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Rivalutazioni pensioni nel 2025, importi tagliati in riforma pensioni. Ma quelli previsti sono già molto bassi

di Marianna Quatraro pubblicato il
Rivalutazioni pensioni 2025

Le prospettive di aumento degli importi delle pensioni nel 2025 non sembrano essere buone: annunciati alcuni tagli e confermate al momento le percentuali vigenti

Come cambieranno gli importi delle pensioni nel 2025 con la nuova rivalutazione? La nuova Manovra Finanziaria sarà il provvedimento in cui si decideranno non solo eventuali novità per le pensioni anticipate ma anche modifiche per la rivalutazione del 2025 con nuovo indice perequativo.

La rivalutazione delle pensioni avviene ogni anno in base all’andamento di inflazione e dei prezzi al consumo Istat ma, secondo le previsioni, se gli aumenti delle pensioni il prossimo anno saranno bassi. 

  • Verso una rivalutazione delle pensioni 2025 molto bassa
  • Quali sono le attuali percentuali di rivalutazione che potrebbero essere modificate

Verso una rivalutazione delle pensioni 2025 molto bassa

Stando a quanto riportano le ultime notizie, per la riforma delle pensioni 2025 dovrebbe essere confermato il meccanismo di rivalutazione per fasce, con le aliquote già vigenti, ma con una probabile nuova revisione per gli assegni più elevati.

La piena perequazione continuerà ad essere garantita solo ai trattamenti fino a 4 volte il minimo, mentre per le pensioni basse dovrebbe essere comunque calcolata la super-rivalutazione già effettuata quest’anno.

Tuttavia, decisamente più basso rispetto a quello degli ultimi anni sarà il tasso di rivalutazione previsto.

Dopo il +8,1% del 2023 e il +5,4% di quest'anno, alti per adeguamento ad una inflazione che ha raggiunto le stelle, nel 2025, considerando che l’inflazione si è notevolmente ridotta arrivando a circa l'1%, il tasso su cui sarà calcolata la rivalutazione delle pensioni si attesterà molto probabilmente sull’1%. E si tratta di un indice che non garantisce particolari aumenti degli importi pensionistici.

Per contenere la spesa, la Manovra potrebbe contenere anche diversi tagli, come la cancellazione di una serie di meccanismi di calcolo degli assegni privilegiati per alcune categorie di persone rispetto agli altri lavoratori, come i dipendenti pubblici di alcune gestioni, dei dipendenti degli enti locali, degli ufficiali giudiziari e dei medici.

Quali sono le attuali percentuali di rivalutazione che potrebbero essere modificate

Le prospettive di aumento delle pensioni nel 2025, alla luce di quanto riportato, non sembrano essere particolarmente rosee, a meno di cambiamenti dell’ultimo minuto.

Restano, inoltre, al momento confermate le percentuali di rivalutazione già vigenti, che sono le seguenti:

  • del 100% per gli assegni fino a 4 volte il minimo, pari a 2.271,76 euro lordi mensili;
  • del 85% per pensioni fino a 5 volte al minimo, fino 2.839,70 euro;
  • del 53% per pensioni fino 6 volte il minimo, fino a 3.407,64 euro;
  • del 47% per pensioni fino a 8 volte il minimo, pari a 4.543,52 euro;
  • del 37% per pensioni fino a 10 volte il minimo, da 4.543,53 euro a 5.679,40 euro; 
  • del 22% sulle pensioni oltre 10 volte il minimo.

 
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