La nuova sentenza della Cassazione amplia la platea di coloro che possono ricevere la pensione di reversibilità dopo separazione e divorzio: cosa prevede e i chiarimenti
Cosa prevede la nuova sentenza 2025 della Corte di Cassazione per il riconoscimento della pensione di reversibilità all’ex coniuge dopo la separazione o il divorzio? La legge attuale prevede norme specifiche e regole da rispettare per la richiesta della pensione di reversibilità e chi ha diritto a riceverne il pagamento.
Ma la Cassazione è nuovamente intervenuta con una importante novità. Vediamo cosa ha stabilito nel dettaglio.
Secondo quanto stabilito con la sentenza n. 8375/2025 anche l’ex coniuge a seguito di divorzio e pur non percependo l’assegno divorzile può avere una quota della pensione dell’ex coniuge defunto, a patto di soddisfare specifiche condizioni.
La sentenza amplia la possibilità di riconoscimento della prestazione, permettendo, dunque, al contrario di quanto prima previsto, anche a chi non è più sposato con il defunto al momento del decesso di avere la reversibilità.
Per i giudici, infatti, non è essenziale percepire l’assegno divorzile per avere diritto al trattamento ma basta trovarsi in una situazione di indigenza economica.
Alla luce di quanto di nuovo stabilito dalla Cassazione, per il riconoscimento della pensione di reversibilità all’ex coniuge anche dopo il divorzio, il giudice deve approfonditamente valutare ogni singolo caso considerando