Cosa prevede la nuova proposta per andare in pensione prima a 64 anni utilizzando i versamenti del Tfr: a chi destinata e i vantaggi
La possibilità di andare in pensione anticipata con la quota 103 a 62 anni di età e con 41 anni di contributi (accettando il calcolo completamente contributivo della pensione finale) potrebbe essere sostituita il prossimo anno 2026 da una nuova forma di uscita prima.
Si tratta di una misura che consentirebbe di lasciare prima il lavoro, all’età di 64 anni, utilizzando i versamenti dei Tfr.
L’idea è quella di far confluire gli accantonamenti nella pensione integrativa, permettendo a chi non ha ancora raggiunto i requisiti previdenziali di andare in pensione prima a 64 anni, mantenendo, però, la sostenibilità del sistema previdenziale. Vediamo nel dettaglio cosa prevede la nuova proposta.
Con il nuovo meccanismo, non si procederebbe più alla liquidazione del Trattamento di Fine Rapporto accantonato durante la carriera lavorativa alla cessazione del rapporto di lavoro ma i versamenti andrebbero ad integrare la pensione pubblica nei casi in cui non si raggiunge il requisito minimo per la pensione anticipata per uscire a 64 anni con una rendita pari a tre volte l’assegno sociale.
Secondo Durigon, i soldi del Tfr confluiti all’Inps possono essere usati per consentire alle persone di uscire prima dal lavoro, rivolgendosi soprattutto alle pensioni anticipate contributive, che prevedono l’obbligo di arrivare ad un importo pari a 3 volte l’assegno sociale (che oggi significa una pensione di almeno 1.616 euro al mese considerando che l’assegno sociale è pari a 534,41 euro) per uscire a 64 anni dal lavoro.
La nuova proposta di pensione anticipata a 64 anni di età, rispetto ai 67 oggi necessari (unitamente ai 20 anni di contributi) per la pensione di vecchiaia, tramite il Tfr sarebbe vantaggiosa soprattutto per coloro che hanno, o hanno avuto, carriere discontinue e contributive parziali o che non riescono a raggiungere la normale pensione anticipata, e che, se normalmente dovrebbero lavorare fino alla fine per ottenere un minimo di pensione per vivere, avrebbero così anche la possibilità di anticipare il momento dell’uscita dal lavoro.
Dunque, un contribuente che ha una certa età e ha una carriera contributiva che non permette di andare ancora in pensione, potrebbe usare il Tfr per andare in pensione prima.