Quali sono gli aumenti previsti per le pensioni mensili a partire da gennaio 2025 dopo la decisione ufficiale del nuovo tasso rivalutativo
Qual è il nuovo tasso ufficiale deciso per la rivalutazione delle pensioni e quali sono gli aumenti attesi? Dal primo gennaio 2025 scatta la nuova rivalutazione annua delle pensioni che rivede gli importi dei trattamenti spettanti ai pensionati adeguandoli all’andamento dell’inflazione, in modo da garantir loro sempre un buon potere di acquisto.
Le previsioni non sono, però, particolarmente rosee, considerando che, dopo due anni di inflazione alle stelle e contestuali aumenti ‘importanti’ degli assegni, tutto si è normalizzato. Vediamo qual è il nuovo tasso ufficiale di perequazione comunicato dal Mef per il prossimo anno.
Per il prossimo anno, invece, il tasso per la rivalutazione è stato fissato allo 0,8% da applicare sulle diverse fasce di reddito. In particolare, la perequazione sarà:
Considerando il tasso rivalutativo allo 0,8%, le pensioni, tutte, aumenteranno molto poco. Si attendono, infatti, incrementi di solo qualche euro.
Chi percepisce, per esempio, una pensione mensile lorda di 1.200 euro, avrà circa 10 euro di aumento, per una pensione di 1.800 euro, l’aumento sarà di 14 euro, che salgono a 16 euro per chi prende una pensione di 2mila euro al mese.
Se si prende una pensione lorda mensile di 2.500 euro, l’importo aumenterà di 18 euro, che diventano appena 20 per chi ha trattamenti mensili di 2.900 euro e così via.
Per quanto riguarda le pensioni minime, passano da 598,61 euro del 2024 a 603,40 euro, a cui aggiungere il 2,2%, per arrivare all’importo di 616,67 euro al mese nel 2025.
Inoltre, nel 2025, l’assegno sociale (ex pensione sociale) sarà di 538,69 euro, da 534,41 euro del 2024, mentre le prestazioni per gli invalidi salgono da 333 euro al mese a 335,99 euro.