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Resoconto dell'incontro di ieri sul rinnovo Ccnl enti locali 2022-2024. Ecco perchè è andato male e prossimi passaggi

di Marianna Quatraro pubblicato il
Resoconto incontro rinnovo enti locali 2

Si è concluso con un nulla di fatto l'incontro di ieri 21 luglio 2025 per il rinnovo del Ccnl delle Funzioni Locali 2022-2024: il prossimo incontro è fissato a settembre. Cosa potrebbe prospettarsi e le proposte rilanciate

Il percorso per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro delle Funzioni Locali per il triennio 2022-2024 rappresenta uno degli sviluppi più rilevanti nell’ambito delle relazioni sindacali italiane.

Le discussioni, avviate nel 2022, avevano suscitato ampie aspettative poiché l’ultimo rinnovo aveva introdotto significative novità in materia di ordinamento professionale, sistemi premianti, e tutela delle categorie più fragili. 

Nel corso del tempo, però, sono emerse criticità legate sia all’adeguamento degli stipendi al reale costo della vita sia alla revisione dei profili professionali. Ed è ormai in stallo la trattativa per il rinnovo contrattuale. 

Sintesi dell'incontro del 21 luglio 2025 

L'incontro di ieri, 21 luglio 2025, all'Aran ha coinvolto i principali attori istituzionali e sindacali impegnati nel confronto per il rinnovo del rapporto di lavoro nel comparto degli enti locali. 

Dopo l’incontro, fallimentare e conclusosi con un nulla di fatto, CGIL e UIL hanno deciso fermarsi e rinviare ancora l’intesa, confermando una netta distanza tra le parti. E ciò significa rimandare ancora al 2026 l’erogazione degli arretrati e degli aumenti contrattuali. 

La posizione dell'Aran

Durante le discussioni, l’Aran (Agenzia per la rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni), ha illustrato una nuova stesura contrattuale, presentando modifiche innovazioni di carattere tecnico ed economico.

I punti principali hanno riguardato il prospettato parziale conglobamento dell’indennità di comparto nello stipendio tabellare a partire dall’anno successivo alla sottoscrizione, la revisione di alcune disposizioni normative relative al lavoro nei festivi infrasettimanali per il personale turnista e la necessità di una riformulazione più vincolante sulla contrattazione integrativa decentrata. 

Dal punto di vista normativo, è stata ribadita la necessità di riformulare la disciplina relativa al lavoro nei festivi infrasettimanali per il personale turnista, nonché di trovare una soluzione anche alla problematica degli educatori e degli insegnanti, che, a parità di mansioni, si trovano attualmente inquadrati in profili professionali diversi, una parte nell’area istruttori, un’altra parte nell’area dei funzionari e delle elevate qualificazioni.

Le proposte rilanciate dai sindacati

La UIL FPL, dal canto suo, ha rilanciato una serie di richieste, come

  • l’introduzione del riconoscimento delle indennità variabili durante il periodo di ferie, in linea con quanto previsto dalla giurisprudenza nazionale ed europea;
  • la riforma del sistema di classificazione, con l’eliminazione dell’area degli operatori e l’istituzione di una nuova area dedicata alle Elevate Qualificazioni;
  • il doppio buono pasto per le attività prolungate della Polizia Locale, della Protezione Civile ed etc…
  • l’introduzione delle sezioni dei piccoli comuni, degli avvocati, della protezione civile e dello stato civile/anagrafe, camere di commercio, etc;
  • definire un reale aumento degli stipendi, anticipando le risorse già stanziate per il rinnovo contrattuale 2025–2027, perché l’incremento del 5,78% degli stipendi tabellari non basta e non permette realmente di recuperare neanche la metà della perdita salariale accumulata nel triennio 2022–2024. 
Tra le altre proposte presentate dai sindacati:
  • l’obbligo di costituire i fondi decentrati;
  • più flessibilità per le progressioni nei piccoli enti, tutele legali gratuite per chi subisce aggressioni;
  • nuove regole sul lavoro festivo; 
  • un rafforzamento delle basi contributive.

Il prossimo incontro già fissato a settembre e le prospettive

Il prossimo incontro è stato fissato lunedì 9 settembre. Le trattative sono ancora complicate da chiudere ma, pur volendo ipotizzare una firma in quel momento (poco verosimile), gli effetti del rinnovo non saranno immediati, ma serviranno comunque diversi mesi per le verifiche tecniche e la certificazione della Corte dei Conti.  
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