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Quanto si prende di pensione in Italia? Gli importi medi comunicati dall'INPS aggiornati al 2025

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
pensione meda italia

Qual limporto medio di pensione che si percepisce in Italia nel 2025: i dati INPS aggiornati

Gli importi delle pensioni degli italiani restano relativamente modesti, seppur nella maggior parte dei casi sufficienti a garantire un tenore di vita dignitoso. Parallelamente, si registra un incremento dei trattamenti pensionistici assistenziali (+5,7% nel 2025), che rappresentano l'8% della spesa previdenziale totale nazionale.

L'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha recentemente pubblicato i dati aggiornati sulla spesa previdenziale e sugli assegni pensionistici erogati ai cittadini italiani. Esaminiamo in dettaglio le informazioni più rilevanti emerse da questa analisi.

Importi medi delle pensioni in Italia, i dati INPS del 2025

In base alle statistiche fornite dall'INPS e aggiornate al 2025, le pensioni con decorrenza nel primo trimestre dell'anno in corso ammontano a 187.223, con un importo medio mensile di 1.225 euro.

Nello specifico, l'assegno medio mensile della pensione di vecchiaia oscilla tra poco più di 1.000 euro e 1.468,59 euro, con valori più elevati registrati nelle regioni settentrionali, dove l'importo medio raggiunge i 1.575,28 euro. È importante sottolineare che il 53,7% dei trattamenti pensionistici ha un valore inferiore a 750 euro mensili.

Questi dati evidenziano come la situazione economica dei pensionati italiani presenti diverse criticità. Infatti, su 9,5 milioni di pensioni con importo inferiore a 750 euro, ben 4 milioni (equivalenti al 44%) beneficiano di prestazioni collegate a redditi bassi, quali:

  • Integrazioni al minimo
  • Maggiorazioni sociali
  • Pensioni e assegni sociali
  • Pensioni di invalidità civile
Tali cifre riflettono una realtà previdenziale che, nonostante gli adeguamenti periodici, fatica a garantire un sostentamento adeguato a una parte significativa della popolazione pensionata italiana.

Il divario di genere nelle pensioni italiane

Un aspetto particolarmente rilevante emerso dal Rapporto INPS riguarda la disparità di trattamento economico tra uomini e donne. Gli uomini percepiscono assegni pensionistici sensibilmente più elevati rispetto alle donne: l'importo medio mensile per i pensionati di sesso maschile è di 1.669,18 euro, mentre per le pensionate si attesta intorno ai 1.200 euro.

I divari più marcati si riscontrano nelle regioni caratterizzate da importi medi delle prestazioni più consistenti. In particolare:

  • Veneto
  • Trentino-Alto Adige
  • Lombardia
  • Friuli-Venezia Giulia
In queste aree geografiche, le donne ricevono un trattamento pensionistico inferiore a quello degli uomini di oltre il 30%. Questa disparità riflette le disuguaglianze di genere presenti nel mercato del lavoro, dove le donne spesso hanno carriere più frammentate, con periodi di inattività legati alla cura familiare e retribuzioni mediamente inferiori.

Differenze meno accentuate si registrano nelle regioni meridionali, in particolare in Calabria, Sardegna e Campania, dove il gap pensionistico di genere risulta più contenuto, pur rimanendo comunque significativo.

La distribuzione territoriale degli importi pensionistici

Un'analisi approfondita dei dati INPS evidenzia una marcata disparità territoriale negli importi delle pensioni erogate. Le regioni del Nord Italia beneficiano generalmente di assegni pensionistici più elevati rispetto a quelle del Centro e, soprattutto, del Sud.

Questa differenza è principalmente dovuta a fattori strutturali del sistema economico italiano, quali:

  • Maggiori opportunità lavorative nelle regioni settentrionali
  • Retribuzioni mediamente più elevate nel Nord Italia
  • Carriere contributive più continue e stabili
  • Minor incidenza del lavoro sommerso
In particolare, nelle regioni come Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna, gli importi medi delle pensioni superano significativamente la media nazionale, mentre in regioni come Calabria, Basilicata e Sicilia, gli assegni pensionistici risultano sensibilmente inferiori.

Le diverse tipologie di pensione e i relativi importi

Il sistema previdenziale italiano prevede diverse tipologie di trattamenti pensionistici, ciascuna con importi medi differenti:

  • Pensioni di vecchiaia: come già menzionato, l'importo medio si attesta tra i 1.000 e i 1.468,59 euro mensili
  • Pensioni anticipate: generalmente presentano importi più elevati, con una media che supera i 1.800 euro mensili
  • Pensioni di invalidità: l'importo medio è sensibilmente inferiore, attestandosi intorno ai 750 euro mensili
  • Pensioni ai superstiti: mediamente si aggirano intorno ai 1.000 euro mensili
  • Assegni sociali: rappresentano la prestazione con l'importo più basso, pari a circa 500 euro mensili
Questa diversificazione riflette le differenti finalità di ciascun trattamento pensionistico e le modalità di calcolo specifiche previste dalla normativa vigente.

Le misure di sostegno per le pensioni più basse

Considerato l'elevato numero di pensioni con importi modesti, il sistema previdenziale italiano prevede diverse misure di sostegno per garantire un reddito minimo ai pensionati in condizioni economiche più svantaggiate.

Tra queste misure rientrano:

  • Integrazione al trattamento minimo: garantisce un importo minimo delle pensioni, fissato per il 2025 a 598,61 euro mensili
  • Maggiorazioni sociali: incrementi dell'assegno pensionistico riconosciuti al raggiungimento di determinate età e in presenza di requisiti reddituali specifici
  • Quattordicesima: somma aggiuntiva erogata ai pensionati con redditi complessivi fino a due volte il trattamento minimo
  • Assegno sociale: prestazione assistenziale destinata ai cittadini in condizioni economiche disagiate e con almeno 67 anni di età
Queste misure, pur non risolvendo completamente le criticità del sistema, contribuiscono ad attenuare le situazioni di maggiore difficoltà economica tra i pensionati italiani.

L'incidenza della spesa pensionistica sul PIL italiano

Un elemento rilevante emerso dai dati INPS riguarda l'incidenza della spesa pensionistica sul Prodotto Interno Lordo italiano. Nel 2025, tale spesa rappresenta circa il 16% del PIL nazionale, collocando l'Italia tra i paesi europei con la più alta percentuale di risorse destinate al sistema previdenziale.

Questo dato va analizzato considerando diversi fattori:

  • L'invecchiamento progressivo della popolazione italiana
  • Il calo demografico e la riduzione della forza lavoro attiva
  • L'elevato numero di pensionamenti anticipati registrati negli ultimi anni
  • L'incremento della spesa per prestazioni assistenziali
La sostenibilità a lungo termine del sistema pensionistico rappresenta quindi una sfida cruciale per le politiche economiche e sociali del paese, richiedendo interventi strutturali che garantiscano l'equilibrio tra adeguatezza delle prestazioni e sostenibilità finanziaria.
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