superano tale soglia, ma non i 200mila euro, è prevista una sterilizzazione parziale attraverso la cancellazione di detrazioni equivalenti. Queste scelte intendono rafforzare la domanda interna e premiare la produttività, mentre sono allo studio ulteriori detassazioni su rinnovi contrattuali e straordinari, specie per i settori strategici.
- Bonus prima casa e incentivi edilizi: Nel nuovo assetto, viene confermata la proroga del bonus ristrutturazione «selettivo» al 50% limitatamente alle prime abitazioni. In discussione anche l’estensione delle agevolazioni ai giovani e alle famiglie, con possibili modifiche all’utilizzo dell’ISEE nell’accesso ai benefici; tra le proposte, anche l’esenzione della prima casa dall’indicatore economico in alcune casistiche, come richiesto da alcune forze di maggioranza.
- Rottamazione fiscale “selettiva”: La rottamazione delle cartelle esattoriali sarà nuovamente proposta, con un ventaglio di novità rispetto alle precedenti edizioni:
- Accesso più stringente, riservato ai contribuenti definiti “meritevoli”, cioè in linea con i pagamenti precedenti.
- Maxi-rateizzazione su 108 rate distribuite su nove anni, almeno per i debiti fiscali di importo significante, con la previsione di una prima rata maggiorata (pari al 5% del debito).
- Limitazioni per i cosiddetti “recidivi” che non hanno onorato le precedenti rottamazioni; la logica di fondo è evitare abusi e garantire equità nella platea dei beneficiari.
- Pensioni e uscite flessibili: Il testo programmatico prevede una sterilizzazione selettiva dell’aumento automatico dell’età pensionabile: ciò avverrà mediante strumenti che consentiranno ai lavori usuranti e a chi ha iniziato a lavorare in giovane età (i cosiddetti precoci) di mantenere la possibilità di andare in pensione prima rispetto al resto della popolazione. Restano in discussione la proroga di formule come Quota 103, Opzione Donna e l’Ape Sociale, mentre si valuta di rafforzare la previdenza integrativa, incentivando l’uso del TFR per la previdenza futura.
- Contributo delle banche: Tra le iniziative di rilievo compare la richiesta, «in modo concertato», di un contributo straordinario agli istituti bancari, giustificata dal miglioramento dei rating e dagli utili conseguiti dal comparto nell’ultimo periodo. La misura non vuole essere punitiva ma orientata a un riequilibrio temporaneo delle entrate per il sistema Paese, senza ripercussioni strutturali sul mondo dei correntisti.
- Sostegno alle famiglie e alle imprese: Il pacchetto in preparazione prevede:
- Aumento dei congedi parentali e interventi sulle detrazioni legate alle spese per l’educazione dei figli, scuola e formazione;
- Detassazioni fino a 200 euro sugli aumenti contrattuali e sugli straordinari del personale sanitario;
- Misure a favore delle piccole e medie imprese, tra cui la proroga dei fondi per l’innovazione e incentivi alle assunzioni tramite un’Ires premiale;
- L’incremento dei fondi per la sanità, destinati principalmente alla riduzione delle liste d’attesa e al riconoscimento economico in favore delle professioni sanitarie colpite da difficoltà di reclutamento;
- Proroga selettiva dei fringe benefit, con soglie differenziate per chi ha figli a carico.
Riassumendo:
Risorse complessive previste |
Circa 16 miliardi di euro |
Interventi fiscali principali |
Taglio Irpef, bonus casa, rottamazione, fringe benefit, detassazione lavoro |
Sostegno a settori specifici |
Sanità, famiglie, PMI, investimenti innovativi |
Impatto atteso sul potere d’acquisto, sostegno a famiglie e sostenibilità dei conti pubblici
L’obiettivo centrale delle misure adottate è rafforzare il potere d’acquisto degli italiani e preservare la coesione sociale, con un’attenzione costante all’equilibrio della finanza pubblica. Il focus su moderazione fiscale e incentivi settoriali ha un impatto atteso su più livelli:
- Aumento del reddito disponibile: Gli sgravi fiscali sull’Irpef e la detassazione degli aumenti contrattuali si traducono in una crescita effettiva del reddito per il ceto medio e i lavoratori. Questo effetto è stimato in centinaia di euro in più all’anno per numerose famiglie, soprattutto in presenza di figli o situazioni di lavoro dipendente.
- Favorire gli investimenti e la ripresa interna: Gli incentivi all’innovazione e alle assunzioni, uniti alla proroga di bonus edilizi, sono studiati per rilanciare sia il settore delle costruzioni che il tessuto produttivo, generando crescita dell’occupazione e dei consumi.
- Maggior protezione delle fasce vulnerabili: Con il rafforzamento dei congedi parentali, detrazioni per la formazione e interventi per i giovani e i nuclei a basso reddito, la manovra si prefigge di contrastare il problema del calo demografico e arginare l’impoverimento dei nuovi lavoratori.
- Sostenibilità nel lungo termine: Le scelte relative alla limitazione della platea per le rottamazioni e agli interventi selettivi sulle pensioni rispondono all’esigenza di mantenere la spesa pubblica sotto controllo, in linea con i vincoli europei e la regola del deficit al 3%. Il governo, come ha ribadito il Ministro Giorgetti nelle sedi istituzionali, intende proseguire nel consolidamento del debito e nell’adozione di politiche prudenti.
- Sanità e servizi essenziali: Lo stanziamento aggiuntivo previsto, che ammonta a due miliardi di euro, verrà utilizzato principalmente per ridurre le liste d’attesa e valorizzare le figure sanitarie più esposte, rendendo più accessibili i servizi essenziali.
La combinazione tra questi fattori consente di stimare, sulla base delle recenti proiezioni del Documento programmatico di finanza pubblica, una crescita del PIL nazionale compresa tra lo 0,5 e lo 0,7% per l’anno di riferimento, con un apporto positivo determinato sia dalla domanda interna che dagli investimenti. Restano tuttavia variabili esterne e incertezze, legate al quadro macroeconomico globale, che richiedono un aggiornamento costante delle politiche.
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