Quali sono le differenze tra lavori di ristrutturazione edilizia o di nuova costruzione e quali sono le conseguenze per gli abusi edilizi
Quando si parla di ristrutturazione o di nuova costruzione? E’ per molti complesso capire la differenza tra una ristrutturazione edilizia e una nuova costruzione, perché a volte le opere possono confondersi. Ma è necessario aver ben chiaro cosa cambia tra una e l’alta, per le conseguenze relative ai permessi necessari (in entrambe i casi) e ad eventuali abusi edilizi.
La prima comprende interventi che modificano un immobile preesistente, senza alterarne sostanzialmente la struttura e la volumetria e alcune variazioni possono essere consentite ma sempre rispettando i limiti stabiliti dalla normativa vigente.
Si parla, invece, di nuova costruzione quando l'intervento che si effettua supera i limiti della ristrutturazione, creando nuovi volumi, aumentando la cubatura della casa o modificando significativamente la sagoma dell'edificio, con un impatto urbanistico rilevante.
Per riassumere, dunque, sono interventi di ristrutturazione edilizia quelli che modificano un immobile già esistente nel rispetto delle sue caratteristiche fondamentali, mentre se il fabbricato preesistente viene totalmente trasformato, mediante creazione di nuovo volume e modifiche alla sagoma, allora si configura una nuova costruzione.
Anche la Corte di Cassazione, lo scorso 24 maggio, ha sostenuto tale orientamento, spiegando che la ristrutturazione edilizia punta alla conservazione e al ripristino dell’immobile preesistente, ma se si procede a radicali trasformazioni di un immobile, allora si tratta sempre di nuove opere.
E’ sempre bene aver chiara la differenza che sussiste tra una ristrutturazione edilizia e una nuova costruzione, considerando che da essa dipende anche l’eventuale rischio di abusi edilizi, che cambiano, a loro volta, in base all’una o all’altra classificazione dei lavori compiuti.
Nel caso, infatti, di una radicale trasformazione dell'immobile e non di una semplice ristrutturazione edilizia, l'abuso va valutato nella sua globalità e non si possono dividere in base alla singola opera realizzata.
Inoltre, per la nuova costruzione, come previsto dalla legge vigente, è sempre necessario ottenere un permesso di costruire specifico e il mancato rispetto di tale obbligo comporta l'applicazione della sanzione demolitoria.
Diverso è il caso degli abusi edilizi che si configurano nei casi di ristrutturazione: generalmente, infatti, in queste situazioni la demolizione può essere sostituita dal pagamento di una sanzione pecuniaria o gli abusi, soprattutto se si tratta di lievi difformità, possono essere risolti con sanatorie edilizie agevolate.