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Partite iva, pmi e professionisti, chi potrà richiedere la sanatoria fiscale e per quali tasse insieme al concordato preventivo

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Cosa prevede il concordato preventivo

Questi strumenti mirano a facilitare il rientro dei contribuenti in una situazione di conformità fiscale, riducendo al minimo i contenziosi.

Nel biennio 2024-2025, partite iva, pmi e professionisti possono accedere a una serie di misure di sanatoria fiscale e al concordato preventivo per sanare debiti con il fisco. Questi strumenti propongono un'opportunità di regolarizzare le posizioni debitorie legate a imposte come Irpef, Iva, Irap e contributi previdenziali.

La sanatoria consente ai contribuenti di sanare i propri debiti con riduzioni di interessi e sanzioni. È prevista per i soggetti che non hanno debiti superiori a 5.000 euro o che sono in regola con i versamenti rateali previsti in accordo con l'Agenzia delle entrate. Ma entriamo nei dettagli:

  • Chi può richiedere la sanatoria fiscale nel 2024-2025
  • Cosa prevede il concordato preventivo e chi può aderire

Chi può richiedere la sanatoria fiscale nel 2024-2025

La sanatoria fiscale si rivolge a tutti i contribuenti con partite iva, inclusi coloro che operano in regime forfettario e quelli soggetti agli Isa, che abbiano accumulato debiti fiscali per imposte sui redditi, Iva, e contributi previdenziali negli anni precedenti (tra il 2018 e il 2023).

Con questa misura possono regolarizzare le dichiarazioni mancanti o incomplete, ottenendo una riduzione delle sanzioni e interessi dovuti. I debiti inferiori ai 5.000 euro possono essere sanati tramite rateizzazione.

Le principali imposte oggetto di sanatoria sono Irpef, Iva e Irap, oltre ai contributi previdenziali. La sanatoria fiscale si applica anche a coloro che non hanno presentato la dichiarazione dei redditi entro i termini previsti, permettendo loro di rientrare in regola con il pagamento delle imposte arretrate.

Le grandi imprese o i soggetti con posizioni debitorie particolarmente elevate potrebbero essere esclusi dalle misure di sanatoria, poiché la normativa punta a favorire le piccole e medie imprese e i professionisti.

Cosa prevede il concordato preventivo e chi può aderire

Il concordato preventivo si rivolge alle imprese e ai professionisti che si trovano in difficoltà economica e desiderano evitare il fallimento o il contenzioso con il fisco. Questo strumento consente di stabilire un accordo preventivo con il fisco per il pagamento dei debiti fiscali e contributivi in modo agevolato. La possibilità di accedere al concordato dipende dal rispetto di alcune condizioni, tra cui la regolarità contributiva e fiscale nei tre anni precedenti e l'assenza di debiti non saldati o non rateizzati correttamente.

Possono accedere al concordato i contribuenti che rispettano questi requisiti e che non sono soggetti a condanne per reati fiscali gravi. L'obiettivo è favorire una regolarizzazione volontaria delle posizioni fiscali e prevenire ulteriori sanzioni. Il concordato non prevede l'annullamento totale del debito, ma una ristrutturazione del piano di pagamento, che potrebbe includere anche una riduzione degli importi dovuti.

Le nuove misure di sanatoria fiscale e concordato preventivo offrono una possibilità per partite iva, pmi e professionisti di mettersi in regola con il fisco evitando sanzioni e interessi. L'adesione a queste misure richiede il rispetto di condizioni precise e non è garantita per tutti i contribuenti. I soggetti interessati sono quindi chiamati a informarsi sulle modalità di accesso e sui costi connessi per ripristinare una situazione fiscale regolare.

Non tutti i contribuenti potranno accedere a questi strumenti. Sono esclusi coloro che hanno accumulato debiti oltre i 5.000 euro non regolarizzati, oppure chi ha ricevuto condanne per reati fiscali o fallimentari.

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