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Perchè l'importo della pensione varia ogni mese e che cosa incide di più nel calcolo finale

di Marianna Quatraro pubblicato il
pensione cambia mese

Dalle trattenute fiscali, alle mensilità aggiuntive, ai ricalcoli dovuti a particolari eventi: i motivi per cui gli importi delle pensioni possono cambiare ogni mese

Se ogni anno, gli importi delle pensioni cambiano automaticamente per l’applicazione della rivalutazione in base al dato dell'indice medio dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, e quindi all’andamento dell'inflazione, per adeguamento degli assegni pensionistici al costo della vita, i pensionati avranno certamente notato che i loro importi variano anche ogni mese. 

Da un mese ad un altro, la pensione percepita può differire da qualche euro a qualche decina di euro fino anche a centinaia di euro. Vediamo di seguito perché.

  • I motivi per cui l’importo della pensione cambia ogni mese
  • Cosa incide maggiormente sul calcolo 

I motivi per cui l’importo della pensione cambia ogni mese

Il motivo principale per cui l’importo della pensione percepita cambia ogni mese è soprattutto l’applicazione dell’imposta Irpef, che viene calcolata con le aliquote fissate a seconda dei diversi scaglioni di reddito (al momento sono tre), e delle addizionali locali, comunali e regionali, che vengono trattenute non solo per l’anno in corso ma anche per i conguagli fiscali dell’anno precedente e si calcolano per ben 11 mensilità, da gennaio a novembre.

In base alle ritenute Irpef mensili, possono essere effettuati, infatti, conguagli per regolarizzare eventuali differenze emerse nel corso dell'anno precedente, che implicano cambiamenti per l'importo netto della pensione

Ma gli importi delle pensioni possono cambiare ogni mese anche per particolari eventi, per esempio il riconoscimento di rimborsi fiscali, o per il pagamento delle mensilità aggiuntive di tredicesima e quattordicesima di pensione (a chi ne ha diritto, perché non spetta a tutti i pensionati ma solo a coloro che hanno un basso reddito e hanno compiuto almeno 64 anni di età) o per eventuali bonus una tantum che possono essere riconosciuti per accadimenti eccezionali.

Cosa incide maggiormente sul calcolo 

Tutti gli elementi sopra riportati incidono sul calcolo della pensione mensile, indistintamente.

Probabilmente, però, ad incidere maggiormente sono le mensilità aggiuntive, quando se ne ha diritto, e i rimborsi. Si tratta, infatti, tipologie di pagamento che aumentano notevolmente gli importi dei trattamenti mensili pur se per qualche mese, a differenza delle trattenute Irpef che sono applicate tutti i mesi, ma per qualche decina di euro al massimo.

Chi riceve a dicembre la tredicesima di pensione, ottiene, infatti, quasi il doppio del normate importo percepito, e si tratta di un incremento destinato alla quasi totalità dei titolari di prestazioni pensionistiche, anche assistenziali, come la pensione di reversibilità, il cui importo viene è determinato dalla legge e varia in base alla tipologia di pensione e agli altri fattori previsti. 

Chi poi ha diritto alla quattordicesima, come mensilità aggiuntiva pagata a luglio, riesce a prendere un ulteriore importo che aumenta ancora il proprio trattamento mensile. 

E poi ci sono i rimborsi: le somme riconosciute in questo caso sono variabili e pagate una sola volta ma in alcuni casi possono raggiungere cifre elevate, anche fino a oltre mille euro, arrivando a rendere molto cospicuo il pagamento della pensione mensile spettante. 
 

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