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Rischio di non andare in pensione se ho un debito con lo Stato, una cartella esattoriale o un pignoramento in corso?

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Quali sono i rischi che si possono correre per andare in pensione se si hanno debiti o pignoramenti in corso: i chiarimenti

Esiste il rischio di non andare in pensione se si hanno debiti con lo Stato o pignoramenti in corso? Quando si è vicini alla maturazione dei requisiti per andare finalmente in pensione, sono diversi i dubbi che possono sorgere.
Tra questi, quelli che affliggono coloro che hanno contratto dei debiti. Ci si chiede, infatti, se, pur avendoli, si può andare comunque in pensione e cosa succede al proprio trattamento.

  • Se ho un debito con lo Stato o un pignoramento in corso posso andare comunque in pensione?
  • Una volta andati in pensione, l'importo invece può essere decurtato in casi particolari

Se ho un debito con lo Stato o un pignoramento in corso posso andare comunque in pensione?

Se si ha un debito con lo Stato, o una cartella esattoriale da pagare o un pignoramento in corso, non è mai previsto dalla legge il blocco alla pensione.

Pur avendo debiti, anche se di importo elevato, chi matura i requisiti per andare in pensione può tranquillamente andarci.

La pensione spetta sempre, infatti, per legge, a chiunque ne maturi i requisiti di accesso, anche se si hanno debiti con lo Stato, con l'Inps ma ciò non significa che non saranno recuperate le somme dovute.

Una volta andati in pensione, l'importo invece può essere decurtato in casi particolari

Il problema dell’aver debiti non si pone, dunque, per andare in pensione ma potrebbe porsi quando ci si colloca a riposo.

Quando un soggetto va in pensione, inizia subito a percepire il trattamento mensile spettante che, anche in presenza di debiti, resta quello calcolato senza alcuna riduzione né altra penalizzazione.

Il problema si pone quando si hanno cartelle esattoriali non pagate o si riceve altro di ben più importante, come l’intimazione al pignoramento.

Se, infatti, si hanno debiti con lo Stato o si deve pagare una cartella esattoriale, è possibile che, in mancanza di regolarizzazione della situazione da parte del soggetto, possa scattare il pignoramento della pensione, il che si traduce in una riduzione dell’importo percepito.

Se un creditore presenta richiesta di recupero del credito da parte del pensionato, può ottenere il pignoramento della pensione nei limiti previsti dalla legge. 

E, chiaramente, non può essere eseguito liberamente e in modo automatico dal creditore. 

Prima di procedere al pignoramento della pensione, infatti, il creditore deve ottenere un provvedimento esecutivo emesso dal giudice per autorizzarlo. 

Quando, invece, si va in pensione ma si ha un pignoramento in corso, se questo colpisce lo stipendio, si riceve poi una nuova notifica del pignoramento sulle somme che si percepiranno a titolo di pensione.

La soluzione migliore in presenza di debiti contratti da soggetto ormai in pensione è certamente estinguerli.

Si tratta di una operazione che si può effettuare o chiedendo un pagamento della somma dovuta a rate, o pagando la cifra in un’unica soluzione, se le condizioni economiche lo permettono, o ricorrendo ai sistemi di agevolazione dei pagamenti attualmente disponibili per chi versa in condizioni di difficoltà economiche. 
 



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