Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Se ho uno stipendio di 1500-2mila euro quanto dovrò dare di assegno di mantenimento a mia moglie con o senza figli

di Marianna Quatraro pubblicato il
quanto dare mantenimento

Quanto si deve dare di mantenimento alla moglie e in presenza di figli con uno stipendio tra 1.500-2mila euro: il calcolo e gli importi previsti

Quanto devo dare di assegno di mantenimento se prendo uno stipendio tra 1.500-2mila euro? L’assegno di mantenimento è definito dalla legge italiana come un contributo economico che deve essere riconosciuto a moglie e figli quando due coniugi si separano ed esiste disparità economica tra i due, per cui il coniuge economicamente più debole con reddito inferiore non è in grado di mantenersi da solo.

Le modalità di pagamento e gli importi vengono decisi dal giudice di competenza in sede di separazione considerando diversi e specifici criteri, a partire dal reddito percepito dall’ex marito.

E chiaramente l’importo cambia a seconda che l’assegno di mantenimento debba essere pagato solo alla moglie o se ci sono anche figli. 

  • Quanto si deve dare di mantenimento alla moglie se si prende uno stipendio tra 1.500-2mila euro
  • Le regole per il calcolo dell’assegno di mantenimento per i figli 
  • Calcolo dell’assegno di mantenimento per figli e moglie avendo uno stipendio tra 1.500-2mila euro

Quanto si deve dare di mantenimento alla moglie se si prende uno stipendio tra 1.500-2mila euro

Il calcolo dell’assegno di mantenimento da dare solo alla moglie dipende sempre dal reddito percepito dall’ex marito e tenendo conto del tenore di vita matrimoniale, che rappresenta ancora un criterio rilevante ai fini della determinazione dell'assegno di mantenimento per il coniuge.

Precisiamo che, una volta stabilito l’importo dell’assegno di mantenimento da versare alla moglie, non è detto che rimanga sempre lo stesso perché, come previsto dalle leggi in vigore, al verificarsi di determinati casi, può subire modifiche

Si può, infatti, per legge, ricalcolare l’importo del mantenimento alla moglie se:

  • il coniuge obbligato a versare l’assegno perde il lavoro, perché l’importo del mantenimento si calcola in relazione alle circostanze e ai redditi del marito;
  • il coniuge subisce variazioni reddituali e il ricalcolo del mantenimento in questo caso può portare sia ad aumenti che a riduzioni dell’assegno;
  • la moglie inizia a percepire redditi tali da permetterle di raggiungere una sorta di indipendenza economica senza avere più necessità di ricevere il mantenimento dal marito;
  • la moglie costituisce un nuovo nucleo familiare.
Inoltre, la Corte di Cassazione ha deciso che se l’ex coniuge che riceve il contributo rifiuta una proposta di lavoro senza una valida giustificazione potrebbe perdere il diritto all’assegno. 

Secondo i giudici, infatti, rifiutare una proposta di lavoro, che risulti adatta e congrua all’ex coniuge, rappresenta una violazione dei doveri post coniugali, che prevedono per entrambi gli ex coniugi la cosiddetta autoresponsabilità, cioè il diritto di rendersi autosufficienti e autonomi rispetto all’altra parte, se non sussistono problemi o impedimenti oggettivi.

Per fare un esempio di calcolo di mantenimento spettante alla moglie se si prende uno stipendio tra 1.500-2mila euro, si calcola, in generale, un mantenimento tra 250 e 600 euro

Il calcolo dipende poi, per esempio, dalla titolarità dell'abitazione, dall’eventuale pagamento del mutuo, dalla proporzionalità di reddito tra i coniugi, ecc.

Le regole per il calcolo dell’assegno di mantenimento per i figli 

Secondo quanto stabilito dalle leggi in vigore, anche per il calcolo dell’assegno di mantenimento ai figli si devono rispettare regole specifiche.

In particolare, per quantificarne l’importo, che viene deciso dal giudice di competenza nel caso in cui tra i genitori non si raggiunga un accordo al momento della separazione, bisogna considerare:

  • le attuali esigenze del figlio;
  • le risorse economiche di entrambe i genitori;
  • il tenore di vita goduto dal figlio durante la convivenza con entrambi i genitori;
  • i tempi di permanenza presso ogni genitore;
  • la valenza economica dei compiti domestici e di cura di ogni genitore.
All’importo calcolato di assegno di mantenimento da riconoscere ai figli in misura fissa bisogna poi aggiungere il 50% per ogni genitore di spese extra, come spese mediche, per l’attività sportiva, per altre attività extra scolastiche, ecc.

Quanto si deve dare di assegno di mantenimento per figli e moglie avendo uno stipendio tra 1.500-2mila euro

L’importo del mantenimento è, dunque, molto variabile ma, in linea di massima, per un figlio difficilmente può essere inferiore a 200 o 250 euro.

Chi prende uno stipendio mensile netto tra i 1.500 euro e i 2.000 euro, può dover dare di assegno di mantenimento per un figlio tra i 350 e i 500 euro.

Aggiungendo ulteriori 300 euro per la moglie, possiamo dire che per uno stipendio di 1.800 euro si devono dare a moglie e figli circa 600 euro, che possono diventare 800 euro per stipendi da 2mila euro. 
 

Leggi anche