Quali sono le difficoltà che sussistono ancora per sanare le verande abusive nonostante le modifiche del Salva Casa 2024
Perché sanare le verande abusive risulta ancora difficile nonostante le semplificazioni del Decreto Salva Casa? Il Salva Casa ha semplificato le procedure di sanatoria ma non si è configurato come un vero condono. e la dimostrazione sta proprio nel fatto che tanti di coloro che pensavano di poter 'passare' facilmente sugli abusi edilizi commessi devono ricredersi.
Un esempio chiaro di quanto il nuovo provvedimento non sia un condono ma richieda specifiche condizioni e requisiti per essere applicato è quello delle verande.
Il Decreto ha aumentato le tolleranze costruttive dal 2% al 6% in base alle dimensioni dell’unità, per i lavori realizzati entro il 24 maggio 2024.
Le nuove tolleranze del Salva Casa scattano, infatti, solo a condizione che non comportino violazione della disciplina urbanistica ed edilizia, e fare una veranda in balcone, chiudendolo del tutto, significa aumentare la cubatura di casa, per cui serve sempre il permesso di costruire e che difficilmente può rientrare nella nuova sanatoria semplificata.
Il Salva Casa semplifica, infatti, le procedure, modificandole, aumentando le tolleranze e cancellando anche la doppia conformità, ma non le cambia del tutto.
È, quindi, ancora impossibile sanare le verande abusive costruite senza titoli o in violazione della legge.
In virtù di quanto detto, se la veranda aveva ricevuto un regolare titolo edilizio e risulta solo diversa da quella dichiarata entro le nuove percentuali previste, allora può essere sanata con la nuova procedura semplificata.
Possono essere sanate anche le verande che risultano conformi alla disciplina urbanistica vigente al momento della presentazione della domanda o ai requisiti prescritti dalla disciplina edilizia vigente al momento della realizzazione.
Se, però, le opere sono state realizzate in maniera del tutto difforme, allora le misure del Salva Casa non si possono applicare.