Quando si puň usufruire delle detrazioni fiscali nel 730 per le spese che si sostengono per i centri estivi dei propri figli: le regole in vigore e i chiarimenti
Quali sono i casi in cui si possono scaricare dal 730 2024 i costi dei centri estivi e delle vacanze studio dei propri figli? Sono tante e diverse le spese che si possono portare in detrazione nel 730 per riuscire a pagare meno tasse.
Si tratta di costi detraibili per cui esistono sempre limiti e regole da rispettare. Vediamo di seguito in particolare cosa prevedono le norme in vigore per i centri estivi dei propri figli.
Sono diverse quelle per i figli che danno diritto a una detrazione di imposta al 19%, come le spese di istruzione, per la mensa scolastica, per le attività sportive, oltre che quelle sanitarie, per l’abbonamento dei mezzi di trasporto, ma tra queste non rientrano quelle per i centri estivi.
Ci sono, però, delle eccezioni, casi particolari in cui anche la frequenza dei centri estivi può essere detratta nel 730.
Se, infatti, si sceglie di iscrivere il proprio figlio ad un campo estivo organizzato da associazioni o centri sportivi in cui si svolgono attività sportive proprio per i più piccoli, come lezioni di nuovo, basket, pallavolo, corso di danza, corso di judo, ecc, allora la spesa si può detrarre a condizione che le attività principali che il bambino svolge durante la frequenza del centro siano legate allo sport. In questo caso, infatti, la spesa non risulta come campo estivo, ma come spesa sportiva.
Tale tipologia di spesa deve essere appositamente documentata nella ricevuta che viene rilasciata al genitore, dove deve essere riportata la dicitura che si tratta di un centro estivo sportivo o che l’attività prevalente esercitata durante la frequentazione è quella sportiva.
In questo modo, nel modello 730 i costi si possono scaricare come spesa per lo sport, nella misura del 19% entro il tetto massimo di 210 euro l’anno previsto per le spese sportive di ogni figlio.
Precisiamo che, se durante l’anno di imposta, per il figlio si è già raggiunta la soglia dei 210 euro con l’attività sportiva, il centro estivo si somma a quest’ultima e non è più agevolabile l’importo che eccede la soglia fissata.
Se, però, si decide di far frequentare al proprio figlio un centro estivo in una ludoteca, in una scuola chiusa, in un luogo privato attrezzato per i bambini, la spesa non è detraibile e non è prevista alcuna agevolazione.
Un’altra possibilità esistente per ‘risparmiare’ sulle spese dei centri estivi dei propri figli arriva dalle singole aziende private.
Molte, infatti, tra i servizi welfare ai dipendenti, offrono i pagamenti per i centri, a condizione di presentare la relativa documentazione e mentre alcune lo fanno solo relativamente ai centri e alle attività legate direttamente a loro, altre pagano per qualsiasi scelta di campo estivo si faccia.
Stando alle norme vigenti, le vacanze studio all'estero non rientrano tra le spese detraibili. Non è, dunque, possibile beneficiare della detrazione per le spese di istruzione sostenute all’estero, tra cui rientrano per esempio, i corsi di lingua, i soggiorni studio e i periodi di studio all’estero.