Qual limporto medio di pensione che si percepisce in Italia nel 2025: i dati INPS aggiornati
Gli importi delle pensioni degli italiani restano relativamente modesti, seppur nella maggior parte dei casi sufficienti a garantire un tenore di vita dignitoso. Parallelamente, si registra un incremento dei trattamenti pensionistici assistenziali (+5,7% nel 2025), che rappresentano l'8% della spesa previdenziale totale nazionale.
L'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha recentemente pubblicato i dati aggiornati sulla spesa previdenziale e sugli assegni pensionistici erogati ai cittadini italiani. Esaminiamo in dettaglio le informazioni più rilevanti emerse da questa analisi.
In base alle statistiche fornite dall'INPS e aggiornate al 2025, le pensioni con decorrenza nel primo trimestre dell'anno in corso ammontano a 187.223, con un importo medio mensile di 1.225 euro.
Nello specifico, l'assegno medio mensile della pensione di vecchiaia oscilla tra poco più di 1.000 euro e 1.468,59 euro, con valori più elevati registrati nelle regioni settentrionali, dove l'importo medio raggiunge i 1.575,28 euro. È importante sottolineare che il 53,7% dei trattamenti pensionistici ha un valore inferiore a 750 euro mensili.
Questi dati evidenziano come la situazione economica dei pensionati italiani presenti diverse criticità. Infatti, su 9,5 milioni di pensioni con importo inferiore a 750 euro, ben 4 milioni (equivalenti al 44%) beneficiano di prestazioni collegate a redditi bassi, quali:
Un aspetto particolarmente rilevante emerso dal Rapporto INPS riguarda la disparità di trattamento economico tra uomini e donne. Gli uomini percepiscono assegni pensionistici sensibilmente più elevati rispetto alle donne: l'importo medio mensile per i pensionati di sesso maschile è di 1.669,18 euro, mentre per le pensionate si attesta intorno ai 1.200 euro.
I divari più marcati si riscontrano nelle regioni caratterizzate da importi medi delle prestazioni più consistenti. In particolare:
Differenze meno accentuate si registrano nelle regioni meridionali, in particolare in Calabria, Sardegna e Campania, dove il gap pensionistico di genere risulta più contenuto, pur rimanendo comunque significativo.
Un'analisi approfondita dei dati INPS evidenzia una marcata disparità territoriale negli importi delle pensioni erogate. Le regioni del Nord Italia beneficiano generalmente di assegni pensionistici più elevati rispetto a quelle del Centro e, soprattutto, del Sud.
Questa differenza è principalmente dovuta a fattori strutturali del sistema economico italiano, quali:
Il sistema previdenziale italiano prevede diverse tipologie di trattamenti pensionistici, ciascuna con importi medi differenti:
Considerato l'elevato numero di pensioni con importi modesti, il sistema previdenziale italiano prevede diverse misure di sostegno per garantire un reddito minimo ai pensionati in condizioni economiche più svantaggiate.
Tra queste misure rientrano:
Un elemento rilevante emerso dai dati INPS riguarda l'incidenza della spesa pensionistica sul Prodotto Interno Lordo italiano. Nel 2025, tale spesa rappresenta circa il 16% del PIL nazionale, collocando l'Italia tra i paesi europei con la più alta percentuale di risorse destinate al sistema previdenziale.
Questo dato va analizzato considerando diversi fattori: