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Quando l'ex coniuge ha diritto alla pensione di reversibilità? Regole e importi secondo sentenza Cassazione 2025

di Marianna Quatraro pubblicato il
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La nuova sentenza della Cassazione amplia la platea di coloro che possono ricevere la pensione di reversibilità dopo separazione e divorzio: cosa prevede e i chiarimenti

Cosa prevede la nuova sentenza 2025 della Corte di Cassazione per il riconoscimento della pensione di reversibilità all’ex coniuge dopo la separazione o il divorzio? La legge attuale prevede norme specifiche e regole da rispettare per la richiesta della pensione di reversibilità e chi ha diritto a riceverne il pagamento.

Ma la Cassazione è nuovamente intervenuta con una importante novità. Vediamo cosa ha stabilito nel dettaglio.

  • Le novità della sentenza 2025 della Cassazione per la reversibilità all'ex coniuge dopo la separazione e il divorzio 
  • Quali sono i nuovi criteri da valutare

Le novità della sentenza 2025 della Cassazione per la reversibilità all'ex coniuge dopo la separazione e il divorzio 

La Corte di Cassazione è tornata ad esprimersi sulla questione tanto dibattuta del riconoscimento della pensione di reversibilità all’ex coniuge dopo la separazione o il divorzio, prospettando un nuovo orientamento.

Secondo quanto stabilito con la sentenza n. 8375/2025 anche l’ex coniuge a seguito di divorzio e pur non percependo l’assegno divorzile può avere una quota della pensione dell’ex coniuge defunto, a patto di soddisfare specifiche condizioni. 

La sentenza amplia la possibilità di riconoscimento della prestazione, permettendo, dunque, al contrario di quanto prima previsto, anche a chi non è più sposato con il defunto al momento del decesso di avere la reversibilità.

Per i giudici, infatti, non è essenziale percepire l’assegno divorzile per avere diritto al trattamento ma basta trovarsi in una situazione di indigenza economica.

Quali sono i nuovi criteri da valutare

Alla luce di quanto di nuovo stabilito dalla Cassazione, per il riconoscimento della pensione di reversibilità all’ex coniuge anche dopo il divorzio, il giudice deve approfonditamente valutare ogni singolo caso considerando

  • la situazione reddituale del richiedente;
  • la mancanza di altri sostegni economici;
  • il bilanciamento con i diritti del coniuge superstite.
L’importo spettante viene poi calcolato in base al bisogno dell’ex coniuge superstite.


 

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